Se con il C evolution BMW voleva stupire, bisogna dire che c'è riuscita. Il primo maxiscooter elettrico della Casa di Monaco sembra arrivato direttamente da Blade Runner: non solo un veicolo a zero emissioni per l'impiego cittadino, ma un mezzo capace di prendere le distanze con quanto visto fino a oggi nel settore degli scooter a batterie, per prestazioni e per finiture. In passato ne abbiamo già parlato, ma ora il C evolution è qualcosa di reale: si può comprare. Costa 15.750 euro, un cifra elevata. Ma i costi di gestione estremamente ridotti (circa un euro per un pieno di energia) e le agevolazioni previste in molte regioni italiane per la tassa di proprietà e l'assicurazione portano più di una argomentazione valida a suo favore. Senza dimenticarsi degli incentivi statali (2.544 euro, il 20% sul prezzo non ivato) perché rientrante nella categoria di veicolo con emissioni non superiori a 50 g/km di CO2.

Difficile trovar e differenze immediate rispetto ad un maxiscooter "a benzina", se si esclude la quasi totale silenziosità: i 265 kg di massa vengono perfettamente camuffati dal baricentro molto basso, che regala immediatezza e piacere di guida anche nel traffico e nei passaggi più angusti. Con il supporto di sospensioni rigide e controllate nell'escursione, la guida del C evolution si rivela così intuitiva, rapida, capace di assecondare ogni esigenza.

Il motore elettrico è di tipo sincrono a tensione permanente, raffreddato a liquido. Accreditato di 35 kW di potenza massima (47,6 CV) e 72 Nm di coppia, ma di una potenza nominale di soli 11 kW (15 CV, che lo rendono accessibile anche a tutti i possessori di patente B e A1)questo propulsore vanta 4 modalità di guida (Eco Pro, Road, Sail e Dynamic) selezionabili grazie a un pulsante sul manubrio destro. Variano essenzialmente per la gestione dell'accelerazione e del recupero dell'energia in frenata, soluzione quest'ultima che nella guida si traduce in un effetto simile a quello di un potente freno motore, che va a dare una mano all'impianto frenante. Il sistema, in verità, funziona fin troppo, tanto che in frenata può accadere che l'ABS (di serie) intervenga spesso al posteriore. Per il resto i tre dischi da 270 mm l'uno mostra ottime prestazioni e adeguata potenza.
Dopo i primissimi chilometri mossi in modalità Eco, impostiamo la Dynamic per conoscere a fondo le qualità del C evolution. E qui viene il bello: se lo scatto da fermo non strabilia, un attimo dopo lo scooter BMW si produce in un'accelerazione quasi destabilizzante. Proprio così, non esageriamo. Basta ruotare il gas per prodursi in riprese tanto "istantanee" da poter tranquillamente assimilare l'elettrico tedesco ai migliori maxiscooter di grossa cilindrata, con in più il sistema di controllo dello slittamento della ruota motrice (TCA) ad assicurare la corretta trazione in caso di fondo scivoloso. Con il supporto di un acceleratore incredibilmente preciso e modulabile, il tutto si traduce in una guida divertente e quasi "aggressiva", con il coreografico supporto di un sibilo - mai eccessivo – che richiama anche qui ai film di fantascienza Anni 80. Insomma, oltre all'aspetto ecologico, l'elettrico BMW punta davvero sul piacere di guida puro, che si traduce in una elevata precisione direzionale coniugata a doti di rapidità in ingresso curva davvero interessanti. Nelle azioni più decise il peso elevato produce una certa "spinta" sull'avantreno nella fase di inserimento, ma una volta trovata la corretta angolazione il C evolution mostra un carattere quasi sportivo.

Il pacco batterie, le stesse della vettura BMW i3 e con raffreddamento ad aria, prevede 3 moduli per 12 celle totali da 60 Ah, con una capacità complessiva di 8 Kwh. I tempi di ricarica si attestano a 4 ore per "fare il pieno" con gli accumulatori completamente scarichi tramite una comune rete domestica (220V/12A) e scendono a 3 ore con una dotazione da 16 Ah. L'autonomia promessa è di 100 km circa, in base al tipo di guida e di strade affrontate. La nostra esperienza per le vie di Barcellona ci ha portato ad affrontare 78 km di tragitto totale riconsegnando lo scooter con ancora il 38% di carica. Se questo dato risulta in linea con le promesse, va considerato che il nostro test si è svolto con continue accelerazioni a tutto gas da un semaforo all'altro e un breve tragitto autostradale affrontato quasi alla massima velocità, pertanto una situazione estremamente gravosa per le batterie e difficilmente riproducibile nell'impiego quotidiano.

La sensazione, in sintesi, è che si possa fare più strada di quanto dichiarato. Insomma, piuttosto che strillare dati altisonanti e irreali, pare che BMW sia stata prudente nel dichiarare l'autonomia. Meglio così.