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Le moto da non perdere assolutamente a EICMA 2025

Redazione
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Honda V3R 900 E-Compressor Prototype
Benelli TRK 602 X
ZXMoto 450 Rally
CFMoto SR-RR V4 Prototype
Norton Manx R
QJ Motor Rino 900

La redazione di Dueruote ha scelto: ecco quelle che per noi sono senza ombra di dubbio le regine di EICMA 2025, le moto da vedere per forza, quelle che ci hanno colpito per importanza, bellezza, contenuti tecnologici

EICMA 2025 apre al pubblico solo oggi, ma noi di Dueruote lo abbiamo girato in lungo e in largo, vivisezionato, studiato, analizzato. E abbiamo già tirato le somme. Con l'obiettivo di rispondere alla domanda cruciale: quali sono le moto del Salone? La scelta è sempre difficilissima, ed è come al solito un lavoro di sintesi, scontro tra le varie sensibilità interne, di capacità di fiiutare le nuove tendenze.  Qui sotto trovate la nostra scelta. E voi siete d'accordo? Fateci sapere cosa ne pensate!
Honda V3R 900 E-Compressor Prototype
La nuova Honda V3R 900 E-Compressor Prototype (padiglione 7, stand D10, G10) è stata svelata al EICMA 2025: il modello introduce un motore V3 raffreddato a liquido, bancata 75° e cilindrata di 900 cc, accoppiato a un compressore a gestione elettronica.  L’obiettivo dichiarato di Honda è chiaro: offrire prestazioni paragonabili a quelle di un motore da 1.200 cc ma con un minore impatto ambientale. Il design del prototipo anticipa alcune soluzioni stilistiche che saranno adottate nei futuri modelli di fascia alta: la carena presenta convogliatori asimmetrici, mentre il serbatoio è firmato dal nuovo logo “Honda Flagship WING”.  Il layout compatto del propulsore consente un passo ridotto e un’elevata centralizzazione delle masse: la struttura evidenzia l’attenzione alla ciclistica, pur in questa fase ancora prototipale. Il compressore elettronico garantisce una curva di coppia piena già ai bassi regimi, migliorando la prontezza in uscita di curva.  Ancora da definire invece la messa in produzione e la dotazione completa: al momento la V3R è un concept che anticipa tecnologie e stile per la prossima generazione di Honda.
Benelli TRK 602 X
La Benelli TRK 602 X (padiglione 6, stand D20) segna l’evoluzione della crossover media della Casa di Pesaro: nuovo bicilindrico da 554 cc, ruota anteriore da 19″, dotazione completa e un design che ricalca lo stile delle sue “sorelle” maggiori.  Il motore è un bicilindrico 554 cc a fasatura 270°, ripreso dalla Tornado 550 ma rivisto con un nuovo airbox e scarico dedicato. Peso e consumi non dichiarati, ma la potenza massima è fissata a 56 CV a 8.250 giri, mentre la coppia raggiunge i 54 Nm a 5.500 giri. L’omologazione rispetta Euro 5+ e non manca la versione depotenziata per la patente A2.  La ciclistica prevede telaio a tubi d’acciaio, con nuova sezione anteriore in alluminio che sostiene strumenti e cupolino: la sella è a 825 mm da terra mentre il nuovo telaietto posteriore supporta meglio passeggero e borse. Le sospensioni sono completamente riviste: forcella upside-down da 43 mm con 140 mm di escursione, monoammortizzatore regolabile con 173 mm corsa, forcellone in alluminio.  Impegnativa la sezione frenante: doppio disco anteriore da 320 mm con pinze radiali a quattro pistoncini e disco posteriore da 260 mm, dotati di ABS disinseribile. Le ruote sono a raggi tubeless: anteriore da 19″ (110/80) e posteriore da 17″ (150/70).  Quanto all’elettronica e agli accessori, la TRK 602 X non tradisce l’attesa: display TFT da 5″ con connettività Bluetooth e Wi-Fi (navigazione turn-by-turn), due riding-mode (Normal e Sport), controllo di trazione disinseribile, presa USB. Di serie anche paramani con frecce integrate, barre paramotore, paracoppa in alluminio e cavalletto centrale. Le valigie in alluminio, la sella e le manopole riscaldate saranno disponibili come accessori originali. La TRK 602 X arriverà entro la fine dell’anno e andrà a rappresentare il nuovo modello d’ingresso della gamma crossover Benelli, ma con una dotazione che punta oltre la semplice “entry level”. 
ZX Moto 450 Rally
