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MotoGP: Rossi, una LEGGENDA oltre i numeri!

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MotoGP: Rossi, una LEGGENDA oltre i numeri!
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MotoGP: Rossi, una LEGGENDA oltre i numeri!

Ora che Valentino Rossi ha annunciato il suo ritiro, scorriamo le immagini della sua carriera, i suoi numeri, ma la portata della sua impresa e il valore della sua storia vanno oltre ogni statistica

Nel giorno in cui Valentino Rossi ha annunciato che a fine stagione concluderà la sua carriera da pilota nel Motomondiale, le difficoltà incontrate nelle ultime gare spariscono, perché basta pensare per un istante, ma in realtà ce ne vogliono molti di più, a quello che ha fatto in questi anni per rendersi conto della portata della sua impresa, del valore e del significato della sua storia. Non serviva certo arrivare a oggi per rendersene conto, anzi. E già in più occasioni abbiamo celebrato le sue imprese, i suoi risultati, raccontato le sue vittorie, i suoi successi, le sue iniziative imprenditoriali, ma anche le sue difficoltà. Di Rossi abbiamo scritto e scriveremo ancora tanto

Alla seconda stagione nel Motomondiale, Rossi e l’Aprilia RS 125 diventano una coppia invincibile: in 15 gare arrivano ben 11 vittorie. Arriva il primo titolo mondiale. Il 1997 è anche l’anno in cui Rossi inaugura la stagione dei festeggiamenti “creativi”

Una lunga storia da raccontare

Le moto entrano nella sua vita quando è ragazzino. Sulle moto costruirà la sua carriera. Dopo i primi successi sulle minimoto, al titolo italiano della 125, all'Europeo, da quando poi è approdato nel Motomondiale ha fatto subito parlare di sé. E dal 1996, da quel primo successo ottenuto a Brno ad agosto, i riflettori si sono definitivamente accesi su di lui. Si è iniziato a tenerlo d'occhio. E da quella stagione a oggi non è mai uscito di scena. Per tanti motivi. Tanti che elencarli tutti, senza che qualcosa resti fuori, è impossibile.
Su tutti di sicuro il suo modo di essere e di correre, di tentare un sorpasso, di vincere e rendere speciali quei momenti, con la sua fantasia nel festeggiarli nella prima parte della sua carriera. Poi per come ha saputo richiamare un nuovo pubblico a seguire le gare, le sue gare. Per le grandi rivalità che ha creato e vissuto, da quella storica con Max Biaggi, a quella con Jorge LorenzoCasey StonerSete Gibernau, Loris Capirossi, alla più recente con Marc Marquez. Per tutto il suo carisma, mostrato in pista e fuori che lo ha reso popolare nel mondo, con quel 46 sulle bandiere e il giallo che colorano le tribune in ogni nazione in cui transita il Motomondiale. Per aver creato realtà imprenditoriali come la VR46, il suo team e l'Academy, da cui sono usciti nuovi campioni come Franco Morbidelli e Pecco Bagnaia.

Nel 2004 Rossi passa dalla Honda alla Yamaha: vince alla prima gara, un successo indimenticabile nella sua carriera

