Attualità
La crisi del cinquantino e l'abbaglio di "Repubblica"
A ben vedere i cinquantini godono ancora di una discreta popolarità. E soprattutto hanno già cambiato pelle. L'errore commesso dal grande quotidiano generalista, in un suo recente articolo, è quello di soffermarsi al dato grezzo e di esprimere un giudizio affrettato
Può succedere a tutti: ci si sofferma sul primo dato disponibile, si fa un titolo acchiappa-clic e si traccia un'analisi sommaria e imprecisa. Stavolta è toccato a Repubblica, a cui ci permettiamo per una volta di fare le pulci. In un recente articolo intitolato "C'era una volta il Ciao. Crollano le vendite dei "cinquantini". Ecco perché i giovani non li vogliono più", che potete leggere qui, si commenta in modo piuttosto frettoloso l'andamento di mercato dei ciclomotori nel primo trimestre 2023, notando come i loro volumi di vendita non siano più quelli di una volta ("Ah, signora mia, ai miei tempi le cose andavano meglio") e spiegando con queste poche parole il motivo per cui non piacciono più ai giovani:
"Il ciclomotore oggi non va più di moda e gli si preferiscono lo scooter, sempre più grande e potente, o la moto che si reinventa con nuove forme, dall’enduro al ritorno del classico in voga nei nostri giorni"