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Corsi, una wild card da scoprire

il 27/05/2002 in Motogp

Va ancora a scuola ma è anche aiuto meccanico. Guiderà una Honda 125 con motore, carburatore e scarico targati Polini

Va ancora a scuola ma è anche aiuto meccanico. Guiderà una Honda 125 con motore, carburatore e scarico targati Polini
di Marco Masetti


Simone Corsi, 15 anni appena compiuti

Tra le wild card del Mugello, una in particolare merita la nostra attenzione: Simone Corsi. Non è solo per la sua giovane età, è nato il 24 aprile 1987 a Roma, ma anche perché è un figlio d?arte, infatti è agonisticamente cresciuto sulla pista gestita dal padre Stefano che è anche il coordinatore Fmi della disciplina.
Simone, che ha debuttato in minimoto a 5 anni, frequenta il primo anno dell?ITC. L?intervista, infatti, può avvenire solo dopo il suo ritorno dalle lezioni? ?Sì, vado a scuola e mi sembra giusto, anche se l?attività di pilota mi piace moltissimo. Ho iniziato lo scorso anno nel Challenge Aprilia e da quest?anno mi concentrerò solo sulle moto Gp. Corro nell?italiano e nel trofeo GP?.
- Tra i giovani piloti hai una caratteristica particolare: lavori sulle moto, è vero?
?Sì è vero, in pratica sono l?aiuto meccanico. Anche questo me lo ha insegnato mio padre, penso sia utile sapere come è fatta una moto?.
- Che effetto ti fa debuttare su di una pista difficile come il Mugello, in compagnia di piloti che fino ad oggi hai visto solo in TV?
?La pista mi piace molto e la conosco visto che ho girato una volta con la SP e altre due con le Gp. Per il debutto non ho paura, certo un po? di emozione, ma spero di fare una bella gara, perché il lavoro di pilota mi piace moltissimo?.
Il ?ferro del mestiere? di Simone è la Honda 125 sviluppata dalla Polini Motori. L?azienda che produce trasformazioni è molto attenta al mondo delle corse: il suo marchio, che è sugli scarichi della moto di Valentino Rossi, è lo sponsor del Gp di Francia di Le Mans.
Con Saimon e Denis Polini (il primo a capo dell?azienda, il secondo, cugino, è il responsabile tecnico) rivediamo il progetto 125.
?La base resta Honda, il telaio, salvo piccole modifiche fatte da noi, è identico. Nel motore, invece, possiamo dire di aver fatto un lavoro totale, con l?eccezione di qualche particolare. Nostri, infatti, sono i carter, l?albero motore, il cilindro e il pistone, la testata e il pacco lamellare. Anche il carburatore, un Keihin è stato rivisto da noi, mentre lo scarico è naturalmente di nostra produzione?.
Ma Denis Polini tiene a precisare una cosa: ?Siamo anche fieri di poter dire che l?impianto elettrico, centralina compresa è stato sviluppato internamente?.
- Una moto che corre nel campionato italiano e nel mondiale a cosa serve?
?Principalmente a fare esperienza a livello tecnico, ma ci piacerebbe arrivare ad un livello di prestazioni che ci permetta di entrare sul mercato vendendo i nostri motori ai team che corrono in tutte le classi?.
- Sarete quindi un?alternativa alla Honda?
?No, il nostro obiettivo è quello di lavorare con la Honda, noi teniamo molto a questo rapporto. Il futuro non è ancora deciso, per ora godiamoci questa uscita mondiale e l?impegno nel campionato italiano?.

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