Il Consiglio di Stato ha cancellato la multa dell?Antitrust alle compagnie petrolifere. Le reazioni
di Riccardo Matesic
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso delle società petrolifere condannate dall?Antitrust a pagare 482 miliardi per accordi di cartello nella fissazione dei prezzi dei carburanti annullando la multa.
La notizia è stata diffusa nella giornata odierna ed è stata accolta con la massima soddisfazione dall?Unione Petrolifera Italia, che aveva direttamente firmato, insieme alle compagnie, il ricorso.
?Il merito di questa vicenda ? ha detto Pasquale De Vita, presidente dell?UPI - è quello di aver dato un forte segnale che sono inopportune le interferenze messe in atto nel passato dalle autorità politiche-istituzionali?. Oltre tutto ?l?industria petrolifera ha sempre agito con la massima correttezza?.
Sulla vicenda è tornato anche il presidente dell?Antitrust (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), Giuseppe Tesauro, che con un comunicato ha dichiarato di rispettare tutti i pronunciamenti dei giudici, sia che siano favorevoli o contrari alle delibere dell?Autority da lui presieduta. Tesauro ha anche detto di non voler commentare un pronunciamento del quale non si conoscono ancora le motivazioni, ma ha ribadito che: ?nel settore dei carburanti non vi è sufficiente concorrenza e che questa situazione ricade negativamente sui consumatori?. ?Mi auguro - ha continuato Tesauro - che anche senza il pungolo concreto della nostra delibera, ne venga recepito il messaggio sostanziale e che il quadro normativo e il comportamento delle imprese diventino più rispondenti alle ragioni del mercato e della concorrenza?.