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Xenter 125: istinto urbano

di Matteo Cappella il 02/02/2012 in Moto & Scooter

Yamaha alza l'asticella qualitativa degli scooter cittadini, puntando tutto su praticità e facilità di guida. Già disponibile nelle concessionarie, costa 2.890 euro f.c.

Xenter 125: istinto urbano
Barcellona - La mobilità intelligente, ecosostenibile e a prezzi ragionevoli è la sfida del momento. Una sfida raccolta a piene mani da Yamaha, che presenta in grande stile l'Xenter 125. Ovvero lo scooter svelato all'Eicma, e già testato a fine 2011 in versione 150, che arriva nella sua cilindrata più piccola e versatile; nonché la più ambita dal grande pubblico. Uno scooter che riassume una serie di scelte "furbe" e che tutti possono facilmente guidare anche con la patente dell'auto.
L'Xenter (si legge "X-enter") piace molto anche al pubblico femminile, grazie alle dimensioni contenute e alla pedana piatta. Un "must" che ne fa il mezzo di trasporto ideale per affrontare quotidianamente il traffico cittadino, senza stress e con il giusto comfort. Uno scooter figlio di approfondite ricerche di mercato, che propone di fatto un azzeccato equilibrio tra qualità costruttiva, prestazioni e facilità d'utilizzo.
Il tutto a un prezzo interessante: 2.890 euro franco concessionario, completo di bauletto e parabrezza di serie.
Ecco la nostra prova nella città spagnola.
Xenter 125: istinto urbano

Xenter è un progetto che Yamaha ha curato con grande attenzione, con uno studio approfondito durato anni, che ha identificato le aree tecniche migliorabili rispetto ai competitor. Uno sforzo necessario per inserirsi con le giuste credenziali, e una serie di valori tecnici aggiunti, in una fetta di mercato importante dove i leader non mancano.

Gli ingegneri di Iwata sono quindi partiti dal concetto di sportività, mutuato dal DNA racing del gruppo, unito all'obiettivo di ottenere una facilità e praticità d'uso assoluti. Ecco dunque confermarsi le ruote alte, per essere agile ed efficace in città, anche in due. Nel reparto ciclistico, sospensioni e telaio, sono due le soluzioni innovative. Prima fra tutte, l'introduzione del mono posteriore con il punto di ancoraggio attaccato al motore. Una scelta costruttiva che riprende il concetto dinamico del TMax, e premia con un design più pulito al retrotreno. Soluzione inedita fino ad oggi su un 125. L'obiettivo è garantire più stabilità in tutte le condizioni di assetto e fondo stradale. Il secondo "plus" tecnico arriva dal telaio a doppio trave che agevola il carico. In pratica la pedana piatta risulta più grande della miglior concorrenza, incrementando così la capacità di trasportare oggetti. Per quanto riguarda le donne, significa essere a "prova di shopping". Il sesso femminile, come gli utenti alla prima esperienza o che passano a una cilindrata superiore, sono il target preferito di Xenter. Ovvero tutti coloro che mettono stabilità e tenuta di strada al primo posto, per una piacevole sensazione di sicurezza e comfort fin dai primi metri.

In Yamaha hanno anche voluto equilibrare e ridurre i pesi percepiti a motore spento, spostando il cavalletto in modo da poter parcheggiare lo scooter come una bicicletta. Un effetto "leva" che permette di sollevare lo scooter senza il minimo sforzo, grazie anche alle dimensioni compatte, ma non eccessivamente ridotte, che lo rendono confortevole per tutte le stature. Merito anche della sella ergonomica, più appuntita anteriormente, per agevolare anche l'appoggio dei piedi a terra. Spiccano le maniglie del passeggero e il portapacchi integrati come elementi di design nella carena. Quindi se lo stile anteriore ricorda gli scudi frontali della famiglia "X", al posteriore non passa inosservata la scelta del faro a led per una maggiore visibilità. Non manca il bauletto realizzato come elemento continuativo della carena, in pratica uno spazio di 39 litri che compensa l'assenza di un sottosella che possa contenere il casco. Utile anche per riporre il telo copri gambe studiato appositamente per le geometrie di questo scooter.

Il motore da 124cc a 4 valvole è completamente nuovo e progettato per il concept urbano di Xenter. Quindi con consumi ed emissioni ridotti. Un propulsore capace di una potenza massima di 9,2 Kw a 7.500 giri/min, a fronte di una coppia di 11,9 Nm a 7.250 giri/min. Numeri che servono a premiare le fasi di accelerazione da fermo e in movimento, proprio per migliorare il feeling trasmesso anche al neofita.

