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Supercross di Genova: Tortelli domina gli americani

il 03/12/2000 in Altri sport

Grande successo per l’indoor che ha visto i francesi piegare gli americani. Tra gli italiani il bolognese Degli Esposti si aggiudica la 125.

Supercross di Genova: Tortelli domina gli americani
Lamson il nuovo pilota Husqvarna


di Marco Masetti
, foto Zanzani
Com’è il sabato sera per molti giovani? Ci si trova, si beve qualcosa, poi musica e spettacolo fino a tarda ora. Il programma va bene, se poi il locale è un po’ diverso dal solito, il Palasport della Fiera di Genova e nella compagnia ci sono anche un pacchetto di grandi del motocross, poco cambia, anzi.

Grandissimo spettacolo, animazione ad alto livello con musica, speaker scatenati e la conferma che dal Supercross di Genova, manifestazione conclusiva della stagione, il più forte negli indoor è il francese Sebastien Tortelli, che corre negli USA (2° nel National 250 e 6° nel Supercross), già campione del mondo della 125 e 250 nel ’96 e ’98.











Contro il transalpino c’è stato poco da fare, il suo dominio è stato netto, a conferma della validità della scuola francese che ha come tradizione che un pilota, dopo aver vinto in Europa emigri in cerca di successo oltreoceano, come fece a suo tempo J.M. Bayle e, più recentemente Mickael Pichon.

E’ proprio l’altro francese in sella ad una Suzuki il più consistente rivale di Tortelli fin dalla prima delle due finali della 250.

Infatti sono i due transalpini ad aggiudicarsi le due finali con gli statunitensi Lamson, Lusk e Bentley a fare da guastafeste.




Una per uno per Tortelli e Pichon, ma in finale il primo fa il capolavoro: prima pressa da vicino il rivale che è costretto all’errore, poi duella con Ward e Lusk infiammando il pubblico e aggiudicandosi la classifica finale, il trofeo e il premio. Ma il bello non è solo questo…






Un Supercross che si rispetti ha contenuti spettacolari d’alto livello e quindi di fronte ad un’autentica muraglia umana (palasport esaurito in ogni ordine di posto e oltre 12.000 presenze) è partito uno spettacolo davvero coinvolgente.

A partire dalle ore 20 di sabato 1 dicembre animazione, DJ, musicisti live hanno caricato il pubblico.

Poi luci a zero e musica a manetta per la presentazione. E’ partito il sabba con diavoli e diavolesse, fumi e raggi laser a cercare i protagonisti. Una coreografia notevolissima, ma non solo.

Ad esempio il tracciato, progettato da Rota e realizzata dal mago della ruspa Armando per la Off Road Racing si è rivelato altamente tecnico e spettacolare, con una serie di woops mozzafiato e salti che sparavano ad altezze impossibili i piloti più decisi a tenere aperto il gas.

Ma anche il contorno non è stato male, anzi… La gara delle 125, riservate ai piloti più giovani ha visto il successo di Davide Degli Esposti davanti a Bricca e Maceratesi, è stata molto combattuta, ma il massimo è venuto dai freestylers, i piloti che fanno dello spettacolo la loro missione.






Il freeestyle è una disciplina che viene dagli States che fa incontrare i migliori specialisti di salti acrobatici.

Vince chi fa i numeri più spettacolari, chi esegue figure tecnicamente perfette, ma anche chi sa infiammare il pubblico.

Nella sfida finale, per acclamazione, trionfa l’americano Trevor Vines, davanti all’italiano Stefano Minguzzi (rallentato da una caviglia acciaccata), con il pubblico letteralmente impazzito e il rituale strip dei piloti che vanno a gettare maglia, stivali, occhiali e protezioni al pubblico.

Ma lo spettacolo non si fermava qui: su di un “panettone” che sparava in alto le moto è stata montata un’asta e i piloti (Trevor Vines, Mike Cinqmars e Stefano Minguzzi) hanno iniziato dalla misura di quattro metri, per concludere a otto con la vittoria di Cinqmars che ha fatto vedere un controllo totale della moto e una spettacolarità da vero istrione.

Bene, pronti per la finale: adrenalina allo stato puro, colpi di scena, ma una certezza, Tortelli è il più forte, ma anche che Pichon non è un uomo fortunato (è caduto all’attacco delle prime woops in un contatto con un altro pilota ed ha concluso tredicesimo per problemi di avviamento).






Ci sono piaciuti molto anche Ezra Lusk, autore di doppi salti al limite della fantascienza e il vecchio Larry Ward, pilota da anni sulla piazza ma che in Europa ritrova una grinta fuori dal comune. Gli altri di più non hanno potuto fare, con gli italiani Monti e Balducci che battono l’ottavo e il nono posto. Finita la gara, tutti in pista a festeggiare con la musica a sostenere la festa che ha seguito la gara. Bella serata, locale strano, ma meglio di tante disco.


di Marco Masetti
L’Aprilia doveva effettuare gli ultimi test prima di Suzuka sul circuito toscano, ma i lavori conseguenti allo smottamento di una zona della pista hanno fatto saltare le prova.

Rivedremo moto e piloti a Noale martedì 20 marzo nella presentazione alla stampa e poi a Suzuka per la gara di inizio campionato.
Supercross di Genova: Tortelli domina gli americani
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