Il Motomondiale ai tempi di Rossi

Nella sua storia c'è tanto, c'è la storia degli ultimi trent'anni di Motomondiale. Quella che lo ha visto campione con una progressione inarrestabile in 125, 250 e 500, per poi continuare a vincere nella MotoGP. E proprio nella MotoGP, la classe in cui ha corso dal 2002 a oggi, ha raccolto tanto, tantissimo. Ne è stato campione sei volte (7 con il successo in 500), ma ha anche affrontato momenti difficili e delusioni. Qui ha scritto la pagina più importante della sua carriera e della sua storia sportiva che negli ultimi anni lo ha visto continuare a provarci, nonostante le difficoltà e avversari sempre più giovani e veloci. Alle fine quel decimo sigillo tanto sognato non è arrivato, ma siamo sempre lì, se è vero che i numeri a volte dicono tutto. Quei numeri che restano nei libri, che fanno statistica, che indicano la sua grandezza, ora che sappiamo che la sua avventura da pilota nel Motomondiale è arrivata al termine non è il momento di guardare solo quelli, perché quello che ha fatto Valentino Rossi, va oltre. Va oltre ai numeri, anche ai suoi che sono strepitosi. La sua avventura sportiva resta una delle più straordinarie anche e soprattutto a livello umano, per la sua capacità di porsi e di cambiare nel corso di questi anni, di mettersi in gioco, di esporsi e di affrontare nuove sfide come quella memorabile di lasciare la Honda per salire sulla Yamaha, a cui poi è tornato per ripartire e tornare a vincere dopo la delusione sulla Ducati. Per non sentirsi mai pago, anche dopo aver vinto nove Mondiali. Per essere riuscito a cambiare stile di guida e ancora oggi è lì in Austria a cercare di fare quel passo.  Quel click che fa la differenza, nonostante le difficoltà. Ecco è anche questa sua tenacia, quella che lo ha reso il campione che è che lo fa apprezzare come uomo che non ha mai perso il sorriso, l'allegria, l'ironia e la voglia di divertirsi e ha saputo risollevarsi anche da grandi dolori e dai momenti più difficili della sua carriera. Perché anche questo è stato ed è Valentino Rossi. Un pilota, ma soprattutto un grande patrimonio del nostro paese di cui andare orgogliosi. 

Rossi è un caso complesso da raccontare, perché ha mille sfaccettature, migliaia di aneddoti e lui stesso negli anni è stato capace, è capace, di esser avvincente in ogni sua intervista

Oltre i numeri

Tantissime le cose che su di lui si possono scrivere, che si sono scritte e si scriveranno che è difficile che non resti fuori qualcosa di bello o di importante. Il Dottore è un caso complesso da raccontare, perché ha mille sfaccettature, migliaia di aneddoti e lui stesso negli anni è stato capace, è capace, di esser avvincente in ogni sua intervista. Anche nel suo modo di dire addio alle corse in moto lo è stato, in cui senza giri di parole e nemmeno una lacrima è andato dritto al punto, sorridendo. Mai scontato. Si sa tutto di Rossi nel nostro mondo, ma alla fine, manca sempre qualcosa da scoprire e ogni volta lo si ascolta con curiosità, osservando anche la sua mimica, quella serie di gesti che negli anni abbiamo imparato a conoscere mentre parla o mentre si prepara prima del via quando accovacciato a fianco alla sua moto sembra che le parli, quando si tiene alla pedana per concentrarsi, quando si alza in piedi sulla moto prima di entrare in pista sulla pit-lane, quando ride e si racconta coi ragazzi al Ranch, e chissà ora cosa avrà voglia di raccontare ancora nel nuovo ruolo che vorrà nel suo team.E chissà cosa farà nel suo team, se mai salirà su quella Ducati che avrà nel box per un test, per curiosità o semplicemente per sognare che cosa avrebbe fatto se la sua Desmosedici fosse stata quella di oggi… e quali sfide affronterà sulle auto. Staremo a vedere. Quel che è certo è che continuerà a essere parte del nostro mondo, anche dopo l'ultima gara di questa stagione, perché è Rossi, una leggenda vivente, che va oltre i suoi numeri.

Campione con Aprilia, Honda e Yamaha, ha vinto 115 gare

Con 26 stagioni di Gran Premi all'età di 42 anni, Valentino Rossi è uno dei più grandi piloti di tutti i tempi. Vincitore di nove titoli mondiali, dalla 125 (1997), alla 250 (1999), alla 500 (2001) e MotoGP (2002, 2003, 2004, 2005, 2007, 2009) è l’unico ad aver vinto su cinque diversi tipi di moto nella top class, prima con Honda, con cui ha vinto anche con la 500 e poi Yamaha.
Campione del mondo con Aprilia, Honda e Yamaha, ha corso anche con Ducati, unica Casa con cui non ha ottenuto successi nella sua carriera. Sono 423 i GP disputati ad oggi da Rossi, 235 le volte in cui è salito sul podio e ben 115 le vittorie conquistate, di cui 89 nella sola MotoGP. Sono invece 14 le vittorie ottenute in 250, 12 i successi nella 125. Nella sua carriera ad oggi sono 39.331 Km e 8544 giri percorsi in gara, 5.388 i punti conquistati, 363 le gare iniziate, 319 quelle a punti, 148 presenze in prima fila, 76 giri veloci... potremmo andare avanti, ma per ora ci fermiamo qui.

