Non si distinguono per il look e non hanno nulla di nuovo in particolare, ma… sono divertenti da guidare e tutte le soluzioni adottate funzionano a dovere. I nuovi scooter Zontes 350E e 350D sono pensati per la città, con un tocco di sportività adatto all’autostrada ma anche al divertimento: in questo modo il commuting si vive con facilità. Doti regalate da una ciclistica ben realizzata al fianco di un motore monocilindrico da 349 cc che sfrutta ben 36,7 Cv e 38 Nm di coppia, che riesce ad erogare in maniera fluida per viaggiare alle basse velocità senza strattoni ma anche per accelerare con sveltezza quando necessario: questo è uno dei motivi che rende così versatili i nuovi scooter Zontes.

Ma il punto forte è il prezzo, bastano infatti meno di 5.500 euro per entrambi i modelli, che si distinguono per dimensioni e allestimento.

Sportivi da fuori

Frontale alto e strutturato, linee lunghe e sagomate e un gruppo ottico OSRAM deciso donano fin dal primo sguardo uno stile dinamico a entrambi i nuovi modelli che in questo si assomigliano, eccetto per il muso più tondeggiante nel caso del più grande 350E. Il tunnel centrale poi rende la linea ancora più unita aumentando la stabilità, come vedremo, durante la guida.

Le dimensioni fanno la differenza quando si parla di praticità e lo si vede con il vano sottosella. Il 350D ha abbastanza spazio da ospitare fino a un casco integrale, mentre il fratello maggiore con un vano più strutturato e diviso in due contiene un integrale e un jet, assieme a qualche altro piccolo oggetto. Ci sono anche degli scompartimenti nel retroscudo, di cui uno dotato di chiusura di sicurezza e anche in questo caso le dimensioni sono minori per il più piccolo, ma entrambi condividono una doppia presa USB-A/USB-C con predisposizione per ricarica rapida fino a 18 W.
Manca la zona di carico tra le gambe a causa del tunnel molto alto, ma rimane tanto spazio per i piedi sulle ampie pedane.

Tutto ciò che serve

In quanto tecnologia gli scooter Zontes sono dotati di sistema Key-less per rendere ancora più pratici gli spostamenti rapidi e sopra al manubrio trova spazio un display TFT molto ampio e ben leggibile che mostra i dati di viaggio e pressione e temperatura degli pneumatici. Piccola pecca riguarda l’aggiornamento dei valori in tempo reale, soprattutto nel caso dell’autonomia, molto spesso non veritiera e più bassa di quella reale.
Presente in entrambi i modelli anche il parabrezza regolabile in altezza tramite pulsante sul manubrio.

La versione 350E, più propensa ai lunghi spostamenti, viene equipaggiata di paramani e manopole riscaldabili di serie.

La prova

La seduta ha un’impostazione sportiva, come fa intuire la linea, ma risulta molto confortevole. Nella versione 350D è merito di una sella ergonomica e abbastanza imbottita che evita comunque di infossarsi alla lunga. Il manubrio spostato in avanti e in basso mantiene le spalle sempre rilassate. È anche possibile distendere i piedi ma oltre i 180 cm di statura si fa un po’ fatica. Molto meglio per il 350E, più lungo e ancora più generoso sulle pedane. Adesso il manubrio è più in alto e ravvicinato, posizione che consente di distendersi in autostrada e anche la sella che offre maggiore spazio ha un sostegno lombare più alto. Le altezze da sella di 760 e 770mm consentono inoltre di mantenere sempre entrambi i piedi per terra da fermi, il 350E però a causa della sella più larga può risultare meno pratico da maneggiare.
Nelle inversioni ad esempio può essere necessaria una manovra in più se lo spazio è ridotto.

Scendiamo dal cavalletto e partiamo per il primo giro in città. Il motore ha il classico suono da scooterone 300 senza alcun fruscio meccanico ed ha una spinta piacevole per la città. La vocazione di entrambi alle strade urbane si fa sentire, il peso è infatti distribuito bene rendendo gli Zontes maneggevoli in mezzo al traffico, soprattutto per il 350D più snello. Le curve si affrontano senza timore, riuscendo in qualche piega nelle rotonde per merito dell’altezza da terra e le gomme sostengono sempre la traiettoria. Ottimi anche sul pavé grazie a una forcella morbida e un posteriore ben tarato, una via di mezzo per mantenere stabilità quando lanciati e chiudersi a sufficienza su strade rovinate.
Buono anche il sistema frenante; usa delle pinze radiali che permettono un’ottima regolazione della velocità a bassi regimi e in caso di necessità ferma lo scooter in pochi metri.

Veloci e divertenti

Passando in extraurbano e autostrada esce il lato più sportivo dei 350D e 350E, qui spicca tra i due il secondo per la posizione in sella e la protezione aerodinamica maggiore grazie allo scudo e al parabrezza più grandi. In strade a scorrimento veloce ci si diverte; l’anteriore ben gestibile consente ingressi in curva sicuri e decisi e al posteriore non si sente alcuno slittamento. Il peso ben distribuito per essere degli scooter permettono anche un'impostazione motociclistica e in particolare con il 350D i cambi di direzione si possono affrontare rapidamente. Provandolo sotto la pioggia la sensazione rimane pressoché uguale con un aiuto dal controllo di trazione abbastanza tempestivo e l’ABS a punto mai invasiva.

In autostrada si viaggia comunque bene con entrambi fino ai 110 km/h per merito di una buona carenatura anteriore che riduce l’impatto dell’aria e l’impostazione sportiva della ciclistica dona una sensazione di sicurezza elevata. Oltre i 120 km/h il 350D inizia a soffrire le sconnessioni del terreno e l’aria, con il più grande invece si può viaggiare fino ai 130 km/h senza fatica al fianco di un motore che anche in questo caso non manca un colpo, garantendo prontezza per i sorpassi o in caso di emergenza.

Il prezzo

Con consumi che si aggirano intorno ai 25 km/L senza moderazione, arrivando invece oltre i 30 km/L in modalità ECO, i nuovi scooter Zontes non garantiscono un risparmio solo al benzinaio.
Potremmo infatti paragonare Zontes come la Benelli degli scooter per il prezzo così accessibile. Si parla di 5.190 euro c.i.m. per la versione 350D, mentre si sale a 5.490 euro c.i.m per il più grande 350E. Inoltre si tratta di due modelli che si mostrano adeguati in qualsiasi ambito, con una doppia scelta per i pendolari e non, ben accessoriati, con un motore adeguato e brillante e facili da guidare. In poche parole difficile trovare un difetto e in più costano poco per la categoria.
Se vogliamo essere pignoli non si trova la qualità costruttiva eccellente dei giapponesi, ma sono già sulla buona strada e paragonando il 350D a Yamaha X-Max per forme e prestazioni, si può dire di ottenere un ottimo concorrente con un costo decisamente minore.

Vedremo quindi se l’effetto finale sarà lo stesso di Benelli, per ora si pongono tra i migliori scooter “midi” per qualità/prezzo.