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Suzuki SV650X: stile cafe

Alfredo Verdicchio il 31/01/2018 in Anteprime

Pochi ritocchi ed eccovi servita una moto stradale dal look "garage", gustosa di motore e rigorosa nella guida. È dedicata agli amanti dei mezzi manubri

Suzuki SV650X: stile cafe
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Nel mondo delle moto sono tanti i filoni filosofici che si ispirano al passato, tra cui quello delle cafe racer, moto stradali che i cattivi ragazzi inglesi Anni 60 ripensavano in chiave velocistica, con motori potenti, selle risicate, sovrastrutture ridotte all'osso, ciclistiche rimaneggiate se serviva e, soprattutto, due bei semimanubri per allungarsi sul serbatoio e nascondersi dietro a un cupolino non troppo vistoso.

È a questo filone che Suzuki si è ispirata per realizzare la SV650X, naked dall'estetica hard rock realizzata sulla base tecnica e meccanica della sorella "pulita" SV650.

Come è fatta

Da questa, infatti, arrivano il telaio a traliccio in tubi di acciaio (sempre di grande effetto su di una moto nuda), le ruote a 5 razze, il forcellone dai bracci ovali. Il motore, il noto bicilindrico a V di 90° da 645 cc non varia di un bullone rispetto allo stesso montato sulla sorella, confermando le proprie prestazioni: 76 CV a 8.500 giri e 64 Nm a 8.100 giri.

A cambiare, invece, è la forcella, che guadagna la regolazione del precarico molla e presenta una taratura più rigida per offrire maggiore sostegno nella guida sportiva. Modificata anche l'ergonomia di seduta, più racing per via dei due manubri che hanno sostituito quello alto: sulla SV650X si sta più caricati sull'avantreno ma senza esagerare, per non essere troppo scomodi nell'uso urbano. Non sono infatti posizionati troppo in basso e, soprattutto, sono abbastanza "aperti" da offrire una buona leva per potersi muoversi agilmente anche nello stretto.

A dare un tocco di grinta compaiono un piccolo cupolino e le cover dal piacevole effetto metallico posizionate sotto il serbatoio. Bastano due minuti d'orologio per abituarsi alla nuova posizione di guida e alla taratura della forcella fin troppo sostenuta per l'uso cittadino: sulle buche e i dossi ha una risposta un po' secca e a farne le spese sono i polsi.

Le caratteristiche che sono state – e sono tuttora – alla base del successo della SV650 non sono però mutate. Il motore è un concentrato di gentilezza e muscoli ben distribuiti su tutto l'arco di rotazione, a cui si può imputare solo una risposta un po' brusca al comando del gas quando si va a richiamarlo nel chiudi-apri.

Ad esso si affiancano poi una fisicità contenuta (tra le gambe è bella stretta), la buona maneggevolezza e un'agilità da supermono. Tutte qualità dinamiche che permettono di godersi ancora di più quel gusto sportivo che solo i semimanubri sanno regalare.

Come va

Una volta lasciatosi alle spalle il tran tran cittadino, la SV650X entra nel suo vero habitat naturale, le curve. Lente, veloci, strette o ampie, per lei non fa alcuna differenza, tanto è il feeling che si riesce ad instaurare con l'avantreno che, rispetto alla SV650 standard, è più granitico, preciso e stabile. Non che la "base" non lo sia, solo che la "X" trasmette più solidità grazie alla nuova forcella. E se l'asfalto è di quelli buoni, tuffarsi verso il centro della curva e pennellare traiettorie col ginocchio fuori diventa un vero spasso.

Se l'asfalto è buono. Perché sulle buche, soprattutto quelle in sequenza, la forcella fatica a copiare e a filtrare i colpi, andando a scaricarli sul telaio, riducendo di conseguenza la precisione dell'anteriore e, di conseguenza, la fiducia del pilota nei confronti dell'avantreno.
Meglio l'ammortizzatore (che non cambia rispetto alla SV650), di base meno rigido e più scorrevole senza però risultare flaccido, il che gli permette di assecondare le imperfezioni stradali senza inficiare la bontà dinamica della moto: non tende a schiacciarsi troppo in accelerazione e ad estendersi eccessivamente in frenata.

In ogni caso, comunque, la SV650X gode di una ciclistica sana e solida, in grado, alla fine, di andare sopra gli ostacoli e garantire sempre un buon livello di piacere di guida. Anche se rispetto alla SV650 la distribuzione dei pesi è maggiormente spostata sull'anteriore (nei primi metri di guida si percepisce un maggior carico sulla gomma), la "X" mette infatti a disposizione di chi guida una agilità da peso piuma, cui contribuisce anche il pneumatico posteriore da 160, una misura ormai in disuso sulle moto di media cilindrata, che si porta dietro dalle origini: non avrà l'effetto scenico di un bel 180, ma dalla sua accentua la rapidità nello scendere in piega e nei cambi di direzione.

Tutto, poi, è abbinato a un comportamento dinamico sempre omogeneo, rotondo e, per questo, mai imprevedibile. Una capacità di mettere tutti a proprio agio, di farti sentire padrone della situazione che si
Un modo di porsi che ritroviamo anche nel funzionamento dell'impianto frenante, tipicamente "made in Japan": ben dosabile, mai aggressivo anche quando si strizza forte la leva al manubrio, abbinato a un ABS sì presente, ma mai invasivo.
Insomma, nulla da eccepire, il concetto di implementare una frenata che non metta in difficoltà i motociclisti meno avvezzi è apprezzabile, però l'avremmo preferita con un po' più di mordente, in linea con la maggiore sportività del mezzo.

Ad affiancare la SV650X in listino c'è anche la SV650X-Ter, versione limited edition che non abbiamo provato, riconoscibile da una serie di accessori inediti.

Dati tecnici dichiarati

Motore
2 cilindri a V di 90°, 645 cc, alesaggio x corsa 81 x 62,6 mm, raffreddamento a liquido, rapporto di compressione 11,2:1, distribuzione bialbero a camme in testa, 4 valvole per cilindro, doppia candela d'accensione, iniezione elettronica con 2 corpi farfallati a doppia valvola da 39 mm, lubrificazione a carter umido

Trasmissione
Finale a catena (46/15); frizione multidisco in bagno d'olio con comando meccanico; cambio a 6 rapporti

Controlli elettronici
gestibili dal pilota nessuno

Ciclistica
Telaio a traliccio di tubi d'acciaio, inclinazione cannotto di sterzo 25°, avancorsa 106 mm; forcella da 41 mm regolabile nel precarico molla; forcellone in acciaio e mono regolabile nel precarico molla; escursione 125/63 mm

Freni
ant. 2 dischi da 290 mm, pinze a 2 pistoncini; post. disco da 240 mm, pinza a singolo pistoncino; ABS

Pneumatici
ant. 120/70-ZR17;
post. 160/60-ZR17

Dimensioni (mm)
lunghezza 2.140, larghezza 730, interasse 1.445, altezza sella 785, serbatoio da 14,5 lt, peso in ordine di marcia 207 kg

Prestazioni dichiarate
56 kW (76,2 CV) a 8.500 giri, 64 Nm (6,5 kgm) a 8.100 giri

Colori disponibili
nero/grigio/rosso

Pregi

Motore
Ciclistica
Look
Finiture

Difetti

Chiudi-apri brusco
Comfort forcella
Frenata
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