A Misano Marc Marquez voleva tornare a vincere. E l'ha fatto. Dopo le due ultime gare di Silverstone e Austria perse all'ultimo giro, nel GP di San Marino e della Riviera il campione del mondo, dopo aver lasciato al comando per tutta la gara la Yamaha del rookie Fabio Quartararo, nel finale non ha lasciato scampo al francese, infilandolo con determinazione e non lasciandogli modo di reagire. Per Quartararo che già accarezzava la prima vittoria in MotoGP resta la soddisfazione di aver corso una gara magistrale, la consapevolezza di essere arrivato a giocarsi la vittoria, ma anche quella che per battere un pilota come Marc Marquez (in questo stato di forma) ci vuole ancora di più. Marc Marquez dopo il sabato e la "questione" con il padrone di casa Valentino Rossi, domenica ha corso mettendo in mostra tutto il suo potenziale, quello che esalta le doti della Honda e lo rende micidiale.

Yamaha (di nuovo) protagonista

A Misano la Yamaha ha trovato una pista amica. Tanto che fin dalle prove tutti i piloti con una M1 sono stati competitivi e la pole di Maverick Vinales è stata la conferma. In gara però lo spagnolo dopo un buon avvio non è riuscito a stare coi primi, ma il terzo gradino del podio l'ha portato a casa. Certo fa riflettere che la prima M1 al traguardo non sia quella ufficiale. Ma Quartararo in questo momento ha trovato il modo di esprimere meglio di tutti gli altri compagni di marca il potenziale di questa moto e, la sua giovane età e voglia di affermarsi all’esordio, fanno il resto. Restando in Yamaha Valentino Rossi dopo l'episodio nelle qualifiche con Marc Marquez che ha fatto e farà parlare, sulla pista di casa sognava di salire sul podio, ma scattato settimo in gara ha recuperato tre posizioni chiudendo ancora una volta quarto, davanti all'altra Yamaha di Franco Morbidelli. 

Dovizioso sesto, perde terreno in classifica

Se Marc Marquez a Misano ha corso per vincere lasciando quasi da parte i pensieri per il campionato ci hanno pensato i suoi avversari diretti Andrea Dovizioso e Alex Rins a non creargli problemi. Dovi ha corso quasi in difesa riuscendo ad agguantare un sesto posto che gli lascia la consapevolezza che su questa pista quest'anno la Ducati non gli avrebbe permesso di vincere come lo scorso anno. "E’ stata una gara difficile, come peraltro ci aspettavamo, ha commentato Dovizioso. Tutti abbiamo sofferto per il poco grip, soprattutto sull’anteriore, e si faceva molta fatica a spingere. Peccato per il sesto posto, perché quando sono riuscito a riagganciare Rossi e Morbidelli, in lotta per la quarta posizione, non c’erano le condizioni per tentare un attacco senza commettere errori".

Peggio è andata ad Alex Rins, finito a terra. Dopo la vittoria di Silverstone qui la Suzuki era più in difficoltà. Difficoltà da cui non sembra riuscire a venire fuori nemmeno Danilo Petrucci (decimo) e in cui resta Jorge Lorenzo (quattordicesimo) autore di una gara nelle retrovie. Meglio non è andata agli altri piloti Honda Cal Crutchlow e Takaaki Nakagami, finiti entrambi fuori. 

Passo in avanti per la KTM con Pol Espargaro (settimo) capace di prendersi una prima fila nelle qualifiche sabato e di lottare per le prime posizioni ad inizio gara. Resta indietro l'Aprilia, orfana di Andrea Iannone, che piazza Aleix Espargarò dodicesimo. Ora solo un attimo di respiro per i piloti che settimana prossima saranno di nuovo in pista ad Aragon. 

Doppietta di Matteo Ferrari in MotoE

A Misano si sono corse anche le gare della MotoE e Matteo Ferrari (team Gresini) si è portato a casa una splendida doppietta e il primo posto nel Mondiale. 

Moto3: la gioia di Suzuki (SIC58 Squadra Corse). Dalla Porta allunga

Nella Moto2 Augusto Fernandez ha vinto, sul podio è salito ancora Fabio Di Giannantonio che ha preceduto il leader del Mondiale Alex Marquez. Nella Moto3 sulla pista dedicata a Marco Simoncelli ha vinto Tatsuki Suzuki (SIC58 Squadra Corse). Un successo che su questa pista ha un sapore speciale per la squadra capitanata da Paolo Simoncelli. Sul podio sono saliti John Mcphee e Tony Arbolino. Nella classifica del mondiale comanda sempre Lorenzo Dalla Porta che a Misano ha chiuso ottavo.