Quotazioni moto&scooter

Cerca

Seguici con

Attualità

Approvato il Codice della Strada

il 11/01/2002 in Attualità

Questo il testo del Decreto Legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri del 15 gennaio 2002 e relativo al Nuovo Codice della Strada

Approvato il Codice della Strada
Le novità introdotte dal Codice trasformano il ciclomotore quasi in una moto. Avrà ancora se

Il Governo ha approvato la riforma del Codice della Strada. Ora dovrà tornare alle Camere che inizieranno immediatamente a discuterlo. Entrerà in vigore nel 2003.

di Riccardo Matesic




Dunque il Codice della Strada è arrivato. Il Governo nel Consiglio dei Ministri dell?11 gennaio 2002 ha varato una bozza di decreto legislativo che ora passa alle commissioni competenti delle camere per la necessaria lettura prima di tornare al Governo per l?approvazione definitiva.


Entrerà in vigore il 1° gennaio 2003, proprio per dare tempo al Parlamento di leggerlo ed eventualmente di proporre delle modifiche. Come avevamo anticipato, è saltato l?articolo che stabiliva nuove norme per l?accesso delle due ruote alle autostrade e alle tangenziali urbane: il limite resta quello attuale di 150 cc.
Confermata anche la proroga per il ?patentino? necessario per guidare i motorini; sarà in vigore dal 1° gennaio 2004, praticamente fra due anni.
Aumentano invece per tutti i limiti di velocità sulle autostrade a tre corsie in condizioni ottimali di tempo e di traffico: potremo andare a 150 Km/h, ma in caso di pioggia i limiti si ridurranno a 110 Km/h.
Vediamo in dettaglio le novità.
(rmatesic@motonline.com)


Le novità del Codice (aggiornato)


Patentino per motorini
Confermato l?obbligo di un attestato di idoneità per guidare i ciclomotori e le minivetture. Si potrà conseguire presso le scuole gratuitamente; nella speranza che le strutture scolastiche riescano a organizzare i corsi necessari. Diversamente toccherà rivolgersi alle autoscuole.
Entrerà comunque in vigore dal 1° gennaio 2004, proprio per dare tempo alle scuole di mettersi in grado di svolgere i corsi.

Immatricolazione motorini
Confermata l?iscrizione obbligatoria dei motorini a un registro che sarà tenuto dal Dipartimento dei Trasporti Terresti. In pratica anche i ciclomotori avranno ora una targa a loro assegnata e saranno legati a un proprietario. Ci sarà l?immatricolazione all?atto dell?acquisto dal concessionario e in caso di vendita bisognerà fare un passaggio di proprietà. Bassi i costi, nell?ordine dei 15 Euro.

In due sul motorino
Si potrà andare in due sul motorino, ma solo se il conducente è maggiorenne e se il motorino risulterà omologato per due persone. Resteranno dunque tagliati fuori tutti i motorini già in circolazione, a meno che non venga introdotta la possibilità di aggiornare la carta di circolazione.

Patente a punti
Tutte le patenti avranno una dotazione di 20 punti e le infrazioni potranno andare da 1 a 10 punti, ma continuerà ad essere previsto il ritiro della patente per quelle più gravi. Persi tutti i punti avremo trenta giorni di tempo per sostenere un esame di revisione della patente. Dopo tre anni senza infrazioni recupereremo comunque (a patto di non essere già a zero punti) il punteggio pieno.
Perdere punti sarà un po? più facile di oggi, soprattutto perché il nuovo Codice legalizza definitivamente i controlli telematici a distanza. Per il superamento dei limiti di velocità di 40 Km/h si perderanno allora 10 punti e resta in vigore la sospensione temporanea della patente. Due punti si perderanno per il superamento dei limiti fra i 10 e i 40 Km/h, così come 2 punti si perderanno anche per il mancato uso del casco o della cintura. Percorre la corsia d?emergenza costerà 10 punti (e il ritiro della patente).
Per prendere la patente (esclusa la ?A?) bisognerà sostenere delle esercitazioni pratiche in autostrada attraverso le autoscuole. Infine un filo di speranza per i disabili. Sarà istituita una commissione medica che valuterà la loro idoneità alla guida: forse è la volta buona per qualcuno per riuscire a conseguire la patente motociclistica.

