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Motor Show – Laconi: “Il mio cuore è nei GP”

il 14/12/2001 in Altri sport

Bello rilassato e visibilmente orgoglioso, Regis Laconi ci parla delle sue origini e del suo futuro in sella all’Aprilia RS-3

Motor Show – Laconi: “Il mio cuore è nei GP”
Laconi promette vittorie con l'Aprilia MotoGP!
Bello rilassato e visibilmente orgoglioso, Regis Laconi ci parla delle sue origini e del suo futuro in sella all’Aprilia RS-3


di Marco Masetti, foto Stefano Taglioni




Un ragazzo molto simpatico il ventiseienne francese, sempre in compagnia delle bella fidanzata Aurelie. Ma anche un pilota che ha già vinto un Gp in 500 e che ha lasciato buoni ricordi anche in SBK, dove ha disputato, sempre con l’Aprilia, l’ultima stagione.
- Allora Regis, sei contento di essere ritornato nel mondo dei Gran Premi?
“Sì, l’ho detto tempo fa: ho fatto un anno di SBK per capire i quattro tempi, per poi ritornare. Il MotoGp e i quattro tempi sono il mio futuro e sono felicissimo di esserci, in sella ad una delle migliori moto”.





- Una domanda cattiva: quando sentivi parlare di Capirossi in trattativa per guidare l’Aprilia a che cosa pensavi? Non temevi di perdere il posto?
“Beh, proprio tranquillo non ero. Speravo nel fatto che lui restasse legato al contratto con Pons. Ho sempre sperato di esserci io su quella moto, sulla RS3, la sentivo mia”.
- Quando l’hai vista per la prima volta dal vivo? “Non l’ho ancora vista “di persona”, per ora mi ha mandato per e-mail una foto il PR della squadra. Più la guardo e più mi carico…”.
- E quando la guiderai?
“In gennaio: i primi passi con la RS3 li farà Marcellino Lucchi a fine anno”.
Fra quattro mesi saremo a Suzuka per la prima gara del mondiale, come ti vedi?
“Sono ottimista, conosco la forza dell’Aprilia e sono convinto delle possibilità del reparto corse e della sua velocità nel mettere a punto la moto. Naturalmente non sono in grado di fare pronostici, ma prendo per buono quello che ha detto Beggio. Quindi, prima parte di stagione alla ricerca dello sviluppo e seconda metà con qualche possibilità. Potrebbe anche succedere che la moto vada alla perfezione fin dalle prime prove… In ogni caso, sono pronto a tutte le eventualità”. - Non hai paura delle due tempi?
“La loro grande chance è che i team sanno tutto di quelle moto: affidabilità, tempi, setting ideali. Dei quattro tempi nessuno sa con esattezza i limiti; delle due tempi sì. Comunque il futuro è a quattro tempi”.
- E’ vero che sei di origini italiane, verrai a vivere in Italia?
“Sì, mio padre è sardo e due anni fa sono andato in Sardegna in vacanza e sono passato da Cagliari dove vive parte della mia famiglia e lì, per la prima volta ho parlato italiano (ha fatto progressi incredibili e lo parla già bene). per ora resto a Strasburgo, dove abito con la mia ragazza”.
- Con te l’Aprilia ha fatto un buon affare?
“Credo di sì: so guidare moto a due e quattro tempi, conosco Michelin e Dunlop e ho una gran voglia di fare bene”.
Per Laconi c’è il primo premio italiano: ieri sera, nella festa dei Caschi di Motosprint, ha ricevuto il Casco d’Oro per il fair play, per il comportamento sportivo messo in mostra a Imola nell’ultima gara di SBK, quando dopo un contatto con Bayliss, andò dal campione del mondo, dolorante a terra, senza nemmeno considerare la possibilità di ripartire o di controllare i propri danni.
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