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Daytona Bike Week: tutto quello che vi siete persi/ 2

il 20/03/2002 in Attualità

Seconda ed ultima puntata del viaggio attraverso la Bike Week di Daytona, svoltasi dal 4 al 10 marzo. I consigli utili, le cose da non perdere, le ragazze più belle...



di Daniele Massari




Continuiamo il nostro viaggio attraverso il magico mondo della Bike Week. E guardiamo un po’ le cose indispensabili da sapere per muoversi con disinvoltura. Intanto, appena arrivati a Daytona Beach, il consiglio è quello di rivolgersi all’Official Bike Week Welcome Center (al 503 di Main Street): qui si trovano le maggiori guide agli eventi della settimana, oltre al materiale pubblicitario di rito ed una carta geografica su cu segnare la propria località di provenienza. Sarà difficile trovarvi un solo centimetro libero!





GRANDI RADUNI USA
Durante la Bike Week non dovete certo preoccuparvi di “cercare un posto” per mangiare: ogni dieci metri, lungo ogni strada c’è un chiosco in cui comprare Hamburger, Hot Dog o spiedini di pollo, per non parlare della possibilità, guardandosi intorno, di mangiare cibi di ogni nazionalità nei tantissimi ristoranti “a tema”. Attenzione: il cibo e le bevande possono avere prezzi estremamente variabili: se per una mezza minerale acquistata in un chiosco sulla Beach Street vi chiedono 2 dollari, e basta fare dieci metri dentro la prima stradina per trovarla alla metà, acquistando un panino potrete spendere fino a 6, 7 dollari (quasi 8 Euro!); controllate sempre prima il prezzo, e guardatevi attorno, perché di solito si trova qualcosa di meno caro addentrandosi nelle traverse della Beach o della Main St. In linea di massima, comunque, si può uscirne anche con meno di 10 dollari a pasto.





Per assicurarsi, poi, una serena permanenza, vale la pena di segnarsi alcune piccole regole da rispettare: stare attenti alla strada, perché restare senza carburante o infrangere i restrittivi limiti di velocità, oltre che la guida in stato di ebbrezza, è reato, e le strade sono invase di poliziotti con occhi vigili; chiedere sempre l’autorizzazione a filmare o fotografare i negozi ed i locali; infine, attenti a rispettare i “colori” degli MC, ricordando che gli appartenenti a questi gruppi (Outlaw, Hell’s Angels ecc.) non amano essere fotografati e che sono piuttosto suscettibili...






La Bike Week nacque nel 1943 proprio come evento sportivo, legato alle corse motociclistiche che si tenevano sui tracciati della cittadina sull’Atlantico e che derivavano direttamente dalle prime gare di velocità che avevano animato la spiaggia di Daytona a partire dal primo decennio del secolo.
Certo, ormai si tratta principalmente di un evento di costume, e poco risalto hanno gli appuntamenti sportivi, eccezion fatta per la 200 miglia, che conclude la settimana e catalizza l’attenzione dei bikers in partenza.
Eppure sono tante le gare “imperdibili” che si tengono a Daytona in questa manciata di giorni, ed è indispensabile farne una cernita per evitare di passare ore in auto andando da un circuito all’altro.
Gli amanti del fuoristrada e delle esibizioni acrobatiche hanno avuto di che dilettarsi nel circuito dell’International Speedway a Daytona con le gare di Supercross. E divertimento e spettacolo assicurato anche per chi è rimasto fuori dal tracciato, dove dal 7 al 9 marzo al Volusia Country Flaygrounds, si è svolto il “Team Estreme World Champion”, campionato per stuntman su moto da trial. Ma è ovvio che quelli segnalati sono solo alcuni dei tanti eventi degni di essere visitati, poiché dare una panoramica anche sommaria di tutti gli avvenimenti sportivi correlati alla Bike Week è impresa davvero ardua.





Sicuramente tra gli imperdibili, il 12° Annual "ACE" Nitro & Thunder V-Twin Drag Race, tenutosi il 5 e 6 Marzo presso l’Orlando Speed World (I 95 uscita 79, poi ad Ovest sulla Highway 50 per 15 miglia): una serie di gare di accelerazione suddivise per categoria, a cui hanno preso parte piloti provenienti da ogni parte d’America, con veri e propri Dragster o con semplici moto di quelle che ti trovi di fianco al semaforo.





…oppure vi piace la terra battuta? Perché in tal caso avreste potuto farne una scorpacciata (non solo in senso metaforico) ai bordi dell’ovale del Municipal Stadium di Daytona, dove tra spettacolari incidenti e spintoni si è tenuto il campionato nazionale AMA di Flat Track. Una “rinfrescata” alla memoria? Quaranta pazzi su moto senza freni che corrono su un ovale in terra battuta e pensano solo a far fuori il pilota di fianco…






Mamma Harley”, in un evento come la Bike Week, la fa indubbiamente da padrona: lo dimostra il peso delle attività organizzate dalla Factory, tra cui proprio uno dei tre Bike Contest principali, ed il fatto che l’Ocean Center, un grande impianto espositivo, sia dedicato esclusivamente agli accessori ed alle iniziative del Bar & Shield. Sinceramente, ci si sarebbe aspettato di più dal Travelling Museum, che alla fine è più piccolo di quanto il grosso Truck in cui è allestito lasci immaginare. Niente da dire sul pregio o sulla rarità degli oggetti esposti (motociclette e stampe d’epoca e memorabilia di vario genere), ma le aspettative di tutti erano state un po’ falsate dalla pubblicità che aveva accompagnato nelle scorse settimane il ritorno a Daytona dell’imponente veicolo.