Valentino Rossi dopo 26 anni di Motomondiale e 9 titoli, a fine stagione 2021 concluderà la sua avventura nel Motomondiale e si prepara ad aprire un nuovo capitolo della sua vita ... Ripercorriamo con le immagini la sua carriera

1993 - GLI ESORDI
Dopo i successi sulle minimoto, Rossi sale sulle moto “vere”. Corre l’italiano 125 SP (Sport Production) e inizia a pensare alle gran premio. Eccolo, a 14 anni, a un test su una Honda 125 GP.
1994 - IL TITOLO 125 SP
Con la Cagiva Mito 125 gestita da Claudio Lusuardi fa faville: Rossi conquista il titolo della SP, lo stesso anno fa il suo esordio anche nel campionato italiano 125 GP.
1995 - CAMPIONE ITALIANO 125 GP
Rossi sale in sella a un’Aprilia e conquista il campionato italiano 125 GP. Nello stesso anno partecipa anche nell’Europeo e si classifica terzo.
1996 - L’ESORDIO NEL MONDIALE
Inizia l’avventura nel Motomondiale classe 125. Valentino ottiene la sua prima vittoria iridata: è in Repubblica Ceca, in cui centra anche la pole position.
1997 - IL PRIMO IRIDE
Alla seconda stagione nel Motomondiale, Rossi e l’Aprilia RS 125 diventano una coppia invincibile: in 15 gare arrivano ben 11 vittorie. Arriva il primo titolo mondiale. 
1997
Il 1997 è anche l’anno in cui Rossi inaugura la stagione dei festeggiamenti “creativi”
1998 - IL PASSAGGIO IN 250
Al suo primo anno nella classe di mezzo prende subito le misure, cogliendo 5 vittorie. Valentino chiude la stagione al secondo posto, alle spalle di Loris Capirossi.
1999 - È CAMPIONE 250
Una marcia trionfale, questa la sintesi della seconda stagione in 250, dove Rossi sull’Aprilia ottiene 9 vittorie e si laurea campione, regolando le Honda di Ukawa e Capirossi.
2000 - TEMPO DI REGINA
Dopo i successi in 125 e 250, arrivare in 500 è il sogno che si avvera. La sfida lo esalta e Vale coglie la prima vittoria a Donington, sotto al diluvio. Successo che ripeterà in Brasile.
2001 - CAMPIONE 500
Rossi entra nella storia: dopo i titoli di 125 e 250, centra quello della 500. Guida la Honda NSR 500 (sopra, al Mugello in livrea speciale). Chiude l’era del due tempi da campione.
2002 - L’ERA DELLA MOTOGP
Irrompe il boato delle quattro tempi e Rossi sulla Honda prosegue la sua serie positiva. A fine anno saranno 11 successi su 16 gare, uno strapotere che vale il primo titolo della MotoGP.
MotoGP: Valentino Rossi, dagli esordi al 2021
2003 - CONDANNATO A VINCERE
La sua egemonia continua anche in questa stagione. Rossi ormai può solo vincere, come ironizza con una sua celebre gag dopo la conquista del quinto Mondiale.
2004 - TUTTO CAMBIA, NULLA CAMBIA
Rossi passa dalla Honda alla Yamaha e al debutto a Welkom ottiene una vittoria storica dopo un duello con Biaggi: una gara leggendaria. A fine anno è campione.
2005 - IL SETTIMO SIGILLO
11 vittorie, 3 secondi posti e 2 terzi consegnano a Rossi il settimo titolo della MotoGP. Valentino festeggia alla sua maniera con i sette nani... uno per ogni Mondiale.
2006 - KO A VALENCIA
Quando era a un passo dall’ennesimo titolo, all’ultima gara in Spagna, a Valencia, Rossi cade e perde il Mondiale, che va a Nicky Hayden sulla Honda. Quello che non sembrava possibile accade, ma la sconfitta rafforza Rossi. Si chiude così l’era delle 1000
2007- ARRIVA LA 800
Stoner con la Ducati è un martello (inatteso): domina il Mondiale con un ruolino di marcia incredibile. Rossi riesce a cogliere 4 successi e chiude la stagione al terzo posto.
2008 - SCUSATE IL RITARDO
Rossi torna alla carica e a Laguna Seca infligge proprio a Stoner il famoso sorpasso che segnerà l’esito della stagione. Valentino è di nuovo campione del Mondo della MotoGP.
