A Eicma la Superbike che non ti aspetti: Norton V4

Sono così tanti, i pezzi del puzzle globale in questo momento, che si fa fatica a metterli in ordine. Partiamo dall'Italia, che conosciamo meglio. Il nostro campione nazionale è il Gruppo Piaggio, che produce circa 500.000 veicoli l'anno con un'articolata struttura che prevede lo sviluppo dei motori a Pontedera e quello delle ciclistiche a Noale, quanto meno per i modelli più sofisticati. Una struttura frutto di decenni di esperienza tecnica e di una complicata storia di acquisizioni, che hanno portato a un'azienda capace di competere in tutti i settori, dagli scooter alla MotoGP.

Spostiamoci in India, dove il Gruppo TVS - che conosciamo un po' meglio da quando, un annetto fa, ha aperto una filiale italiana - produce ogni anno un po' meno di 5 milioni di pezzi: 10 volte più grande di Piaggio e nella top 5 dei più grandi produttori mondiali. Ora TVS, che per le note vicende coloniali mantiene, come tutte le aziende indiane, un legame con l'Europa molto più stretto rispetto alle aziende cinesi, ha deciso di internazionalizzarsi: e lo sta facendo acquisendo a suon di milioni competenze e storia dalle nostre parti.

Dalle Midlands ai colli bolognesi: il risiko europeo di TVS

Pochi giorni fa TVS ha comprato Engines Engineering, l'R&D bolognese che per anni gli ha fornito progetti chiavi in mano; e dopo essersi assicurata la proprietà di Norton nel 2020, TVS ha ora in mente di unire le due cose per rilanciare su scala globale il marchio inglese, glorioso da inizio Novecento (vinse la prima edizione del Tourist Trophy) agli Anni 70 ma inglorioso negli ultimi tempi, tra improbabili modelli da oltre 50.000 euro di listino e lo scandalo dell'ex proprietario Stuart Garner, inquisito per aver usato male i milioni di sterline ricevuti a fondo perduto e aver poi fatto ricorso ad altri milioni prelevati dai fondi pensione dei suoi dipendenti per pagare, fra le altre cose, una faraonica sede in un castello alle spalle di Donington.

Bene: TVS ha preso le redini della storica Casa inglese senza fretta, ma con decisione. Tra revisione della gamma e nuove linee produttive ha finora investito circa 250 milioni di euro: una cifra enorme, se consideriamo che è andata in un marchio praticamente morto, che che dopo il "rilancio" non ha mai superato le poche centinaia di unità vendute all'anno. Giusto per dare un riferimento, il maxi-investimento con il quale Bajaj ha preso il controllo di KTM, azienda completamente diversa da Norton, ammonta a 600 milioni di euro. E ai 250 investiti da TVS in Norton vanno aggiunti quelli per rilevare Engines Engineering. 

TVS ha così messo mano a Norton, che tanto per capirci al vertice ha ora l'ex direttore tecnico di Jaguar e l'ex amministratore delegato del Manchester United, mentre i progetti sono supervisionati dall'ex MV Agusta Brian Gillen. Una leadership ambiziosa (e costosa) per un marchio che dovrebbe seguire la strada intrapresa con successo da Triumph a partire dagli Anni 90: non più (o non solo) ammiccamenti rétro, ma una gamma contemporanea basata su 3 piattaforme e inizialmente almeno 6 modelli. Che vedremo nel 2026 tranne uno, che verrà presentato a Eicma 2025 e che dovrebbe generare effetto "wow!" indispensabile per riaccendere i riflettori sul marchio Norton. 

Norton V4: motore "vecchio", moto nuova

La nuova V4, nome ufficiale ancora sconosciuto, prenderà il posto della V4SV, uscita di scena insieme alla naked V4CR e alla Commando 961. La nuova moto manterrà il propulsore 4 cilindri a V di 72°, probabilmente sempre di 1200 cc, ma in una versione completamente rivista e omologata Euro5+ (finora le poche Norton costruite erano omologate come esemplare unico), magari un po' più potente degi 185 CV sprigionati dalla V4SV. La Casa promette tanta tecnologia innovativa e prestazioni a livello dei migliori concorrenti, anche grazie a un nuovo telaio di tipo "front" con motore stressato al posto del precedente, in tubi di acciaio. Resta invece il forcellone monobraccio.

Le foto del prototipo sorpreso da MCN mostrano anche una linea decisamente diversa, e più debitrice (forse anche troppo) della Ducati Panigale V4, con linee tese e un codino corto. Restiamo in attesa di vedere la versione definitiva ad Eicma 2025, dove TVS potrebbe scoprire altre carte della futura gamma, con qualche motore che sembra poter essere ripreso dalla produzione che TVS realizza per BMW, a partire dal twin 450 destinato alla nuova F 450 GS.

Ma intanto facciamo spazio al ritorno, stavolta con tutte le premesse per far bene, di un nome storico che punta a tornare nell'olimpo della produzione mondiale, sfidando non soltanto giapponesi ed europei ma ormai anche cinesi, visto l'arrivo dell'attesa CFMOTO 1000SR-R da Superbike. Sul sito Norton è già partito il countdown per la "Norton Resurgence", la resurrezione del marchio.