Concetto sposato in pieno anche dalla frenata combinata UBS, dove le leve agiscono contemporaneamente sia sull'anteriore sia sul posteriore. Inoltre davanti il disco è più grande, con 267 mm di diametro rispetto ai 240 della concorrenza. Già in cantiere l'ABS che arriverà in futuro. La strumentazione a LCD è dotata di orologio e tutte le info necessarie. Infine tre le varianti di colori disponibili: sky blue, avalanche white e midnight black.
Vediamo come si è comportato sulle strade di Barcellona.

Xenter 125: istinto urbano

Per capire le doti di un "primo cittadino" come l'Xenter, non si poteva chiedere di meglio che provarlo tra le Ramblas di Barcellona. La metropoli spagnola offre infatti una serie di scenari urbani molto variegati, dove testare al meglio il nuovo 125 di casa Yamaha. Come se non bastasse è comparsa a tratti una insidiosa pioggerella gelida, che ci ha permesso di sperimentare a dovere l'efficacia del reparto frenante sullo scivolosissimo asfalto locale.

Partiamo col dire che Xenter è amichevole fin dal primo contatto. Il peso di 142 kg in ordine di marcia è talmente ben distribuito che si sale in sella con inaspettata naturalezza, la stessa con cui si gestisce una bicicletta. Le prime volte lo si accende facendo attenzione alla bella e completa strumentazione LCD, ma poi di fatto si finisce per accenderlo praticamente sempre a volo senza fare troppo caso al check d'avvio. Colpetto di reni e si scende dal cavalletto in un attimo. Si parte con il solo pensiero delle commissioni da fare, del luogo da raggiungere e facendo attenzione alle sole variabili del traffico caotico, senza preoccuparsi minimamente di dover dosare l'acceleratore o di avere tra le gambe un mezzo impegnativo.

Facile ed estremamente pratico, l'Xenter si muove tra le auto e le circonvallazioni con un'inedita naturalezza. Senza però trasmettere mai quella sensazione di povertà e pochezza tecnica che altri scooter più insipidi danno, soprattutto nell'uso prolungato. Niente frustrazioni sull'Xenter, visto che l'acceleratore si dimostra sempre generoso come la progressione del motore. Il gioco sulla manopola del gas è minimo, la ripresa è scattante e l'allungo costante fino ai 100 km/h. Una spinta totalmente controllata e fruibile, che non mette mai in difficoltà. Nemmeno sulle famose righe bianche della segnaletica orizzontale, scivolosissime quando bagnate, insieme alle rotaie del tram e il pavé, che in città sono il terrore delle due ruote.

Condizioni "limite" in cui proprio la frenata combinata si è distinta positivamente e dimostrata molto ben tarata ed efficace. Pinzando forte con il solo anteriore si ottiene una decelerazione buona, ma meno brusca di quanto ci si aspetterebbe. Si rallenta con determinazione, ma senza bloccaggi o sbacchettate di sterzo da brivido sulla schiena. Tirando contestualmente anche la leva del posteriore, la frenata si fa decisa e più incisiva. E' quindi un attimo abituarsi a frenare sempre a "doppia leva", bilanciando equamente le forze in gioco, come è tipico fare quando non si ha troppa confidenza con le due ruote. Ne risulta una guida piacevole e sempre godibile. Tanto istintiva che semplifica la vita dell'utente, che non necessariamente deve definirsi motociclista.

Confortevole proprio grazie alle scelte tecniche legate alle sospensioni, dove la posteriore agganciata direttamente al motore si assume il compito di equilibrare costantemente l'intero assetto in tutte le condizioni variabili di asfalto. Il risultato è un comportamento dinamico unico nel suo genere, dove agilità e leggerezza restano costanti sia nel misto lento, che nell'allungo più veloce. Sempre con la massima stabilità e sensazione di sicurezza generale.

Di fatto, l'Xenter è un ottimo mezzo di trasporto trasversale, nato espressamente per lo spostamento urbano quotidiano senza pensieri. Certo, qualche piccolo accorgimento sarebbe rivedibile: come ad esempio l'assenza del cavalletto laterale e gli specchietti non troppo generosi nel mostrare cosa succede dietro. Il mini vano sotto sella, dove al massimo si può alloggiare una piccola catena, è compensato con l'ampio bauletto di serie, dove ci stanno comodi il casco e qualche accessorio. Peccati veniali che in definitiva non alterano il giudizio assolutamente positivo sull'intero scooter.

Xenter 125: istinto urbano
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