Motogp
MotoE: la Ducati abbassa i record ma non alza l'interesse
Mentre in MotoGP infuriano la lotta per il titolo e il mercato piloti, la MotoE ha già concluso la prima stagione dell’era Ducati: le V21L sono state velocissime, ma…
In occasione dei primi test ufficiali della MotoE Ducati a Jerez, avevamo azzardato qualche previsione sulla competitività della nuova piattaforma a batterie. Non tanto in sé stessa, visto che le moto che partecipano al campionato sono tutte uguali, quanto rispetto alle altre classi cadette della MotoGP, la Moto3 e la Moto2.
Il titolo 2023 come sapete è andato al nostro Mattia Casadei, che nonostante un paio di zeri a inizio campionato ha poi superato in volata il veterano Jordi Torres grazie a un finale di stagione maiuscolo, con 5 vittorie su 8 gare negli ultimi 4 round.
MotoE: gare combattute
Come ci si aspetta da un monomarca, c’è stato comunque grande equilibrio in campionato: nelle 16 gare disputate, dei 18 piloti iscritti 8 hanno vinto almeno una gara e 10 sono saliti almeno una volta sul podio; quattro piloti sono rimasti matematicamente in lizza per il titolo iridato fino all’ultimo round. Oltre al campionato, le gare stesse sono state spesso movimentate, come Gara1 al Sachsenring dove Torres ha rimontato 10 posizioni andando a vincere dopo un errore in partenza. Al momento, però, a far parlare più che i piloti sono le moto, finora perdenti nel confronto con le altre GP a benzina. La velocità della Ducati V21L – che ricordiamo è leggermente meno potente della Energica Ego Corsa (150 CV contro 163) ma più leggera di quasi 25 kg, costruita con un concetto da prototipo e dotata di un’elettronica dalle impostazioni molto simili alla MotoGP – era apparsa subito molto alta, con tempi a Jerez inferiori alla ormai sviluppatissima Ego Corsa di circa 1 secondo già alla prima uscita.La MotoE è più veloce della Moto3
Restava da vedere come si sarebbero sviluppati nel corso dell’anno il campionato e l’affiatamento dei piloti con la nuova moto, totalmente diversa dalla precedente per quote ciclistiche, distribuzione dei pesi (54% anteriore e 46% posteriore), inerzie (con i 110 kg della batteria distribuiti in modo da riempire tutto lo spazio interno della carena anziché avere la classica forma “a mattone”) ed erogazione della potenza. I buoni presupposti sono stati immediatamente confermati: nel GP di Francia, il primo della stagione MotoE, tutti i piloti in griglia sono stati più veloci rispetto alla pole del 2022 con la Ego Corsa. Nel resto del campionato la V21L è stata capace di migliorare i riferimenti cronometrici su ogni circuito, arrivando ad abbassare i tempi sul giro fino a 3 secondi. I rapporti con la Moto3 si sono rovesciati: se fino al 2022 la MotoE riusciva a essere più veloce solo in sporadiche occasioni, nel 2023 la V21L ha battuto i record delle 250 4T praticamente su tutti i circuiti. E se al Mugello solo Ferrari e Casadei sono stati più veloci di Oncu (poco meno di 3 decimi), a Misano i primi 10 della MotoE sono stati tutti più veloci di Jaume Masia, poleman della Moto3 con la Honda del team Leopard.La Moto2 (e l'interesse) restano lontani
Quello che non è arrivato, nonostante il progresso della MotoE sia mediamente più rapido rispetto a quelli delle altre categorie, è l’avvicinamento alla Moto2 che è rimasta decisamente più veloce. A Misano, nell’ultima uscita stagionale e con tutti i meccanismi ormai rodati, la pole di Casadei in MotoE è stata di 1:40:731 contro l’1:36:201 fatto registrare da Vietti in Moto2 (MotoE più lenta del 4,7%); anche al Mugello il divario dalla Moto2 in Q2 è stato di 5 secondi (+4,5%). Come immaginavamo a inizio stagione, per avvicinare la Moto2 servirà un rapporto peso/potenza molto diverso, con pesi vicini alla soglia dei 200 kg. Per il momento importa verificare che il campionato è sano, anche se nonostante il prestigio di Ducati l’interesse del pubblico stenta ancora ad arrivare: e non è difficile immaginare che lo farà soltanto quando si uscirà dalla logica del monomarca.Tutti i numeri della Ducati V21L
- 35 le persone Ducati coinvolte nel progetto V21L
- 33 anni di età media
- 23 le Ducati V21L prodotte (18 per i team, 5 di scorta)
- 471 giri di pista totali percorsi
- 38.500 km percorsi complessivamente
- 1.080 ricariche effettuate
- 26.496 celle batteria tipo 21700 utilizzate in totale
- 1,4 MWh di energia rigenerata in frenata
- 282 km/h velocità massima raggiunta (GP d'Italia, Mugello, 10 giugno 2023)
- 2.5 secondi: valore medio dell'accelerazione 0-100 km/h allo start
- 2,2 secondi di miglioramento medio dei tempi sul giro rispetto alla stagione 2022
- 9,27 secondi: distacco medio nella top 10 (tra il primo e il decimo al traguardo)
- 2,77 secondi: distacco minimo nella top 10 (GP Germania, Gara 1)
- 3,04 secondi: distacco medio della top 5
- 0,49 secondi: distacco minimo della top 5 (GP Catalunya, Gara 2)
- 0,43 secondi: distacco medio fra il vincitore e il secondo (incluse 3 gare bagnate)
- 0,021 secondi: distacco minimo (GP di San Marino, Gara 1)
- 10 (su 18) piloti diversi a podio
- 8 (su 18) piloti diversi vincitori di gara
- 7 (su 9) team a podio
- 5 (su 9) team vincitori di almeno una gara
- 10 le posizioni recuperate nella miglior rimonta di un pilota in gara (GP Austria, Gara 1)