2009 - NOVE VOLTE RE
In questa stagione Rossi vince 6 gare, mostrando tutto il suo repertorio che spazia dal fioretto alla sciabola, con la perla del sorpasso a Lorenzo in vista del traguardo a Barcellona. Sulla t-shirt per festeggiare il nono titolo si parla di “gallina vecchia”, ma Vale ha solo 30 anni...
2010 - KO AL MUGELLLO
La stagione parte bene, ma la frattura di tibia e perone della gamba destra al Mugello lo mette fuori. Rientra in Germania dopo 4 GP, ma ormai il sogno del Mondiale è sfumato.
2011- L’ERA DUCATI
Un italiano su una moto italiana: c’è tanta attesa, ma quella che nasce per essere la coppia più bella del mondo non trova il feeling giusto. Un solo podio in questa stagione.
2012 - SENZA VITTORIE
È dura, ma Vale non molla: a Le Mans la pioggia da un po’ di respiro a Rossi che va sul podio, risultato che ripete a Misano. la storia fra Valentino e la Ducati finisce senza vittorie.
2013 - RITORNO A IWATA
Rossi, che non vinceva da Sepang 2010, torna sulla Yamaha. E ad Assen ritrova il sorriso e il gusto per la vittoria, nella stagione 2013 che laurea campione della MotoGP Marc Marquez.
2014 - 300 GRAN PREMI
A Misano ritorna sul gradino più alto del podio in una gara italiana. Erano cinque anni che non succedeva. In questa stagione taglia il traguardo dei 300 Gran Premi
2015 - OCCASIONE SFUMATA
La stagione inizia con il successo in Qatar, la strada per il Mondiale sembra presa, le 4 vittorie ne sono la conferma, ma la storia consacrerà Lorenzo. In mezzo le scintille fra Rossi e Marquez...
2016 - MAI E POI MAI DOMO
Smaltita la delusione, l’obiettivo è sempre il titolo. La stagione lo vede protagonista e due volte vincitore, ma Marquez è un martello e conquista il titolo. Rossi è secondo, per il terzo anno di fila.
2017 - SUCCESSO AD ASSEN
In Yamaha arriva Viñales che con la M1 vince subito, ma Rossi torna all’attacco. Ad Assen conquista la sua 115a vittoria nel Mondiale, a 21 anni dal suo primo successo.
2018 - 5 VOLTE SUL PODIO
La Yamaha inizia la stagione in difficoltà e nel corso di tutto il campionato i suoi piloti soffrono. Il bottino è sotto le aspettative: Rossi sale 5 volte sul podio, ma senza mai vincere una gara. Nel mondiale è terzo dietro a Marquez campione e Dovizioso
2019 - Ancora sul podio
Nel 2019 all'età di 40 anni, è in grado di salire sul podio e lo fa il 31 marzo nel Gran Premio d'Argentina, arrivando secondo alle spalle di Marc Marquez. Podio che il Dottore conferma anche nel GP successivo, quello di Austin (Texas), dove arriva secondo, questa volta alle spalle di Alex Rins...Correndo il GP d'Australia raggiunge quota 400 GP, l’ennesimo record di una carriera leggendaria, a fine stagione sarà settimo.
2020 - Una stagione in salita
Il suo Mondiale parte con un podio a Jerez, Rossi sale sul podio da 25 stagioni consecutive! Ma il resto della stagione è in salita e pesa anche tanto l'assenza per essere risultato positivo al Covid. A fine stagione si conclude la sua avventura nel team ufficiale Yamaha
2021 - IL PRESENTE
La stagione parte bene con le qualifiche in Qatar, ma in gara Rossi fatica e nella prima parte della stagione, cade anche spesso... non si diverte più ma solo dopo la pausa deciderà il suo futuro
5 AGOSTO 2021
5 agosto 2021. Rossi in Austria con una conferenza stampa straordinaria ha  annunciato  che a fine stagione concluderà il suo lungo viaggio nella MotoGP
MotoGP: Valentino Rossi, dagli esordi al 2021
MotoGP: Valentino Rossi, dagli esordi al 2021