Tra le attività presenti non vanno dimenticati I numerosissimi Demo Ride, che le case organizzano per dare la possibilità agli appassionati di provare le novità del momento. Tra le Aziende che hanno messo a disposizione i propri modelli di punta vanno menzionate Harley-Davidson (che ha permesso ai visitatori di provare la V-ROD e la Buell Firebolt), ma anche aziende quali la Yamaha e la Suzuki, i cui centri di accoglienza per i Demo Ride erano situati nelle vicinanze del circuito dello Speedway.




Per chi invece ha potuto fare un giro più in là, ad Orlando, distante appena un’ora di macchina da Daytona, c’è la maxi concessionaria HD interamente rinnovata, con un imponente servizio di noleggio motociclette (prezzi di base attorno ai 130 dollari) e la ricostruzione dell’antico garage dove fu costruita la prima Harley. E come se non bastasse, essa è allestita come cappella e pronta per celebrare il matrimonio dei biker che lo richiedono. Se non è passione questa…






La Main St. e la Beach St. sono in assoluto i luoghi più affollati di Daytona nei giorni della Bike Week: qui in ogni locale utile si vendono T-shirt ed articoli da regalo “a tema”: la varietà è grande, così come il dvario tra i prezzi a seconda dei negozi.
Ma a parte dedicarsi allo shopping lungo queste due direttrici ortogonali, se siete anche in cerca di un po’ di folklore e magari di uno scatto suggestivo, vi consigliamo di fermarvi ad un semaforo della Main e restare a guardare la gente che passa: decine di migliaia di persone che percorrono lo stesso marciapiede nel corso di poche ore sono uno spettacolo vario e certamente ricco di sorprese, non ultima quella di trovare grossi personaggi del mondo delle due ruote a spasso come tutti.
Ovviamente, su queste due strade si trovano i maggiori store e padiglioni espositivi delle grandi aziende: da Arlen Ness a Corbin, all’importatore europeo EuroComponents, alle varie aziende di motociclette custom che spopolano in America, prime tra tutte le Big Dog, le Titan e le IronHorse.





Discorso a parte per la Indian, che cresce bene ed in fretta e che ha festeggiato alla Bike Week il proprio ritorno alla produzione diretta dei propulsori, che prima venivano acquistati dalla S&S: nell’imponente stand sul mare, i visitatori hanno visto nella nuova gamma la concreta intenzione di rilancio dell’azienda, che sta crescendo rapidamente





Subito dietro Beach Street, vale poi la pena di fare un salto da Kennon, al Daytona V-8 Motorcycles Store: cercheranno di vendervi una moto da 7000cc otto cilindri, convincendovi del fatto che quanto a maneggevolezza può competere con un’Harley (come se anche quest’ultima eccellesse in tale ambito)…






A proposito dei locali, va detto che essi sono sparsi un po’ dovunque lungo le direttrici principali, ma a volte vale la pena di addentrarsi alla ricerca dei posti più caratteristici, che in genere sono anche i meno noti. Quanto alla programmazione, essa è vastissima e continua: ad ogni ora del giorno e della notte, in ognuno di questi posti si tengono spettacoli, concerti, spogliarelli e quant’altro.
Se vi piace il caucciù bruciato, Daytona Beach è il posto giusto per voi. Basta fare una passeggiata per la Main Street, che l’odore invade ogni semaforo dove i bikers non si fanno pregare allo scattare del verde. In Pub quali l’Iron Horse Saloon, poi, potete bere una buona birra al piano di sopra mentre un biker “fortunato” dà prova della propria abilità scaricando la cavalleria della propria Harley in una gabbia predisposta per i burn out, lasciando salire al cielo attraverso un apposito camino una colonna di fumo bianco e dall’odore, ehm , caratteristico: that’s America!





Direttamente sulla Main Street, il Froggy Saloon è un locale molto ampio e su vari livelli (800 Main Street), dove si trova gente dalla mattina alle 10 sino a notte inoltrata; altro locale da non perdere è il Boot Hill Saloon, in cui si può ascoltare musica dal vivo tutto il giorno (310 Main Street, www.boothillsaloon.com).




Per gli italiani, poi, allo Shark Longue, nei pressi della Main, Ice Cream Man, un’autorità italo-americana del luogo, organizza ogni anno una festa con ballerine –ehm- del posto e molto caratteristiche. Se invece potete permettervi di fare una mezz’oretta di strada, vale la pena di andare a visitare il Gilly’s Pub 44 (1889 SR 44, New Smyrna Beach, www.pub44.com), dove per una manciata di dollari si può prendere a randellate una moto giapponese, o con meno si può fare qualche foto caratteristica mentre dei pazzi girano a folle velocità dentro al “muro della morte”.

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