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BMW R 1200 RT, nata per viaggiare!

di Andrea Padovani il 05/02/2014 in Anteprime

A volte le apparenze ingannano. Se pensate che la maxi tourer BMW sia un bisonte difficile da manovrare… siete sulla strada sbagliata, questa moto nasconde un'insospettabile sportività. Ecco la prova

BMW R 1200 RT, nata per viaggiare!
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Non fatevi ingannare dalle apparenze. Quel suo frontale imponente, i due cilindri inferiori, il serbatoio massiccio, le due valigie laterali, tutto ciò potrebbe trarre in inganno e far pensare che la nuova BMW R 1200 RT sia la classica maxi tourer. Nulla di più sbagliato. Dietro all'aspetto da macinachilometri, questa moto nasconde un'insospettabile sportività. E per sportività intendiamo un'innata propensione alle… curve!
Questa è stata la chiave del successo della tourer BMW già in vendita nelle concessionarie a 18.200 euro c.im. e tale rimane anche per la nuova versione 2014, allestita sulla base meccanica della R 1200 GS.
Breve ripasso: la maxi enduro BMW, presentata nel 2013, è stata oggetto di una rivoluzione tecnica che ha riguardato ogni più piccolo dettaglio. Le modifiche più importanti - quelle che poi ha ereditato anche la RT - sono state fatte al Boxer, più potente e raffreddato ad aria/liquido, al telaio a traliccio (una struttura in un sol pezzo che parte dal cannotto per arrivare al reggisella, abbracciando il basamento del motore) e al monobraccio, spostato sul lato sinistro.
Da questa base tecnica in BMW sono partiti per allestire la nuova tourer: il motore, immutato nella sostanza, è stato rivisto solo nelle masse volaniche (il peso dell'albero a gomiti e dell'alternatore sono maggiori per una risposta più morbida nella guida) e nella rapportatura della finale, allungata per abbassare leggermente il regime di rotazione medio.
Sulla nuova BMW R 1200 RT, molte attenzioni sono state riservate all'aerodinamica. Ecco quindi comparire una carenatura completamente rivista per migliorare la penetrazione e la protezione per pilota e passeggero. Sul frontale inoltre spicca il plexiglass abbinato a deflettori laterali trasparenti. L'obiettivo è deviare il flusso d'aria riducendo i fastidiosi vortici che normalmente si creano alle spalle del pilota. La zona anteriore accoglie ora anche il gruppo ottico composto da una terna di elementi (optional la luce diurna a led) derivati da quelli montati sulla K 1600 e la sontuosa strumentazione (regolabile nell'inclinazione) che si fregia di due elementi che ornano il grande display TFT da ben 5,7 pollici. Superiormente è possibile montare il navigatore (optional) grazie all'apposita plancia: nel caso non si volesse è disponibile una plastica standard priva di alloggiamento.
La plancia di comando è completata dalla coppia di altoparlanti laterali (sempre optional come il sistema audio) e dal manubrio, non più imbullonato sulla piastra superiore di sterzo. Ai suoi estremi, i due "corposi" blocchetti elettrici per gestire tutte le informazioni e i parametri dell'elettronica che, come da consuetudine, è molto sviluppata.

La nuova R 1200 RT offre di serie due modalità di guida (Rain e Road) e il Controllo automatico della stabilità ASC (Automatic Stability Control). Optional la modalità di guida Dynamic, le sospensioni semiattive Dynamic ESA (Electronic Suspension Adjustiment), il cambio elettro assistito BMW Pro (che permette di inserire e togliere le marce senza frizione) e la funzione Hill Start Control che agevola le partenze anche in salita e discesa.
BMW R 1200 RT, nata per viaggiare!
La triangolazione sella-manubrio-pedane è stata abbassata di 20 mm per andare incontro ai piloti di minor statura. Il cuscino anteriore è più lungo di 2 cm rispetto al passato e la sua posizione è regolabile in altezza su un'escursione di 20 mm (optional sono disponibili anche selle di differenti altezze).

Rispetto alla vecchia BMW RT, la posizione di guida non cambia molto (si appoggiano solo meglio i piedi a terra): busto eretto, braccia e gambe rilassate e tanto comfort di viaggio. Il parabrezza, a qualsiasi andatura svolge appieno la sua funzione, ben coadiuvato dal sistema di regolazione elettrica della sua altezza che permette di trovare la giusta incidenza evitando che la visuale sia disturbata dal profilo superiore.

Un'altra sorpresa positiva di questa BMW è il motore: il peso in più degli organi in rotazione ha infatti smussato le spigolosità di un boxer che, sulla GS standard, impressiona per la risposta quasi rabbiosa a tutti i regimi, specie a quelli inferiori. Il risultato si avverte specie nel misto: pur mantenendo quasi inalterata la grande coppia che permette di uscire dalle curve con estrema efficacia, nei frequenti chiudi-apri la risposta è morbida ed estremamente piacevole. Rimane comunque impressionante la sua risposta tra i 3.000 e i 6.000 giri: un vero portento.

Queste caratteristiche si abbinano ad una ciclistica incredibilmente agile: se non fosse per i volumi delle sovrastrutture, non sembrerebbe proprio di guidare una moto destinata ai viaggi a pieno carico… Nei rapidi cambi di direzione l'agilità è disarmante e il feeling rimane sempre elevato, anche in virtù di sospensioni morbide ma comunque ben tarate. Se poi si pretende di più, basta passare dalla modalità Road a quella Dynamic per sentire tanto la forcella quanto il mono più solidi nel gestire i trasferimenti di carico.
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