Magny Cours - Ieri nella tarda serata Marco Melandri e Alberto Vergani, suo manager, sono saliti per l'ultima volta sul camion hospitality Aprilia per tentare un accordo in extremis. Non crediamo sia stata semplice la decisione per il forte campione ravennate di dire no ad una RSV 4 vincente optando per un mezzo che ancora competitivo in assoluto non lo è, ma l'ingombrante presenza di Max Biaggi ha fatto la differenza. Marco non voleva imbarcarsi in nuovi progetti senza avere la certezza di avere dietro una casa ufficiale.
Con la marca di Noale non avrebbe potuto essere nel team di riferimento visto che Biaggi ha lo status di prima guida e questo ovviamente avrebbe creato problemi a non finire. Andare nel Team Pata non avrebbe avuto senso in quanto, al di là di ogni promessa, non ci sarebbe stata la certezza di avere lo stesso materiale del romano in tempi immediati. La S1000RR è una buona moto, si sa, ma ancora non ha convinto soprattutto per una gestione tecnica in pista che ha mostrato lacune a volte imbarazzanti. Il ravennate avrà Andrea Dosoli con sé, uomo di fiducia da anni con il quale ha diviso l'ultima stagione in Moto GP con la Kawasaki, più un paio di tecnici che da sempre sono il suo punto di riferimento in pista.

Con queste persone se non altro ci sarà la possibilità di svolgere un programma corretto di sviluppo seguendo le migliori strategie e non andando per tentativi come spesso è successo negli ultimi anni. Una mossa quella di BMW di grande rilievo perché se verrà confermato, come si sta dicendo nel paddock, l'arrivo di Laverty nella squadra italiana candida il gruppo tedesco a team di riferimento del mondiale Superbike 2012. Marco scenderà in pista a Portimao per la prima volta con i colori bianco/blu martedì 18 Ottobre, due giorni dopo l'ultimo round del mondiale.