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Head-Up Display e abbigliamento connesso: BMW accelera ancora sul futuro

Christian Cavaciuti
di Christian Cavaciuti il 07/07/2023 in Moto & Scooter
Head-Up Display e abbigliamento connesso: BMW accelera ancora sul futuro
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Non abbiamo ancora finito di stupirci con le novità che BMW ha annunciato lato ciclistica e sicurezza attiva che da Monaco arriva un altro sostanzioso anticipo di futuro: l’head-up display e il giubbotto connesso con illuminazione attiva

Le aziende moto di solito si concentrano su una o due grosse novità alla volta, ma le aziende auto sono abituate (o per meglio dire costrette) a lavorare su molti fronti insieme; e BMW, che del mondo auto vive in parte le logiche, lo sta dimostrando in pieno: lavora sulla mobilità elettrica con progetti d’avanguardia come il CE 04 e il CE 02, spinge sulla sportività senza compromessi con la nuova gamma M (R, RR e presto XR) e declina il boxer in più piattaforme, dalla NineT alla R18 passando per la imminente R 1300 GS, per la quale si annunciano corpose novità tecnologiche.

Da Monaco continuano ad arrivare annunci di “prime” interessanti, anche se in questo caso non riguardano direttamente le moto dell’elica ma l’ecosistema di accessori che BMW ha sempre costruito attorno ai suoi modelli. E parliamo di due elementi che fino a pochi anni fa sarebbero stati considerati fantascientifici.

Head-Up Display e abbigliamento connesso: BMW accelera ancora sul futuro

Da Top Gun alla strada: gli occhiali HUD

Partiamo dalla tecnologia più visionaria, in senso anche letterale visto che riguarda il campo della visione. BMW introduce infatti il primo “Head-Up Display” (HUD) pensato per le moto. Si tratta di una tecnologia nata per i piloti dei jet militari, ai quali si pensò di proiettare le informazioni davanti agli occhi in modo da minimizzare le distrazioni alla guida, anche perché l’occhio non deve cambiare la messa a fuoco per guardare il quadro strumenti (vicino, mentre l’orizzonte stradale è lontano).

Da anni ormai questa tecnologia è disponibile sulle auto di fascia alta, mentre sulle moto non era ancora sbarcata. Si è provato a rendere HUD la visiera del casco, ma i tentativi non hanno mai avuto grande successo, anche per via dei requisiti di omologazione; BMW ci prova ora con un sistema integrato negli occhiali che entra a far parte della famiglia “ConnectedRide”.

Head-Up Display e abbigliamento connesso: BMW accelera ancora sul futuro

BMW Motorrad ConnectedRide Smartglasses: tutte le caratteristiche

La tecnologia, sviluppata di concerto con un’azienda israeliana, punta a offrire un sistema compatto e leggero, quindi indossabile. Un proiettore miniaturizzato proietta le immagini sulla lente destra. BMW fornisce due paia di lenti, una scura e una trasparente all’85% per chi preferisce usare i caschi col visierino scuro. Per chi ha lenti correttive, è previsto un sistema a clip per montare anche queste all’interno della montatura (vengono prodotte e fornite su richiesta direttamente da BMW). La batteria Li-ion integrata assicura fino a 10 ore di funzionamento, e la ricarica avviene via USB con un supporto magnetico.

I BMW Motorrad ConnectedRide Smartglasses funzionano connettendosi via Bluetooth alla “BMW Connected App”, che consente anche alcune impostazioni come la posizione dell'immagine sulla lente e le informazioni da mostrare, mentre la luminosità si regola automaticamente grazie a un sensore di luce ambiente. Per ora è possibile scegliere in un set di informazioni minimale (velocità e limite di velocità, rapporto inserito, navigazione TBT o estesa), ma in futuro le possibilità del sistema verranno ampliate.

Abbiamo provato brevemente i nuovi occhiali HUD da fermi, in una simulazione. La calzata è confortevole e il peso avvertito non è molto diverso da quello di un paio di normali occhiali da sole dalla montatura consistente. La proiezione è nitida, ma naturalmente bisognerà verificarne l'efficacia su strada: i sistemi HUD non piacciono a tutti, nemmeno sulle auto. ma c’è una grande platea di estimatori di questa tecnologia ai quali BMW offre ora una soluzione perfettamente confortevole e integrata, a un prezzo che dovrebbe attestarsi sui 699 euro al pubblico.

Head-Up Display e abbigliamento connesso: BMW accelera ancora sul futuro

La giacca che si illumina

Dopo due anni sulle nostre strade, l’aspetto postmoderno del BMW CE 04 è forse meno sorprendente, ma chi ha visto la sua campagna di lancio in forma di concept a fine 2020 ricorderà forse che alla guida erano mostrati piloti con giubbotti dotati di strisce luminose e altrettanto futuristici.

Oggi anche quel capo di abbigliamento è arrivato in produzione. Si chiama Tokyo Connect GTX, e oltre alle strisce LED su maniche e schiena di cui è possibile impostare il colore dalla App, offre un controller integrato comandato da un pannello touch sulla manica destra. Premendo il tasto in rilievo è possibile attivare funzioni preimpostate, come la navigazione verso casa, il che lo rende veramente “connesso”. Inoltre può ospitare un power bank per ricaricare lo smartphone.

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ConnctedRide: gamma e funzionalità in aumento

Cosa fanno le strisce LED? Aumentano la visibilità e lo rendono unico di notte, oltre a potersi coordinare con il resto dell’abbigliamento e il casco. È prevista una funzione “hazard” che le fa lampeggiare in caso ci si debba fermare a lato strada, e ovviamente sarebbe naturale pensare ad avere le frecce in caso di svolta, ma la legislazione europea per ora non lo consente.

Venendo alle caratteristiche più classiche, la giacca Tokyo Connect GTX è come da tradizione BMW un capo di altissima qualità: impermeabile e antivento, in laminato Gore-Tex a tre strati per essere utilizzato tutto l'anno, grazie al sistema AirVent integrato e alla giacca interna removibile. La zip a tutta lunghezza e le due grandi tasche anteriori assicurano la massima praticità, mentre su spalle e gomiti ci sono le protezioni NP-Flex, sempre removibili. Il prezzo dovrebbe aggirarsi attorno ai 1.100 euro, per questo che sembra destinato ad essere solo il primo di una linea di capi connessi dedicati al commuting.

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