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Yamaha MT-09 Tracer: voglia di pieghe!

di Stefano Gaeta il 18/12/2014 in Anteprime

Dal commuting urbano, al giretto domenicale, allo "sparo" nel misto, fino al viaggio a Capo Nord... la nuova Yamaha MT-09 Tracer non conosce limiti. Confidenza e divertimento sono al top e anche il comfort è di ottimo livello. La volete? Allora dovete aspettare marzo 2015 e preparare un assegno di 9.790 euro (c.i.m.)

Yamaha MT-09 Tracer: voglia di pieghe!
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Questa maledetta crisi pare non voglia proprio allentare la presa. E, come tutti purtroppo ben sappiamo, anche il mondo delle due ruote ne risente. Ma i motociclisti sono gente tosta, che non perde mai la voglia di guardare avanti. Da oggi c'è una speranza in più, ed ha le sembianze di una moto che farà sognare anche chi non ha una disponibilità finanziaria elevatissima, ma che cerca un mezzo valido a 360°, che lo accompagni al lavoro, ma anche nella gita domenicale, in vacanza con la moglie o in una sana galoppata nel misto...

Sì, perché, per mettersi in garage la nuova Yamaha MT-09 Tracer, uno dei migliori compromessi in circolazione tra divertimento e comfort, bastano meno di 10.000 euro... 9.790 euro (c.i.m.) per la precisione. Ed è proprio il prezzo di acquisto il primo dato che ci ritorna in mente una volta terminata la giornata di test della nuova tre cilindri giapponese - che ricordiamo è sviluppata sulla base tecnica della collaudata tre cilindri MT-09 - sulle soleggiate strade dell’Andalusia. La MT-09 Tracer, insomma, vale ogni euro del prezzo d'acquisto!
La base di partenza della nuova crossover di Iwata è come detto la muscolosa naked MT-09 della quale conserva gran parte delle caratteristiche tecniche e ciclistiche e quell'impostazione ibrida a metà strada tra una classica nuda e una aggressiva motard.

Cambia naturalmente in maniera importante il design. Bello e affilato il cupolino (dotato di faro full led) ornato da un piccolo plexiglas regolabile su tre posizioni che svolge egregiamente il suo compito: protegge infatti il casco e buona parte del busto del pilota ben oltre i canonici 130 km/h della velocità imposta dal codice. Il telaietto posteriore è stato progettato specificatamente per la MT-09 Tracer: è più grande e robusto, ed è in grado di sostenere passeggero ed eventuali valige senza problemi. Queste ultime, insieme al bauletto posteriore, sono fornite come optional: come accade sempre più spesso, i relativi attacchi sono integrati nella struttura del codino.

Il cruscotto, completamente digitale, è stato creato ad hoc per questo modello: il layout delle informazioni è semplice e i dati sono sempre chiari e facilmente leggibili. Non manca la comoda presa a 12V, dislocata sulla sinistra. Efficaci, anche se forse un po’ troppo “barocchi”, i paramani. Il nuovo serbatoio è in grado di contenere 18 litri (4 in più della MT-09 base) per una percorrenza dichiarata di circa 300 km.

La sella - grazie alla possibilità di regolazione su due posizioni - è comoda sia per il pilota sia per il passeggero; anche il manubrio è personalizzabile nella distanza dal pilota, basta scegliere il verso di montaggio dei riser per potersi davvero cucire addosso la posizione di guida.
Ora che abbiamo finito di guardarla è arrivato il momento di salirci sopra. La MT-09 Tracer regala subito tanta confidenza. Partiamo! La frizione è morbida ma la leva, non regolabile nella distanza, è un po’ troppo lontana dal manubrio. In compenso, l’erogazione del motore è perfetta per lasciare il caotico centro cittadino e dirigersi verso un bel tratto di misto ricco di curve, nel nostro caso quelle andaluse.
Ottima la risposta del comando del gas ride-by-wire che praticamente annulla qualsiasi on/off nella guida rilassata. Il tre cilindri è lo stesso che equipaggia la MT-09 (è accreditato di 115 CV a 10.000 giri e 87,5 Nm di coppia a 9.000 giri) ma qui l’elettronica è stata specificatamente rivista per il nuovo utilizzo: nella guida, infatti, si capisce in fretta che questa moto, a differenza della gemella nuda più sportiva, rappresenta la sintesi tra tendenze opposte. Insomma, una moto totale…

