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Vermeulen superpole stratosferica

il 03/09/2005 in Sbk

Il pilota della Honda conquista il primo posto nella griglia di partenza con un tempo eccezionale che lascia tutti gli altri a debita distanza. Secondo si piazza Toseland che precede Corser. In Supersport primato di Charpentier, ma Fabrizio promette batta

Vermeulen superpole stratosferica
Buon terzo posto in griglia per Michel Fabrizio, che tuttavia ha chiuso anzitempo le prove a causa di una caduta senza grosse conseguenze

di Luigi Rivola, foto Alex Photo


Superpole conquistata di forza per Chris Vermeulen

Assen –
Abe, il veterano dei GP, è il primo a prendere il via per la Superpole. Guida pulito la sua Yamaha e chiude il giro lanciato in 2’06”5. Prende il via Chili, si vede subito che è in palla, lima più di tre decimi al tempo di Abe nel primo intertempo, porta il suo vantaggio a oltre sette decimi nel secondo e taglia il traguardo con un apprezzabile 2’05”691.

Forza, Chili!
È il turno di Vizziello, che perde molto nel secondo intertempo rispetto a Chili, ma riesce a far meglio di Abe, piazzandosi provvisoriamente al secondo posto. Bostrom guida scomposto, la sua Honda si agita di brutto e il tempo finale è disastroso: 2’07”6.

Adesso sta a Haga. Il giapponese ha bisogno di un posto conveniente in griglia e spinge forte per guadagnarselo. Al primo intertempo è in vantaggio di due decimi su Chili, che diventano cinque nel secondo, poi una bruttissima sbandata gli toglie qualcosa, ma non gli impedisce di conquistare la pole provvisoria in 2’05”078. Il bravo Martin lancia la Petronas e la guida senza sbavature, tiene un passo molto veloce e alla fine è premiato col secondo posto, di un soffio davanti a Chili, ma lo mantiene per poco: Kagayama con la sua portentosa Suzuki lo scalza subito dopo, precedendolo di poco più di un decimo.
Quando parte Vermeulen il pubblico di Assen sa che dall’australiano può aspettarsi il colpo di scena. Durante le prove libere che hanno preceduto di poco l’avvio della Superpole, il pilota di Ten Kate ha infatti stabilito il miglior tempo assoluto delle due giornate, battendo la pole provvisoria di Toseland. Un caso? Niente affatto! Il giro in Superpole di Vermeulen è una marcia trionfale: record nel primo tratto, record nel secondo, ed eclatante conclusione in 2’04”179, quasi nove decimi di secondo più veloce di Haga!


Dopo di lui, Clementi spunta un buon 2’06”036 che lo piazza a metà classifica, poi viene Neukirchner, che sembra destinato a segnare un buon tempo, ma nel finale esagera, piega troppo e la Honda gli scivola da sotto lasciandolo a strisciare sull’asfalto mentre la moto vola carambolando nello spazio di fuga.
Pitt porta la seconda Yamaha del team italiano al terzo posto provvisorio, immediatamente alle spalle di Haga; peggio di lui fa Walker, che guida di forza una Kawasaki ribelle e taglia il traguardo con un deludente 2’06”4, piazzandosi alle spalle di Clementi. Delude anche il tempo di Lanzi: 2’05”936, che lo pone momentaneamente al settimo posto, invece è soddisfacente quello di Muggeridge, che porta la sua Honda in terza posizione fallendo di poco l’attacco ad Haga.


Mancano due piloti alla conclusione, ma sembra chiaro a tutti che battere Vermeulen oggi sarà durissima anche per il re delle superpole, Troy Corser, che infatti, guidando al meglio delle sue possibilità, riesce a piazzarsi per pochi centesimi davanti ad Haga, ma a otto decimi dal tempone del pilota della Honda. L’ultima chance è per Toseland, dominatore delle prove. L’inglese, campione del mondo in carica, attacca con tutte le sue forze, ma il primato di Vermeulen è inavvicinabile. L’inglese della Ducati chiude in 2’04”899 e strappa il secondo posto a Corser, che è già una grossa soddisfazione. Ma la Superpole rimane a Vermeulen e alla Honda.

Un turno dui prove all’insegna dell’attendismo. Nessun potenziale protagonista si è voluto scoprire prime del gran finale, il che significa che, più che il tempone, si è cercato il miglior rendimento con le gomme da gara.
L’attesa si è prolungata fino a cinque minuti dal termine del turno, quando il primo a dar fuoco alle polveri è stato Chris Walker, balzato con la sua Kawasaki PSG-1 al quinto posto davanti a Lanzi, con 2’05”521. È stato come un segnale: in pochi secondi Walker, come era risalito, è nuovamente scivolato all’indietro, superato da Neukirchner e da Lanzi, mentre arretrava Vermeulen, battuto anche da Clementi.


