C‘è Ducati. E poi c’è Scrambler Ducati, la costola più spensierata, ma non meno divertente, di Borgo Panigale. Un marchio che ha creato un segmento, un certo modo di stare in sella, di vivere la guida. La moto come prolungamento della propria personalità, l’evasione su due ruote. Nessuno ha mai comprato una Scrambler per le prestazioni, tanti lo hanno fatto per quella frivolezza che da sempre - cioè dal 2014, anno in cui venne presentata la Scrambler 800 - l’oggetto è stato in grado di generare. Oggi il suo fascino è ancora forte, perché con i suoi 1.425 pezzi la Scrambler 800 è la 18esima moto più venduta da gennaio a settembre 2021.

C‘è Ducati. E poi c’è Scrambler Ducati, la costola più spensierata, ma non meno divertente, di Borgo Panigale. Un marchio che ha creato un segmento, un certo modo di stare in sella, di vivere la guida. La moto come prolungamento della propria personalità, l’evasione su due ruote. Nessuno ha mai comprato una Scrambler per le prestazioni, tanti lo hanno fatto per quella frivolezza che da sempre - cioè dal 2014, anno in cui venne presentata la Scrambler 800 - l’oggetto è stato in grado di generare. Oggi il suo fascino è ancora forte, perché con i suoi 1.425 pezzi la Scrambler 800 è la 18esima moto più venduta da gennaio a settembre 2021.

Scrambler Urban Motard 

La 800 è sempre stata la Scrambler di maggior successo, una cilindrata che - per il 2022 - avrà nuova linfa grazie alla Urban Motard, una creatura che sembra uscire direttamente da un sobborgo metropolitano grazie a un look street art che ha nei graffiti la sua cifra stilistica. Le sue ruote sono da 17 pollici e il parafango anteriore è alto, come impongono le regole non scritte del motard. In più ci sono tabelle laterali portanumero e una bella sella piatta. La nuova Scrambler sfrutta il motore a L da 803 cc con distribuzione desmodromica e 73 CV a 8.250 giri. La ciclistica può contare su un telaio a traliccio in tubi di acciaio, sospensioni Kayaba, ABS Cornering, e gomme Pirelli Diablo Rosso III, la sella è a 805 mm da terra, il manubrio è come da tradizione largo. A LED le luci, con faro DRL. Le forme del corpo della Urban Motard sono segnate da toni vivi come il bianco “Star White Silk” e il “Rosso Ducati GP ‘19”.

Scrambler 1100 Tribute Pro

Colori che rappresentano il suo biglietto da visita, così come il “Giallo Ocra” è il costrutto della Scrambler 1100 Tribute Pro, un oggetto che è un omaggio alla storia del motore bicilindrico raffreddato ad aria, utilizzato per la prima volta nel 1971, quindi cinquant’anni fa, sulla Ducati 750 GT. E un altro omaggio ai Settanta arriva anche dal logo storico sul serbatoio disegnato da Giugiaro.
Ci sono poi cerchi neri a raggi, specchietti circolari e una bella sella marrone con cucitura dedicata. La Scrambler 1100 Tribute Pro ha le caratteristiche delle moto della famiglia Scrambler 1100 Pro, a partire dal motore a L raffreddato ad aria da 1.079 cc e 86 CV a 7.500 giri, tre i riding mode che gestiscono l’erogazione e i livelli di intervento del traction control. Come la Urban è dotata di ABS Cornering, presa USB sotto la sella e Ducati Multimedia System per la connessione dello smartphone alla moto. La Urban Motard sarà in vendita a 11.840 euro, mentre la Scrambler 1100 Tribute Pro costerà 14.240 euro.