Quotazioni moto&scooter

Cerca

Seguici con

ADV
Moto & Scooter

Malaguti Madison 3 250: terza generazione

il 05/05/2006 in Moto & Scooter

Il nuovo scooter delle Casa bolognese mantiene il family feeling con il suo predecessore, ma è stato interamente riprogettato e ora offre più maneggevolezza e comfort. Concorrenziale il prezzo: 4.145 euro

Corrubbio di Negarine (Verona) - In Malaguti hanno ben presente il detto calcistico: “Squadra che vince non si cambia”, per questo il nuovo Madison 3 250 ha mantenuto il family feeling del fortunato predecessore, che dal 1999, anno del suo debutto, è stato venduto in circa 75.000 esemplari.
Nei fatti il Malaguti è un progetto interamente nuovo sviluppato dalla Engines Engineering e caratterizzato da un design dall’aspetto ancor più sportivo.
Il Madison, è proprio il caso di dirlo, batte bandiera italiana essendo assemblato con il 95% di componentistica prodotta nel nostro Paese.
Il frontale, molto appuntito e aerodinamico, ben si accorda nella vista laterale con il tunnel centrale e il posteriore rialzato.

Il musetto, viene proprio voglia di chiamarlo così, ingloba le prese d’aria e i nuovi fari con lampade multireflector.
Le frecce sono integrate nello scudo, mentre gli specchi retrovisori sono montati sul manubrio. Quest’ultimo conserva i comandi tradizionali presenti sugli altri scooter Malaguti. La strumentazione, mista analogico-digitale, incorpora un display multifunzione e si compone di quattro elementi circolari.
Il telaio ridisegnato nelle geometrie è un tubolare a traliccio, più corto di 80 mm rispetto al vecchio, l’interasse è ora di 1.410 mm.
Le sospensioni, entrambe marcate Paioli, si compongono di una forcella da 36 mm, mentre al posteriore troviamo una coppia di ammortizzatori regolabili nel precarico molla.
L’impianto frenante è di tipo tradizionale, con un disco singolo anteriore da 240 mm, pinza a doppio pistoncino e disco posteriore dello stesso diametro con pinza a singolo pistoncino.

I cerchi sono cresciuti di un pollice, ora sono da 14” con pneumatici di larga sezione 120 anteriore e 140 posteriore.
Il propulsore è il monocilindrico da 250 cc Piaggio Quasar, raffreddato a liquido con distribuzione monoalbero, quattro valvole, alimentato ad iniezione che, grazie alla sonda lambda presente nello scarico rientra agevolmente nella normativa Euro 3.



La capacità di carico del vano sottosella è discreta, purtroppo l’accessibilità è limitata dall’impossibilità di alzare anche la porzione di sella del passeggero.
In sostanza trovano posto due caschi jet (del tipo con visiera corta) e una tuta anti-pioggia. Il vano è poi corredato dalla luce di cortesia che si attiva solo se la chiave di contatto è inserita.

Nel retroscudo è ricavato un cassettino senza serratura e un piccolo portaoggetti, in cui è integrata la presa 12 Volt alla quale è possibile collegare il caricabatteria per il cellulare. È di serie il portapacchi in alluminio con maniglie del passeggero integrate. .
Inoltre chi acquista il Madison 3 entro il 31 maggio riceverà in omaggio il bauletto in tinta e lo schienalino per il passeggero.
Malaguti offre la possibilità di un finanziamento fino a 30 mesi a tasso zero o minirate a partire da 20 euro al mese.

L’itinerario di oltre 100 km su cui si è svolta la nostra prova ci ha consentito di testare bene le novità introdotte sul nuovo Madison, poiché presentava una varietà di situazioni che andavano dalla curva a largo raggio, ai tornanti, al misto stretto, a cambi di pendenza, attraversando anche alcuni centri abitati.
Il passo avanti rispetto al modello precedente si avverte subito: salendo in sella si appoggiano i piedi con maggior facilità e la seduta risulta più confortevole per via della nuova imbottitura e conformazione del sellone.
Il manubrio conserva un’impostazione di tipo sportivo con le braccia più caricate in avanti. Le gambe trovano spazio sulla lunga pedana e nella guida più disinvolta possono stringere il largo tunnel centrale che, se per certi versi limita l’accesso e la capacità di carico del mezzo, consente di indirizzare meglio lo scooter nelle curve.

