Segnatevi questo numero: 3.780. Tante saranno le Benelli TRK 702 vendute entro la fine del 2023. "La terza moto per numero di vendite in Italia. Non male, se consideriamo che abbiamo iniziato alla fine di agosto", dice soddisfatto Gianni Monini, direttore commerciale della Casa pesarese, che Dueruote ha incontrato in EICMA.

Monini, lei è così sicuro di questi numeri?

"Stiamo vendendo 800 TRK 702 al mese, in media. La richiesta è il triplo di quella che riusciamo a evadere. E nel 2024 sarà di gran lunga la moto più venduta del nostro paese".

La moto doveva arrivare ad aprile e invece l'abbiamo vista alla fine dell'estate.

"Un vero peccato, se i piani di consegna fossero stati rispettati, oggi il mercato sarebbe molto diverso".

EICMA 2023 rappresenta per Benelli un salone particolare. Non vediamo, se ce lo permette, novità di grido. C'è la famiglia Tornado, ma sono moto sportive. Che potenziale possono avere?

"Magari in Italia faranno numeri bassi. E, a ben vedere, non so nemmeno se saranno importate tutte in Italia. Ma Benelli è una Casa globale, che ha accordi di distribuzione in più di 90 Paesi. E queste moto sono fatte e pensate proprio per i mercati dove si fanno i grossi numeri. Chiaramente il loro sbocco è il Far East".

La nostra prospettiva resta eurocentrica.

"E' un vizio di molti. Ma se pensiamo che tutta l'Europa fa 1 milione e mezzo di veicoli l'anno, e i mercati orientali 25, si capisce perché presentiamo a EICMA, che è una vetrina globale, queste moto".

Poi ci sono le BKX definitive.

"E queste avranno un buon potenziale di vendita anche in Italia. Sono mezzi che, sia per stile che per motore (dovrebbero arrivare in versione 300 e 125; ndr), possono ritagliarsi una bella nicchia di mercato".

Alla fine, ma vera novità 2024 continua a essere la TRK 702.

"Con forniture regolari, contiamo davvero di poterne vendere 9mila, il prossimo anno".

Lei è sempre prudente. Come mai adesso si sbilancia così tanto?

"Se lo dico è perché sono sicuro che le venderemo".

E cosa succederà alla ormai mitica TRK 502, ancora oggi la best seller del mercato?

"La moto, dopo una corsa durata 8 anni, inizia a mostrare qualche segno dovuto all'età del progetto. Ed è logico, per certi versi, che il cliente Benelli preferisca acquistare una 702 che non una 502. Ma mi sento di rassicurare tutti: il prossimo anno presenteremo una 502 tutta nuova, in modo da soddisfare quel tipo di utenza".

Monini, il nostro discorso non può che toccare il rapporto a dir poco conflittuale con QJ, che è la vostra casa madre, ma allo stesso tempo una rivale interna in Italia.

"Rivale è il termine giusto. Vede, se la gestione di QJ fosse stata fatta da noi, avremo piazzato i vari prodotti cercando di evitare sovrapposizioni tra marchi. Invece loro sono arrivati qui posizionandosi come azienda indipendente, lanciando come modello di punta la crossover 800 che avevamo portato a EICMA lo scorso anno. Io, dal mio punto di vista, li ho trattati esattamente alla stregua di una Honda o di una Yamaha, ossia come se non ci fossero rapporti di parentela".

Si dice che la Casa madre abbia volutamente ritardato le consegne della TRK 702 per favorire il debutto di QJ.

"Si dice... Ma a me interessa poco. Sono invece contento che Benelli sta andando alla grande, nonostante tutte le difficoltà incontrate nel 2023. In fondo non si può pensare di entrare in un mercato e fare la voce grossa sin da subito. La nostra storia lo dimostra: prima di diventare la Benelli di oggi, abbiamo attraversato periodi molto difficili, in cui è stato faticoso affermarci come marchio".

A proposito di marchi: ormai la Cina domina il salone...

"Ripeto, a livello globale l'Europa rappresenta una nicchia. Ed è per questo che da anni i giapponesi non presentano prodotti rivoluzionari: i loro investimenti sono in contrazione, almeno per i veicoli pensati per l'Europa. Nella situazione economica attuale, c'è sempre più spazio per produttori in grado di soddisfare la fascia media e bassa del mercato".

Siamo un mercato che si sta impoverendo?

"Tutt'altro. Dico solo che il mercato moto gode di ottima salute, a tutti i livelli di prezzo, perché l'auto sta vivendo un momento nero. Gli utenti si impoveriscono, le quattro ruote sono sempre più costose e inarrivabili, e questo va a tutto vantaggio della nostra industria. Ma, parlando in generale, non è un buon segnale".

Lei parla molto di futuro: il prossimo anno avremo una TRK 502 tutta nuova. E poi?

"Vorremo debuttare nel segmento scooter, ma sappiamo che sarà molto difficile. Vede, in Italia c'è il problema dell'SH, che di fatto domina tutte le cilindrate chiave. Sulla fascia bassa di prezzo ci sono Kymco e Sym che fanno ottimi veicoli. Si tratterà di arrivare col prodotto giusto a un prezzo interessante".