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Wroom: Ducati alla riscossa

il 16/01/2007 in Motogp

Il 2007 parte all’insegna dell’ottimismo. La nuova 1098 sta portando l’azienda fuori dalla crisi e la squadra della MotoGP fa iniezione di gioventù. Lo raccontano il presidente Minoli e la promessa, Casey Stoner, insieme a Campiglio

Wroom: Ducati alla riscossa
Stoner con la giovane moglie Adriana: entrambi australiani, vivono a Monaco

Madonna di Campiglio - Torna ancora una volta Wroom, la festa della neve e dei motori voluta ogni anno dal munifico sponsor tabaccaio a Madonna di Campiglio. Dopo la settimana dedicata alla Ferrari, è la volta della Ducati. Ci sono tutti: team al gran completo, sponsor, co-sponsor, giornalisti e qualche familiare. Un copione collaudato, con una liturgia che si ripete precisa: interviste ai protagonisti dell’azienda e dello sport al mattino e incursioni sulle piste da sci al pomeriggio.

Manca la neve, è vero, ma quella artificiale consente comunque di rispettare i programma.
Sembra tutto uguale ma fortunatamente ogni volta è diverso: si rinnovano i piloti, si evolvono le situazioni e gli scenari.

Lo scorso anno per esempio qui a Madonna di Campiglio c’era un (nella foto) armato della migliore dialettica per spiegare una situazione critica - con gli azionisti americani in procinto di abbandonare l’azienda e la consapevolezza di avere sbagliato nella scelta di prodotti ritenuti strategici. Quest’anno il presidente della Ducati Motor Holding  parla sciolto senza ricorrere a tecnicismi: finalmente si vede la fine del tunnel e la luce che si vede appare chiara e luminosa. Con un nuovo azionista, la chiusura del debito con le banche e soprattutto con la soddisfazione di avere centrato un prodotto davvero forte e convincente, Minoli guarda al 2007 come l’anno della ripresa. “La 1098 ci sta dando grandissime soddisfazioni con risultati che vanno ben oltre le nostre più rosee aspettative – ha esordito - tanto che stiamo faticando a stare dietro agli ordini che sono i più alti mai realizzati per una moto sportiva. Stiamo organizzando con la rappresentative sindacali anche turni suppletivi per stare dietro alla domanda. Il mercato americano e quello inglese, i più sensibili al richiamo di modelli sportivi, sono entusiasti”.
Minoli non può dare dati di vendita per le normative Consob ma basta un fatto: nel Regno Unito nei primi 10 giorni di quest’anno le richieste della 1098 hanno superato quelle della 999 in tutto il 2006. L’altra grande scommessa di Minoli si chiama Hypermotard, la tuttoterreno che sarà in vendita nell’imminente primavera.
Sembra chiusa quindi la spiacevole dicotomia che ha caratterizzato le ultime stagioni della casa di Borgo Panigale dal successo della 998: finalmente l’azienda può andare di pari passo con i successi dei suoi team sportivi. Nella MotoGp Minoli si aspetta – ça va sans dire – di fare ancora meglio della scorsa stagione: “Nel 2006 abbiamo ottenuto 4 vittorie, 9 podi con la doppietta finale a Valencia: abbiamo in squadra una certezza come Loris e un giovane australiano che è nato in un posto che si chiama Kurri-Kurri, direi che partiamo bene”.
Con questa battuta Minoli lascia il posto a Casey Stoner.

Fuori dal paddock, senza l’armatura della tuta, la giovinezza di Casey Stoner è spiazzante: con il cappellino rosso, lentiggini e sorriso sui lineamenti minuti, sembra il fratellino piccolo di Richie Cunningham, l’eroe di “Happy Days”. E sorprende ancora di più saperlo a soli 21 anni già sposato: dal 6 gennaio ha infatti impalmato la diciottenne Adriana! In pratica i due sono in luna di miele qui in montagna.
Fin troppo facile dedurre che Stoner corre nella vita come sulla pista: “La mia esistenza è migliore con lei – spiega ai giornalisti che potrebbero essere tutti suoi genitori -.Ci conosciamo già da due anni, con Adriana vinco lo stress e sono felice. Non volevo perdere l’opportunità di vivere con lei e l’ho colta, come ho fatto con la Ducati”.
Reduce da una stagione partita a razzo che dopo solo due gare lo aveva portato sul podio in Turchia, l’australiano si è un po’ perso per strada collezionando record soprattutto di cadute (6 in gara) che tra i maligni gli avevano meritato il soprannome di “Rolling Stoner”.



Nonostante le disavventure con l’anteriore della sua Honda però l’australiano ha chiuso l’anno all’ottavo posto, posizione tutto sommato onorevole per un esordiente. Stoner dopo vari contatti con la Yamaha, è quindi felicemente approdato alla Ducati, dove si appresta a una stagione di promettente apprendistato accanto al super esperto Capirossi. “Qui mi sento in famiglia – spiega Casey -.Con la 800 ho feeling, soprattutto apprezzo il grip dell’anteriore che spero mi aiuterà a sbagliare meno. Capirossi per me è uno stimolo, conto di imparare molto da lui”. Una posizione corretta e diplomatica, dato che da sportivo di razza Capirossi ha sempre considerato anche i compagni di squadra degli avversari da battere.
Ma l’impegno più grande del ragazzo non sarà rappresentato dal confronto con Loris quanto dal dimostrarsi un pilota oltre che veloce anche affidabile. “La 800 è simile alla 250 nella guida – spiega Casey vicecampione della duemmezzo dietro a Pedrosa nel 2005 -. Rispetto alla 990 richiede un’altra posizione di guida e comunque tanta preparazione. Mi sto allenando molto scrupolosamente e punto a fare il mio meglio”.

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