L’ampio scudo e il cupolino riparano bene dall’aria, e quest’ultimo non deforma più la visuale del pilota. Gli specchi retrovisori sono ampi, si regolano facilmente e non vibrano.
Gli strumenti analogici sono ben leggibili, mentre richiede un po’ di assuefazione il computer di bordo; per passare da una funzione all’altra bisogna utilizzare il pulsante mode sul lato destro del manubrio.
Le leve sono ben sagomate e non troppo distanti dalla manopola, mentre i comandi sono curati e intuitivi da azionare; stupisce trovare ancora il tasto per accendere e spegnere le luci, visto che dal 2004 la normativa prevede gli anabbaglianti sempre in funzione.



In movimento, fin dai primi metri si sente come sia diventato più maneggevole e come i cerchi più grandi abbiano migliorato la guidabilità.
Il motore non è un fulmine nelle partenze, ma una volta lanciato il Madison ha una progressione di tutto rispetto, fino a raggiungere con facilità i 120 km/h.
La trasmissione è progressiva e nei continui apri e chiudi non strappa. Le vibrazioni sul Madison sono del tutto assenti, l’unico appunto che si può fare è all’imbottitura del sellone che dopo un po’ di km tende a cedere sotto il peso del pilota.
Negli ingressi in curva ad andatura sostenuta il Malaguti perde un po’ di precisione.



La frenata con impianto di tipo tradizionale è modulabile e anche tirando con decisione entrambe le leve non si arriva mai al bloccaggio delle ruote.
Il comportamento delle sospensioni, anche tenendo un passo “allegro”, è esente da critiche, anche nelle frenate più decise i trasferimenti di carico sono contenuti. In presenza di buche, la taratura morbida garantisce al pilota una buona dose di confort. Chi vuole può intervenire sul precarico degli ammortizzatori posteriori, operazione semplicissima che si può fare con la chiave in dotazione sotto la sella.
In coppia il passeggero ha a disposizione il piano rialzato della sella e di conseguenza è più esposto alle turbolenze, non si può però lamentare della comodità della seduta e dello spazio per i piedi sulla pedana.
Nelle manovre a bassa velocità e nelle inversioni non ci sono problemi il Madison ha un buon raggio di sterzo e il peso non si avverte.
Nelle soste si può sfruttare il pratico cavalletto laterale, con interruttore di sicurezza, e quello centrale che richiede un po’ più di sforzo.

Motore: monocilindrico orizzontale a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 72,0x60,0 mm; cilindrata 244 cc; rapporto di compressione 11,0:1. Distribuzione monoalbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica. Capacità serbatoio carburante 8,5 litri . Lubrificazione a carter umido.

Trasmissione: frizione automatica centrifuga, finale a ingranaggi. Cambio con variatore automatico centrifugo.

Ciclistica: telaio a traliccio in tubi d’acciaio; sospensione anteriore, forcella da 36 mm; sospensione posteriore a gruppo motore oscillante con braccio di rinforzo e doppio ammortizzatore regolabile nel precarico, escursione ruota 100 mm. . Pneumatici: anteriore 120/70-14, posteriore 140/60-14; Freni: anteriore a disco flottante in acciaio da 240 mm e pinze a 2 pistoncini , posteriore a disco singolo in acciaio da 240 mm e pinza a singolo pistoncino.

Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 1.480, larghezza 790, altezza sella 795, interasse 1.410. Peso a secco 158 kg.

Prestazioni dichiarate: potenza 16,5 kW (22,4 CV) a 8.500 giri, coppia 21,5 Nm (2,191 kgm) a 6.750 giri.

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

Correlate

Annunci usato

ADV