Prove della redazione
QJ Motor SRT 700SX: a questa cifra, è una moto da comprare
Costa 7.590 euro e ha davvero tutto. A cominciare da un bel motore elastico e da una ciclistica da adventure vera. Difetti? Davvero pochi. Ma con questo listino, ci possono anche stare...
Quando ho visto arrivare la QJ Motor SRT 700SX nel nostro garage, lo ammetto, ero scettico. Ennesima moto cinese che promette mari e monti a prezzo stracciato? E invece no. Questa crossover adventure mi ha letteralmente spiazzato, e ora vi spiego perché dovreste prenderla seriamente in considerazione.
UNA DOTAZIONE DI SERIE PAZZESCA
Partiamo dal dato di fatto: 7.590 euro. A questa cifra, quello che trovate è semplicemente incredibile. Non sto parlando di optional nascosti o versioni "base" spogliate: tutto quello che serve c'è, e c'è anche di più.
Il parabrezza si regola con delle rotelline comodissime, la forcella Marzocchi è completamente regolabile con 140mm di escursione (una Marzocchi, mica robaccia), le pinze freno sono Brembo ad attacco radiale. Persino i pneumatici sono Metzeler, montati su cerchi da 19" all'anteriore e 17" al posteriore. Come se non bastasse, nella dotazione standard trovate il cavalletto centrale, manopole e sella riscaldate, un display TFT che fa tutto (compreso il mirroring dello smartphone) e le valigie in alluminio.
Fate due conti: solo la forcella Marzocchi, le pinze Brembo e le gomme Metzeler costerebbero più di 2.000 euro al ricambio. Qui sono comprese nel prezzo base.
UN MOTORE CHE NON TI ASPETTI
Ed eccoci al punto che mi ha colpito di più: questo bicilindrico da 698 cc e 70 cavalli. Non fraintendetemi, non è la potenza a stupire (70 cavalli sono nella norma per questa categoria), ma l'elasticità e soprattutto la precisione del comando del gas.
Qui devo fare un piccolo mea culpa. Da anni critico i motori cinesi per quella fastidiosa imprecisione tra acceleratore e risposta del propulsore. Quella sensazione di "vuoto" che ti fa perdere confidenza. Bene, sulla SRT 700SX tutto questo è sparito. Completamente.
Il gas risponde con una precisione chirurgica, il motore è elastico e disponibile a qualsiasi regime. Che vogliate galoppare in autostrada, trottare su una statale o sfilare nel traffico cittadino, questo propulsore c'è sempre. I cinesi stanno facendo passi da gigante a una velocità che per noi europei è quasi incomprensibile.
CICLISTICA DA ADVENTURE VERA
Altro punto a favore: la ciclistica. Questa forcella Marzocchi, queste geometrie, questi pneumatici con la ruota da 19" davanti e 17" dietro regalano una guidabilità che non ti aspetti da una moto di questo prezzo.
L'ho portata su strade di montagna piene di tornanti e la moto risponde con precisione. Nei passaggi più tecnici viene in aiuto proprio l'elasticità del motore, che non ti costringe mai a scalare freneticamente per trovare la coppia giusta.
La frizione è precisa e morbidissima, la frenata potente ma mai aggressiva. Anche nelle situazioni di emergenza, la combinazione Brembo-Marzocchi ti dà una confidenza totale con l'anteriore. Senti esattamente cosa succede sotto la ruota, hai il controllo totale.
I COMPROMESSI DA ACCETTARE
Ovviamente, a questo prezzo qualche compromesso c'è. La posizione di guida, tanto per cominciare. Se conoscete quella delle Benelli (che fanno parte della stessa galassia QJ), è molto simile: pedane vicine al sedile e ginocchia un po' rannicchiate che vanno a contatto con i paramotore.
Non è scomoda, ci si abitua subito, ma se fate il nostro lavoro e passate da una moto all'altra, la differenza la notate. Chi è più alto di 1,80m potrebbe trovarsi un po' stretto.
Il manubrio ha una curvatura particolare, molto accentuata rispetto ai classici manubri dritti delle adventure. Non è larghissimo, ma il controllo sulla ruota anteriore è ottimo e non stanca nelle lunghe percorrenze.
QUALCHE VIBRAZIONE C'E'
Le vibrazioni ci sono, soprattutto dalle pedane. Hanno un gommino importante per coprire la zigrinatura (potete toglierlo se andate in fuoristrada), ma non fa miracoli. Alcune risonanze si avvertono anche sul serbatoio quando si sale di giri, un po' di "drrrr" tra le plastiche che fungono da cassa armonica.
Fastidioso? No, ci fate l'abitudine in fretta. E comunque, il suono complessivo del motore è molto gradevole: una bella sinfonia a due toni tra aspirazione (che sentite nel petto) e scarico (che arriva dalle spalle).
VERSATILE SU STRADA E AUTOSTRADA
L'ho testata anche in autostrada: viaggia bene, qualche vibrazione c'è ma si fanno parecchi chilometri senza problemi. Il riparo aerodinamico, anche alzato al massimo, lascia passare qualche vortice sulle spalle ma niente di drammatico.
La trasmissione del calore è ben gestita, anche se il test è stato fatto in una giornata fresca quindi su questo aspetto non posso essere definitivo.
CONSIDERAZIONI FINALI
La considerazione finale è semplice: QJ Motor, come altri produttori cinesi, sta facendo passi da gigante. Questi prodotti hanno raggiunto una maturità impressionante, e questa SRT 700SX ne è la prova.
Se proprio devo trovarle un difetto, sono le plastiche: la qualità al tatto è discreta (non eccellente) e tendono a risuonare quando accelerate. Ma per il resto è una moto che vi potete godere davvero a 360 gradi.
A 7.590 euro, con questa dotazione e queste prestazioni, è difficile trovare di meglio. I tedeschi vi chiederebbero il doppio per roba simile, e forse con meno accessori di serie.












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