ZX Moto (padiglione 4, stand A60) è il nuovo marchio fondato da Zhang Xue, già creatore di Kove. La 450 Rally è il manifesto dell’azienda: 128 kg di peso, telaio in acciaio, serbatoio verticale in stile Dakar, ruote da 21” e 18” e torretta in vero carbonio. Il progetto nasce per il fuoristrada vero, non per imitazione. Le sovrastrutture sono ridotte al minimo, con fianchetti larghi pensati per offrire appoggio nella guida in piedi.
Il motore è un monocilindrico 450 raffreddato a liquido, i dati ufficiali non sono ancora stati dichiarati ma l’obiettivo è restare sotto i 140 kg con il pieno. Geometrie e distribuzione dei pesi sono tipiche delle rally replica, con attacchi paramotore e impianto sospensioni di escursione importante.
ZX Moto non si limita a questo modello: la gamma in arrivo prevede anche una sportiva 500 quattro cilindri con forcellone monobraccio e una classic, sempre 500, ma quattro cilindri raffreddati a liquido. Non è la “solita Cina”: il posizionamento è dichiarato, e punta dritto agli appassionati che cercano una moto specialistica a prezzo accessibile.
CFMoto SR-RR V4 Prototype
Con la SR-RR V4 PrototypeCFMoto (padiglione 10, stand I52) fa davvero sul serio. L'avevamo vista ad EICMA 2024 come concept, adesso è arrivata in versione definitiva. Parliamo di una moto equipaggiata con componentistica al top, ma soprattutto dotata di un motore V4 da oltre 210 CV di potenza con un peso inferiore ai 200 kg, per un rapporto potenza/peso maggiore di 1:1. Inoltre, per la prima volta su una moto, arriva l'aerodinamica attiva. Le ali anteriori infatti, sono in grado di muoversi autonomamente per ottimizzare efficienza e carico aerodinamico.
Norton Manx R
Il marchio Norton (padiglione 18, stand I54) torna sotto i riflettori a EICMA 2025 con la Manx R, la sportiva che segna l’ingresso della Casa inglese nel segmento delle superbike di fascia alta. Il progetto è frutto della strategia di rilancio guidata da TVS Motor Company, che ha destinato circa 300 milioni di euro a ristrutturazione, ricerca e sviluppo del marchio storico. Dueruote.it
La Manx R è descritta come “vetrina tecnologica” del brand: centralissimo il motore, un V4 da 1.200 cc con bancata a 72°, capace di erogare 206 CV a 11.500 giri/min e 130 Nm di coppia a 9.000 giri/min, con un peso dichiarato di 204 kg, per un rapporto potenza/peso praticamente 1:1.  Il concept è chiaro: non solo numeri da brochure, ma prestazioni concrete, sfruttabili, pensate per l’uscita di curva più che per il picco assoluto.
La ciclistica non è da meno: sospensioni semi-attive della Marzocchi, freni top-di-gamma della Brembo (serie Hypure), forcellone monobraccio, cerchi in carbonio. Design “essenziale”, senza alette decorative: la meccanica è in primo piano, la carrozzeria è minimizzata.  L’elettronica della Manx R è ammodernata e completa: display TFT da 8″ touch, connettività smartphone, modalità di guida multiple, ABS cornering, controllo trazione, wheelie control, cruise adattivo in piega e cambio rapido con auto-blipper. Il tutto in un pacchetto che cambia il paradigma del “lusso sportivo motociclistico”.  Dal punto di vista del posizionamento, Norton non punta a prodotti di massa, ma a modelli premium, con componentistica di rilievo e appeal internazionale. La Manx R è il primo capitolo di questa strategia: sarà disponibile (stimazione) all’inizio del 2026.
QJ Motor Rino 900
QJ Motor (padiglione 9, stand N54) alza l’asticella e presenta la Rino 900, crossover stradale che segna il debutto del marchio nel segmento delle maxi di media cilindrata. Il motore è un tre cilindri in linea da 120 CV, 12 valvole e distribuzione DOHC: numeri che la collocano tra le alternative più concrete alle proposte europee e giapponesi. Peso dichiarato: 220 kg con il pieno. Cerchio anteriore da 19” a raggi, scelta che conferma la vocazione più turistica che fuoristradistica.
Il design porta la firma di Adrian Morton, già autore di diverse MV Agusta: frontale aggressivo, DRL a LED a “C” e un posteriore snello che alleggerisce la vista laterale. La ciclistica prevede telaio in tubi d’acciaio e forcellone in alluminio a doppio braccio con capriata inferiore. Non dichiarata la dotazione elettronica, ma la presenza del rinvio sul leveraggio cambio anticipa il quickshifter, probabile bidirezionale.
Strumentazione TFT verticale da 7”, freni Brembo radiali, serbatoio da 20 litri. La produzione è vicina: QJ punta chiaramente al mercato europeo, non più solo come outsider, ma come alternativa credibile.

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