Se solo qualche anno fa qualcuno avesse detto che MV Agusta si sarebbe messa a fare moto da turismo… beh, crediamo che molti si sarebbero messi a ridere. E invece eccoci qui a parlare della Stradale 800, la prima nuda varesina che permette di ragionare anche in termini di viaggi, vacanze e trasferte a 360°. Stiamo esagerando? Forse un tantino… l'MV perfetta per questo è ancora in fase di definizione (stiamo parlando della Turismo Veloce 800 che finalmente sembra sul punto di entrare in produzione…) ma è indubbio che la Stradale sia una novità importante. Certo, forse non ci sogneremmo mai di programmare un viaggio estivo in Portogallo con la fidanzata al seguito, ma questa moto fa molte cose che le sue gemelle a tre cilindri non si sognano neppure. E ce ne siamo resi conto già in questo primo incontro.

La base di partenza della MV Agusta Stradale 800 è la Rivale: molto però si è fatto a livello tecnico per renderla adatta al nuovo utilizzo. Gli interventi principali riguardano il forcellone, più lungo di 30 mm; ciò ha determinato anche l'aumento dell'interasse, a tutto vantaggio della stabilità.
Per migliorare il feeling e l'abitabilità, la sella è stata abbassata di 10 mm, questo anche per permettere un miglior inserimento all'interno del veicolo, fatto non trascurabile nelle trasferte più lunghe. Il tre cilindri è stato rivisto per migliorare la fluidità ai medi: la potenza di picco è scesa a 115 CV (contro i 125 d'origine) ed è erogata a un regime inferiore. Inalterata l'elettronica, imperniata sul MVICS (Motor & Vehicle Integrated Control Sistem) e sul ride by wire che gestisce l'alimentazione: come nell4 altre proposte MV, il sistema offre tre riding mode (Sport, Normal e Rain) cui corrispondono settaggi dedicati del motore, del traction control e dell'ABS, più un quarto personalizzabile. Non manca il quickshifter per cambiare marcia senza frizione.
Ma il bello della Stradale arriva quando si affronta il tema "allestimento": la dotazione di serie prevede due valigie laterali semirigide da circa 18 litri totali con attacchi dedicati, ben integrate nel codino, chiuse da cerniere e dotate di serratura a combinazione. Queste integrano anche gli indicatori di direzione a tutto vantaggio della visibilità e quindi della sicurezza passiva. Nel frontale spunta poi un plexiglass, regolabile nell'incidenza anche in movimento: per variarne la posizione basta infatti una sola mano.

Turistica? Insomma… La posizione di guida è ancora poco accogliente, nonostante sia stata ridotta l'altezza da terra. In compenso l'ampio manubrio ci fa subito sentire in grado di dominare il tre cilindri varesino senza alcuna difficoltà. Pur peccando di un angolo di sterzo abbastanza ridotto, la MV Agusta Stradale permette di sgusciare nel traffico senza problemi, anche grazie alla frizione morbida e dallo stacco preciso. I freni non risultano mai troppo aggressivi quando vengono chiamati in causa. Naturalmente il piacere vero inizia quando il ritmo aumenta e le origini della Stradale fanno capolino.
Le sospensioni dalla lunga escursione, tarate sempre sul rigido, filtrano a sufficienza le asperità senza perdere però rigore direzionale. Il ringhioso motore, dalla caratteristica rumorosità meccanica, dà un gran gusto se usato ai medi e ruggisce quando si decide di insistere con il comando del gas: il meglio vien fuori inserendo una marcia dopo l'altra con il quickshifter che funziona sia in inserimento, sia in scalata (in questo caso bisogna solo avere l'accortezza di chiudere completamente il gas). Insomma, se è vero che il tre cilindri perde qualche CV, la maggior coppia lo rende più piacevole da guidare tutti i giorni. E, credeteci, la potenza è più che sufficiente per divertirsi! Tutto ciò anche grazie ad un'elettronica che funziona a dovere. Insomma, sugli aspetti dinamici non si discute, questa è una MV Agusta in tutto e per tutto!
Ferma restando la possibilità dello "sparo domenicale", la Stradale 800 è però meno estrema delle sue sorelle, è fruibile anche dal lunedi... Il cupolino ripara a sufficienza fino alle velocità codice e l'ospitalità per il passeggero è meno peggio del solito. Le borse sono pratiche e, per il cliente tipo MV abituato a un minuscolo spazio sotto la sella, sono manna dal cielo! Ecco, la Stradale è come una spider che si usa per andare in vacanza con il portapacchi cromato sopra il baule. Stesso gusto nella guida... non vediamo l'ora di farci un viaggetto tutto curve e pieghe, magari in comparativa con una Ducati Hyperstrada…