Attualità
Magri: "Con la zona rossa la tenuta del settore è a rischio"
Il presidente di ANCMA: "Finora il comparto sta reggendo bene, anzi è in controtendenza. Ma l'estensione dei provvedimenti restrittivi rischia di mettere a repentaglio anche grandi aziende estere"
Il decreto della presidenza del consiglio dei ministri che fa della Lombardia e di altre 14 province tra Emilia, Piemonte e Veneto una grande zona rossa, si riflette inevitabilmente anche sul settore delle due ruote. Abbiamo parlato delle possibili ripercussioni con Paolo Magri, presidente di ANCMA (associazione nazionale ciclo, motociclo e accessori).
Magri, come sta reagendo il settore al Coronavirus?
"Al momento bene. Dopo un febbraio positivo e in crescita dal punto di vista delle immatricolazioni, stiamo assistendo a un inizio marzo ancora positivo, in controtendenza al mercato dell'auto che accusa maggiormente questo momento".
Come si valutano questi dati?
"Bisogna stare molto attenti, perché l'impatto del Coronavirus probabilmente deve ancora arrivare e non impatterà sul settore nel brevissimo periodo. Possiamo ipotizzare che questo continuo aumento delle immatricolazioni sia un riflesso della paura da Coronavirus: è probabile che la gente veda la mobilità individuale su due ruote come un'alternativa igienica e sicura rispetto ai mezzi di trasporto pubblico".