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Kawasaki Ninja 400

Federico Garbin il 19/03/2018 in Anteprime

Più divertente, più leggera e più prestante della precedente "300", la nuova sportiva Ninja 400 è la moto ideale per prendere confidenza con i semimanubri e divertirsi fra le curve, su strada come in circuito

Kawasaki Ninja 400
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Dai, basta. Smettiamola di fermarci alle apparenze, alla forcella che deve essere a steli rovesciati e ai motori che “se hanno meno di 100 CV non c’è divertimento”. Poche storie. Salite (o scendete...) in sella alla nuova Kawasaki Ninja 400, lasciate da parte i preconcetti e cercate di dimenticare quel rumore sostanzialmente insipido con cui borbotta questo bicilindrico. Soffermatevi invece sulle sensazioni, su quanto sia divertente sentire il fondo corsa della manopola destra o buttarsi dentro alle curve senza, necessariamente, martoriare cambio e freni allo scopo di ridurre la velocità.

A bordo della piccola Kawasaki si impara davvero a guidare: la si può lasciar scorrere, affidandosi ad una ciclistica che non fa miracoli ma svolge alacremente il suo duro compito; si possono tratteggiare linee pulite raccordando morbidamente curve e rettilinei.

Merito del peso: 168 kg di pura leggerezza. E merito di quote ciclistiche tutte nuove, decisamente più sportive che non quelle della precedente “300”. Il cannotto di sterzo è stato chiuso (ora l’angolo è di 24,7°, prima di 27°) e l’interasse è più corto di 35 mm. Il telaio è poi tutto nuovo: è stato rinforzato nei punti più stressati ed è più compatto e leggero. Poi c’è il motore, che è stato completamente rivisto e con quello della “sorellina” non c’entra nulla: ha 44 CV, facili da gestire e sempre pronti a lanciarsi al galoppo.

Per tutti i gusti

Scendere in sella, dicevamo. Sì, le misure sono compatte e il piano di seduta è molto vicino al suolo: 785 mm. Se si supera il metro e settanta di altezza si è obbligati ad assumere una posizione rannicchiata ma Kawasaki mette a disposizione anche una sella più alta, a 815 mm: sappiate che cambia radicalmente, e in meglio, l’ergonomia.

Il manubrio è piuttosto alto e le pedane sono vicine ma non troppo arretrate: il comfort a bordo è discreto e, grazie ai ridottissimi ingombri delle sovrastrutture, non si ha mai la sensazione di essere incastrati in una struttura troppo compatta. I comandi poi rispondono bene: la frizione (con antisaltellamento) è sensibile ma non richiede quasi alcuno sforzo e gli innesti del cambio sono precisi.

Bene anche la frenata: l’anteriore morde e non demorde nemmeno se sfruttato in pista, il posteriore si può accarezzare senza chiamare sempre in causa l’ABS che, comunque, interviene senza essere invasivo.

La Ninja 400 è la moto ideale per muovere i primi passi su strada: la maneggevolezza è straordinaria e la moto divora le curve con voracità senza richiedere alcuno sforzo in cambio, basta decidere una linea e la piccola “Kawa” la segue perentoria. Tutto avviene in sicurezza, in tempi gestibili anche da chi sta costruendo la propria esperienza motociclistica. Le emozioni non mancano nemmeno per i più smaliziati: la tenuta di strada è elevata e anche a velocità sostenute questa sportiva miniaturizzata non beccheggia e non tende a scartare dalla linea impostata.

Una scuola per la pista

Che sotto le ridondanti sovrastrutture si nasconda un progetto sano, appare chiaro non appena si forza un po’ il passo. In pista, soprattutto. Sono infatti bastati un treno di pneumatici performanti (i Pirelli Supercorsa) per rendere la Ninja 400 una perfetta compagna fra i cordoli del circuito Tazio Nuvolari di Cervesina (PV).

Dalla ciclistica non bisogna aspettarsi un comportamento da supersportiva, ma l’equilibrio generale è ottimo: nelle staccate più incisive gli affondamenti sono importanti ma i trasferimenti di carico sono sempre gestibili. Il motore poi non tradisce: la coppia massima è erogata in modo lineare lungo tutto l’arco e anche ai bassi regimi la spinta è buona. Se poi si cerca l’allungo, nessun problema: il bicilindrico si distende senza affanno fin oltre i 10.000 giri/minuto. È più lineare, godibile e divertente della precedente unità adottata sulla Ninja 300. E non è solo merito dei 6 CV in più.

Il prezzo della Kawasaki Ninja 400

6.290 euro chiavi in mano: questa la cifra richiesta da Kawasaki per iniziare, con il piede giusto e senza rinunce, la propria carriera motociclistica. A conti fatti, vista la qualità costruttiva e le doti dinamiche, possiamo dirlo con certezza: il gioco vale la candela.

Dati tecnici dichiarati


Motore
2 cilindri in linea, 399 cc, alesaggio x corsa 70 x 51,8 mm, raffreddamento a liquido, rapporto di compressione 11,5:1,
distribuzione bialbero a camme in testa, 4 valvole per cilindro,
iniezione elettronica con corpi 2 farfallati da 32 mm,
lubrificazione a carter umido

Trasmissione
finale a catena (41/14); frizione multidisco in bagno d'olio assistita e antisaltellamento con comando meccanico; cambio a 6 rapporti

Controlli elettronici gestibili dal pilota
nessuno

Ciclistica
telaio a traliccio in tubi d'acciaio, inclinazione cannotto di sterzo 24,7°, avancorsa 92 mm;
forcella da 41 mm non regolabile;
forcellone in acciaio e ammortizzatore regolabile nel precarico molla;
escursione 120/130 mm

Freni
ant. disco da 310 mm, pinza a 2 pistoncini;
post. disco da 220 mm, pinza a doppio pistoncino;
ABS

Pneumatici
ant. 110/70-R17
post. 150/60-R17

Dimensioni (mm)
lunghezza 1.990, larghezza 710,
interasse 1.370, altezza sella 785,
serbatoio da 14 lt, peso in ordine di marcia 168 kg

Prestazioni dichiarate
33,4 kW (45 CV) a 10.000 giri
38 Nm (3,9 kgm) a 8.800 giri

Colori disponibili
Nero, verde

Pregi e difetti


Pregi
Motore
Frenata
Difetti
Sella bassa
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