Dalla Aprilia RS 125, fino alla Yamaha YZR-M1, passando per la Honda NSR 500 a due tempi e la RC-211V a cinque cilindri. Il campione di Tavullia ha sorvolato 26 anni di Motomondiale su queste icone

1996 - Aprilia RS125 - IL DEBUTTO NEL MONDIALE
Valentino debutta a 17 anni nel Mondiale 125 con la Aprilia RS 125 del team AGV. La moto è simile a quella della squadra ufficiale e permette al pilota pesarese di mettersi subito in luce, grazie anche alla vittoria sul circuito di Brno, in Repubblica Ceca. Chiude il campionato al nono posto.
1997 - Aprilia RS125 - È UN CAMPIONE, UFFICIALE
Rossi passa alla squadra Aprilia e guida la RS 125 ufficiale, sponsorizzata dalla birra Nastro Azzurro. Con la monocilindrica di Noale è subito amore: 11 vittorie nella stagione, un secondo e un terzo posto e quattro pole position. Inizia la leggenda di Valentino: è il suo primo titolo mondiale.
1998 - Aprilia RS250 PASSAGGIO OBBLIGATO
Sempre Aprilia, sempre RS, sempre Nastro Azzurro, ma questa volta il motore è un bicilindrico e la classe è la 250. È l’anno delle leggendarie battaglie con Capirossi. Dopo un inizio in salita, con due cadute nelle prime due gare, Rossi inanella una serie di ottimi risultati. Chiude secondo.
1999 - Aprilia RS250 SODALIZIO VINCENTE
Quello tra Valentino Rossi e Aprilia è vero amore. Nel 1999 è l’unico pilota ufficiale della Casa di Noale e riesce a portare nove volte la bicilindrica RS 250 sul gradino più alto del podio. Vale ha 20 anni, è Campione del Mondo ed è pronto a passare alla classe regina, con la Honda NSR 500.
2000 - Honda NSR500 - DOMARE LA BESTIA
La Honda NSR 500 due tempi è una bella bestia da domare ma Valentino riesce a prendere subito confidenza con la moto, seguita dal tecnico Jeremy Burgess. La stagione del debutto nella classe regina si chiude con il secondo posto in campionato, dietro a Kenny Roberts JR.
2001 - Honda NSR500 - A TUTTA BIRRA
Il main sponsor è ancora Nastro Azzurro, la moto è sempre la Honda NSR 500, con la quale Valentino ha instaurato uno splendido feeling: chiude la stagione con ben 11 vittorie e mettendosi in tasca il terzo titolo iridato, in tre differenti classi. Si chiude un’epoca: quella delle 500 2 tempi.
2002 - Honda RC211-V - ARRIVANO LE QUATTRO TEMPI
Motore 5 cilindri a V, 990 cc, oltre 200 cavalli di potenza e dimensioni lontane da quelle delle 500 utilizzate fino all’anno prima. Ma Valentino dimostra di essere un campione versatile. Domina il campionato con 11 vittorie e, a 23 anni, porta a casa il suo quarto titolo mondiale.
2003 - Honda RC211-V - SEMPRE PIÙ IN FORMA
La cinque cilindri Honda è la moto da battere nel mondiale MotoGP e Valentino riesce ad interpretarla meglio di chiunque altro. Nove vittorie in questa stagione, e quinto titolo Mondiale. È l’anno del divorzio da Honda, che vuole dimostrare come non sia tutto merito del pilota pesarese.
2004 - Yamaha YZR-M1 - INIZIO DI UN AMORE
Dal cinque cilindri a V della Honda, al quattro in linea della M1. Una moto nuova che, sulla carta, soffre di un notevole gap prestazionale rispetto alla Honda. Rossi riesce a colmarlo: nove vittorie e sesto titolo mondiale; è l’anno del celebre bacio sul cupolino, dopo la vittoria alla prima gara