Tre le mappe selezionabili dal pilota; standard, A e B. Sono tutte full power, ciò che cambia sono le caratteristiche di erogazione della coppia. Per quanto ci riguarda, abbiamo trovato ottima quella standard che lavora in perfetta armonia con il controllo di trazione (fornito di serie e disinseribile) che risulta davvero a punto in ogni condizione. E lo diciamo con cognizione di causa perché le strade sulle quali si è svolto il test erano spesso molto scivolose: il TC ha sempre fatto egregiamente il suo lavoro senza diventare mai troppo invasivo. Valutazione positiva anche per l’impianto frenante, potente, progressivo nell’intervento e gestito da un ABS (di serie) che fa sentire la sua presenza solo quando si esagera con il freno posteriore.

Sulla Tracer l’aumento di peso rispetto alla gemella MT-09 ha sortito effetti benefici. Quei pochi chili in più, posizionati principalmente nella zona anteriore, hanno reso questa moto più stabile e rigorosa, meno nervosa nelle reazioni e decisamente più rilassante nella guida. L’aumento di escursione delle sospensioni influisce relativamente poco sul comportamento dinamico, che rimane irreprensibile: la nostra crossover segue in maniera rigorosa la traiettoria impostata lasciando sempre ampio margine per eventuali correzioni.

In uscita di curva, poi, quando si sfruttano senza remore i corposi medi del suo motore, anche l’ammortizzatore non risulta mai troppo cedevole. Naturalmente ci riserviamo di valutare questa moto in un test più approfondito, magari a pieno carico. Rimane il fatto che per ora la valutazione non può che essere positiva.

Il test continua... Chilometro dopo chilometro, la nostra confidenza con la Tracer aumentata e decidiamo di metterla un po’ alla frusta: selezionata la mappa A, quella più performante cui corrisponde una risposta del motore più diretta a ogni rotazione del gas, e ci lasciamo andare a qualche chilometro di guida più aggressiva. Anche in questo frangente nessun problema, la tre cilindri di Iwata asseconda ogni desiderio. Nelle staccate, se tali si possono definire le frenate su strada, si accuccia sulla forcella senza ondeggiare mai troppo, successivamente agguanta rapida la corda e in uscita si avverte spesso l’anteriore alleggerirsi, messo presto a “cuccia” da un rapido e progressivo taglio del TC.

Gustosa da guidare di buon passo e mai faticosa, la Tracer ci stampa un bel sorriso sulla faccia. Soprattutto perché asseconda il pilota tanto nelle passeggiate, mentre ci si gode il paesaggio, quanto nella condotta più spigliata, quando si decide di alzare il ritmo mettendo una marcia dopo l’altra.
Gli ultimi chilometri di autostrada, prima della fine del tour, ci fanno apprezzare il ridotto livello di vibrazioni, avvertibili solo agli alti regimi e principalmente sul manubrio: non vi preoccupate…non sono mai troppo fastidiose.

Il giro finisce, e ritorniamo col pensiero al buon prezzo di acquisto. In Yamaha hanno fatto un bel lavoro. La Tracer ci è proprio piaciuta. Ora tocca solo aspettare il prossimo marzo per vederla nelle concessionarie. Pazienza!

Per viaggi e non solo, ecco gli accessori
Non siete completamente soddisfatti della vostra Tracer di serie? Nessun problema, l’importante che abbiate chiaro se la desiderate votata al turismo o più da “sparo” su un passo di montagna. Una volta deciso cosa fare, non vi sesta che sfogliare il catalogo degli optional e procedere all'alestimento.
Per rendere questa tre cilindri più cattiva sono disponibili lo scarico Akrapovic, le pedane del pilota e del passeggero in lega leggera e ricavate dal pieno, lo stesso processo di lavorazione della leva frizione e del freno. Ancora più nutrita la lista degli optional per trasformare la nuova crossover di Iwata in una vera globetrotter: si va dal plexiglas maggiorato e più protettivo alle manopole riscaldabili, dai fari supplementari a led al portapacchi posteriore su cui è possibile installare il bauletto. Nella lista figurano anche la sella comfort e le borse laterali da 18 litri di capienza ciascuna. I prezzi? Sono in via di definizione e occorre attendere qualche mese…
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