Tutti aspettavano il duello finale fra Troseland e Corser, ma i primi due della classifica di ieri, i soli ad essere scesi sotto 2’05”, non hanno concesso questa soddisfazione: i loro tempi non sono migliorati e solo Muggeridge li ha messi in serio pericolo girando con la sua Honda in 2’04”860.
Grande impresa di Lorenzo Lanzi, in costante miglioramento, che negli ultimi istanti del turno ha colto un eccellente 2’05”0 che gli è valso il quarto posto nella griglia di partenza provvisoria. Anche Walker ha messo a frutto l’ultimo minuto e ha riconquistato in extremis il quinto posto battendo un Pitt che si è impegnato più di Haga per far avvicinare la sua Yamaha alle posizioni che contano. Ma il giapponese, oggi dodicesimo, farà certamente meglio in superpole e soprattutto domani in gara.


Non accenna a finire la crisi di Pierfrancesco Chili, che qui ad Assen è sempre stato un grande protagonista. Il bolognese non riesce a venire a capo dei suoi problemi di feeling con la moto e la cosa probabilmente gli causa una perdita di fiducia che aggrava la situazione. È riuscito ad entrare in superpole per un soffio (è 15°), ma non è una grossa soddisfazione.

Mancano 20 minuti alla bandiera che pone fine al secondo e definitivo turno di prove della Supersport, quando la classifica ha uno scossone: Sebastien Charpentier, il dominatore della stagione 2005, pole provvisoria del GP d’Olanda, viene scavalcato da una Honda CBR600RR rossa e blu col numero 84 in bella vista: quella di Michel Fabrizio. L’italiano è in gran forma e si gode la soddisfazione di tenersi dietro le due moto che sbancano la Supersport: le due Honda Ten Kate di Charpentier e del suo compagno di squadra Fujiwara.


Mentre si aspetta la reazione del leader del campionato, succede il finimondo: cominciano le cadute in serie, con Berta che dà il segnale, e una moto perde olio, sporca la pista e provoca altre cadute e l’esposizione della bandiera rossa. La pista viene pulita e dopo un quarto d’ora i piloti tornano sul tracciato. Altre cadute, tra cui quella di Michel Fabrizio, e ancora una volta sventola la bandiera rossa. Fortunatamente nessuno si è fatto male, ma il ritmo delle prove è ormai spezzato.
Ancora un via, ma c’è poco tempo per fare grandi cose. Charpentier e Fujiwara mettono alla frusta le loro formidabili CBR600RR ed entrambi superano Fabrizio, classificandosi primo e secondo nell’ordine. Al pilota del team Italia Megabike, che non partecipa a quest’ultima frazione essendo fermo nella clinica mobile a sistemare la botta alla caviglia rimediata nella caduta, rimane la consolazione del terzo posto a un soffio dal giapponese, ma a oltre tre decimi dal francese. Quarto è Curtain con la prima delle Yamaha, davanti a Foret e al bravo Nannelli, che si è ripreso molto bene dalla botta di ieri e sembra pronto a rimettersi in gioco con la solita grinta.

Roccoli non ha molta scelta: deve attaccare. Sofuoglu lo ha fatto subito, cogliendo il miglior tempo nel primo turno di prove del GP d’Olanda, e il riminese è atteso alla replica nel secondo. E Roccoli attacca, riduce drasticamente il suo tempo di ieri, portandolo da 2’11”4 a 2’09”5 e girando quindi più veloce della prima pole di Sofuoglu, ma il turco ha ancora del margine e lo tira fuori senza esitare: spreme quel che c’è ancora da spremere alla sua Yamaha e al suo polso destro e mantiene la pole, scendendo fino a 2’08”921, unico pilota della Superstock 1000 ad aver girato sotto il muro dei 2’09”.


Non è il solo, Sofuoglu, a far meglio di Roccoli: Luca Scassa, in gran spolvero qui ad Assen, ha ribadito il suo stato di grazia su questa pista migliorando il suo già eccellente tempo di ieri: da 2’09”9 è sceso a 2’09”3 avvicinandosi al limite e superandolo anche, visto che nel finale del turno è incappato anche in una caduta senza conseguenze. Nello schieramento di partenza Scassa partirà al terzo posto della prima fila, preceduto da Coxhell e seguito da Polita, che ha guidato con estrema precisione la sua Suzuki, e da Roccoli.


Van Keymeulen, compagno di squadra di Sofuoglu nel Team Yamaha-Germania, è sesto tallonato dal bravissimo Badovini, che ha portato in seconda fila la sua MV F4 vincendo la sfida in famiglia con Iannuzzo, undicesimo con un consistente distacco e un motore rotto.

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