2005 - Yamaha YZR-M1 - È LA MOTO DA BATTERE
Dopo il successo dell’anno precedente, Valentino e la M1 sono il binomio da battere. Ancora una volta, riesce a mettersi dietro tutti gli avversari con una stagione da vero dominatore. La quattro cilindri giapponese è prima sul traguardo per ben 11 volte. Settimo titolo mondiale.
2006 - Yamaha YZR-M1 - PRIME DIFFICOLTÀ
Dopo due mondiali consecutivi, il sodalizio Rossi-Yamaha sembra imbattibile. Ma la stagione riserva qualche sorpresa, da subito: caduta alla prima gara, problemi al motore a Le Mans, feeling non sempre perfetto con i pneumatici. A fine anno Valentino è secondo, dietro a Hayden.
2007 - Yamaha YZF-M1 - DIETRO DUCATI E HONDA
 La quattro cilindri Yamaha, portata a 800 cc per regolamento, sembra subire l’equilibrio Honda e la straripante potenza Ducati. Valentino vince quattro GP, ma è terzo in campionato dietro a Stoner e Pedrosa. Per Vale si chiude il capitolo Michelin e si apre quello Bridgestone.
2008 - Yamaha YZR-M1 - DI NUOVO IN VETTA
Il connubio Yamaha-Bridgestone dà i risultati sperati e Valentino riesce a contenere l’esuberanza del suo compagno di squadra Lorenzo (che corre con Michelin), Stoner e Pedrosa. Con una stagione ricca di vittorie, Valentino porta a casa il suo ottavo titolo iridato
2009 - Yamaha YZR-M1 - Il NONO SIGILLO
Scatta il regime del monogomma Bridgstone e i risultati arrivano anche per il compagno di squadra Lorenzo, mentre Stoner accusa i primi problemi fisici che lo porteranno al ritiro definitivo. Il feeling con la M1 è alto e Valentino è l’uomo da battere. A 30 anni è iridato per la nona volta.
2010 - Yamaha YFR-M1 - ANNUS HORRIBILIS
Il feeling con la M1 è alto e il campionato inizia in discesa, con la vittoria in Qatar. Alle prove del GP d’Italia, al Mugello, Rossi subisce un grave infortunio alla gamba che lo costringerà a restare lontano dalle gare per un mese. Chiude il campionato al terzo posto. Si chiude l’era Yamaha. Per ora.
2011 - Ducati Desmosedici GP11 - UN TRICOLORE CHE NON SVENTOLA
Le aspettative sono alte ma Valentino e la Desmosedici con propulsore 4 cilindri a V non vanno d’accordo. Il pilota lamenta un comportamento troppo nervoso dell’avantreno e nel corso della stagione i risultati tardano ad arrivare. È l’anno della morte di Simoncelli, al GP della Malesia.
2012 - Ducati Desmosedici GP12 - UN TELAIO TUTTO NUOVO
Si era già visto sul finale della stagione, ma con la GP12 il telaio a doppio trave in alluminio prende il posto della struttura in carbonio. Per regolamento, la cilindrata torna a 1.000 cc; per il binomio italiano i risultati non arrivano: sesto in campionato e divorzio a fine anno. Tornerà sulla Yamaha.
2013 - Yamaha YZR-M1 - RITORNO DI FIAMMA
Dopo l’infelice biennio con Ducati, Valentino torna in sella alla YZR-M1 con cui stabilisce subito un buon feeling. Gli avversari sono più forti che mai, ma il Dottore riesce a combattere ad armi pari con il trio pestifero: Lorenzo, Màrquez e Pedrosa. Chiude però la stagione al quarto posto.
2014 - Yamaha YZR-M1 - MÀRQUEZ NON PERDONA
