Suzuki GSX-R1000, anteprima 2012

Solo un lavoro di rifinitura per la nuova superbike giapponese, rinnovata pesantemente nel 2009, che ora si alleggerisce nella meccanica, ma dice "no" all'elettronica esasperata

Per quanto riguarda il segmento delle supersportive, ad Hamamatsu sembrano essersi messi un attimo in "stand-by". Una pausa di riflessione in un momento in cui il mercato mondiale non sembra avere più quella grande spinta verso le superbike, come succedeva solo pochi anni fa. Di fatto se i costruttori europei, e nostrani, continuano a crederci molto, in Giappone tirano un attimo i remi in barca.

Per questo la Suzuki GSX-R1000 in versione 2012, si presenta aggiornata solo sotto alcuni aspetti, ma decisamente non stravolta o dotata di significative novità. Tra l'altro andando nettamente in contro tendenza, dicendo un secco ma risoluto "no" all'elettronica. Quindi niente traction control o simili. Confermando il sistema S-DMS, con la tripla mappatura. Lavorando dunque sotto un profilo di evoluzione squisitamente meccanica. Infatti il quattro cilindri giapponese vanta ora alberi a camme e pistoni più leggeri di circa l'11% rispetto ai precedenti, migliorando anche il rapporto di compressione che ora è di 12:9. I valori di potenza e coppia verranno svelati all'Eicma, ma indicativamente sembra che questo motore avrà una migliore performance su tutto l'arco di accelerazione.

Il design ormai consolidato, lascia spazio al colpo d'occhio sui dettagli. A partire dallo scarico singolo con silenziatore in titanio, 4 in 1, che contribuisce alla riduzione di peso generale, che dovrebbe aggirarsi sui 2 kg in meno. All'anteriore invece si distingue la pinza monoblocco Brembo, mentre si confermano le forcelle Showa BPF. Nel complesso quindi la GSX-R1000 2012 va a ricercare, e migliorare, un concetto di moto racing che tanto era piaciuto agli appassionati della stagione del "K5".