L’invasione delle 125 made in Cina si arricchisce di questa BX 125 X. A produrla la Brixton, marchio orientato al lifestyle e allo stile vintage del gruppo austriaco KSR (lo stesso che distribuisce Lambretta e Malaguti). Una piattaforma (forte di un motore usato anche da altri costruttori giapponesi) su cui si sviluppano anche le sorelle BX 125 (dall’indole più stradale) e BX 125 R (una cafe racer). La X è una piccola scrambler: manubrio largo con traversino, gomme “cicciotte” e con quel tanto di tassello che ti permette escursioni in fuoristrada leggero, doppi ammortizzatori irrobustiti rispetto al resto della gamma. Completano il quadro un piccolo cupolino anteriore e griglia protettiva sui fari (a LED, così come tutte le luci).

STILE E BUDGET

Nonostante la cubatura piccola e il peso piuma (134 kg a secco) la Brixton dà la sensazione di essere una moto “da grandi”: è rifinita in modo dignitoso (tenendo presente che nella categoria è difficile trovare contenuti davvero premium), le vibrazioni in marcia sono ben smorzate e non stancano le braccia. E soprattutto è un mezzo piacevole da guidare. Gli 11,3 CV erogati dal monocilindrico raffreddato ad aria non garantiranno accelerazioni mozzafiato, ma sano divertimento nella guida su strada. Leggera e ben bilanciata, forte di un semplice ma valido telaio a doppia culla, la Brixton è un “giocattolino” nelle curve più strette, che dà confidenza al motociclista più esperto e risulta facile da gestire per un neofita. La strumentazione analogica assolve al suo compito, mentre i blocchetti elettrici (poco robusti e approssimativi) rappresentano il principale punto debole della moto. Che dalla sua ha un prezzo di listino interessante: 2.899 euro chiavi in mano, che diventano 200 in più per la versione con ABS.