La stagione comincia positivamente, grazie alla conquista del secondo posto in Qatar. Rossi c’è e la Yamaha YZR-M1 si conferma una delle moto più competitive. Il binomio Honda Màrquez, tuttavia, risulta imbattibile e il campionato si chiude con un secondo posto, dietro al fortissimo pilota catalano.
2015 - Yamaha YZR-M1 - PER UN SOFFIO
Rossi e la Yamaha sono in forma ma la stagione è una delle più controverse della carriera del pilota che, all’ultima gara, si gioca il tutto per tutto con il compagno Lorenzo. Parte ultimo, recupera 22 posizioni, giunge secondo in gara e in campionato. Una sconfitta dove c’è lo zampino di Marquez.
2016 - Yamaha YZR-M1 - ACCESA RIVALITÀ
Arriva il software unico di gestione del motore e tornano i pneumatici Michelin, fornitore unico per la MotoGP. La stagione 2016 è ricca di buoni risultati, ma si conclude con un secondo posto in classifica, dietro al fortissimo binomio Honda-Màrquez e davanti a Lorenzo.
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2017 - Yamaha YZR-M1- TRA SFORTUNA E INFORTUNI
I risultati di Rossi in stagione sono altalenanti anche per un problema di consumo eccessivo dei pneumatici.A fermare Valentino pensa poi un infortunio in allenamento con la moto da enduro, che lo tiene lontano dalle gare per quasi un mese. Chiude il campionato al quinto posto.
2018 - Yamaha YZR - M1 - UN ANNO IN SORDINA
La Yamaha YZR-M1 del 2018 sembra molto competitiva e pare che il problema di consumo eccessivo dei pneumatici e il conseguente calo di grip sia stato risolto. Anche per quest’anno, però, i risultati sono inferiori alle aspettative e Rossi chiude la stagione al quinto posto, senza vittorie.
2019 - Yamaha YZR-M1 - UN CAMPIONE SENZA TEMPO
Ancora sulla Yamaha, ancora in campo alla ricerca del decimo titolo mondiale. Dopo 23 stagioni nel mondiale e a due anni dall’ultima vittoria (Assen 2017), Valentino è di nuovo pronto a lottare. Il 16 febbraio ha compiuto 40 anni, ma i suoi giovani avversari non hanno smesso di temerlo.
2020 - Yamaha YZR-M1 - L'ULTIMO ANNO NEL TEAM UFFICIALE
Il 2020 è l'ultima stagione in cui Valentino Rossi corre nel team ufficiale Yamaha. Dopo il podio di Jerez, alla ripresa delle gare dopo lo stop imposto dalle conseguenze della pandemia, per Valentino sarà un campionato difficile sotto tutti i punti di vista, ma la motivazione a continuare resta alta anche alla fine del campionato. Rossi non molla mai!
2021 - YZR-M1 - NEL TEAM PETRONAS
Nel 2021 Rossi è al via della sua ventiseiesima stagione nel Motomondiale sulla Yamaha del team Petronas al fianco di Franco Morbidelli. Per il campione di Tavullia dopo l'exploit nelle qualifiche in Qatar, la prima parte della stagione è al di sotto delle sue aspettative. Rossi però continua a lavorare per risolvere i suoi problemi e nel frattempo annuncia l'ingresso del suo team nella MotoGP con Ducati dal 2022. E lui cosa farà il prossimo anno? In piena estate al rientro dalla lunga pausa estiva, la risposta: annuncia che a fine stagione si concluderà la sua avventura nel Motomondiale... ma fino alla fine del campionato sarà al via determinato come sempre pronto a dare il massimo. Anche questo è Valentino Rossi!

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