Limiti di velocità
Confermato l?aumento a 150 Km/h sulle autostrade a tre corsie in condizioni meteorologiche e di traffico ottimali. In caso di pioggia però il limite verrà ridotto a 110 Km/h. I limiti urbani potranno essere aumentati in determinati casi fino a 70 Km/h.

Luci accese
Moto e motorini dovranno tenere le luci anabbaglianti accese anche di giorno, un provvedimento che va in direzione della sicurezza, ma che creerà problemi ai possessori di alcune vecchie moto. Le auto saranno obbligate a tenere i fari accesi solo in autostrada.

Targhe personalizzate
Avremo la possibilità di personalizzare la targa con combinazioni alfanumeriche a nostro piacimento, a patto che qualcuno non abbia già scelto precedentemente la stessa sigla.

Incidenti
In caso di incidente sarà obbligatorio il controllo del tasso alcolemico nel sangue. In compenso gli enti proprietari delle strade saranno obbligati a fornire i dati sull?incidentalità, cosa che aiuterà a redigere delle statistiche nazionali più precise.
Pene severissime sono previste per chi gareggia in velocità sulle strade.

Circolazione urbanaI comuni con più di 30.000 abitanti o soggetti alla presenza stagionale dei turisti dovranno istituire un ufficio tecnico del traffico che coordinerà la mobilità urbana.
Il nuovo Codice invita i comuni anche a creare nuove e più razionali aree di parcheggio per i motocicli, ma concede loro anche la possibilità di istituire un pedaggio per l?accesso alle zone a traffico limitato.

I dubbi del Coordinamento Motociclisti

Il Coordinamento motociclisti è piuttosto critico su alcuni punti del nuovo Codice della Strada in questa nota inviataci dal suo presidente, Riccardo Forte.
?Per quanto riguarda il patentino per i motorini, siamo d'accordo, a patto che sia effettivamente rilasciato gratuitamente dalle scuole. Riteniamo infatti che, date le odierne condizioni di traffico, non sia più accettabile che qualcuno possa circolare senza che se ne sia preventivamente accertata la conoscenza delle norme fondamentali del Codice?.
?Tuttavia temiamo che questa novità possa nuocere ulteriormente al mercato dei ciclomotori, già messo a dura prova dalle tariffe assicurative, che hanno reso antieconomico un veicolo per sua natura proletario.
?L'istituzione di una forma di immatricolazione, anche se in forma semplificata ed a costo contenuto, ci appare del tutto ingiustificata e costituisce un ulteriore elemento penalizzante dato che l'assenza di obblighi burocratici è ormai l'ultimo elemento che può ancora indurre i consumatori a scegliere il ciclomotore. Per quale motivo, infatti, si dovrebbe acquistare un motorino invece di un veicolo targato, visto che il costo di acquisto è pressoché identico, l'assicurazione è più cara, va indossato il casco, è comunque richiesta la patente, si deve fare un passaggio di proprietà o una immatricolazione e non si possono superare i 45 km/h??
?Il fatto di poter trasportare un passeggero potrà in parte restituire un po' di "appeal" ai ciclomotori, ma è ben poca cosa. Sarebbe opportuno che il Governo intervenisse almeno per fissare un tetto tariffario alle polizze RC per ciclomotori, considerato che si tratta di veicoli a prestazioni limitate per legge ed aventi quindi lo stesso potenziale di rischio?.
?Anzi, a ben vedere, un intervento di questo tipo sarebbe auspicabile anche per le altre due categorie di veicoli a prestazioni limitate: le motoleggere fino a 125 cc/11 kW e le moto fino a 27 kW. Non ha alcun senso infatti che questi mezzi vengano trattati dalle assicurazioni alla stessa stregua (se non peggio) di altri ben più potenti. Sempre che si vogliano considerare potenza e cilindrata come parametri validi per stabilire il coefficiente di rischio (ma le statistiche dicono cose diverse)?.
?In ultimo, ho ricordato che sarebbe opportuno che il governo approfittasse dell'occasione datagli dalla riforma del CdS per sistemare la questione dei pedaggi autostradali, introducendo una tariffa ridotta per le moto e, meglio ancora, eliminando i caselli ed introducendo il sistema del bollino adesivo come in Svizzera e Austria?.

Approvato il Codice della Strada
Le novità introdotte dal Codice trasformano il ciclomotore quasi in una moto. Avrà ancora se

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

ADV