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Papà, mi compri LA MOTO?

il 06/06/2003 in Moto & Scooter

Ok, è tempo di fare sul serio. Nella vita di un biker, i 16 anni segnano una svolta fondamentale: arriva la 125, con un motore finalmente dignitoso nelle prestazioni e nel rombo. Anche se non è più come una volta…

Papà, mi compri LA MOTO?
La Gilera Coguar 125.


Se Calimero, il pulcino “piccolo e nero” del vecchio Carosello, dovesse riconoscersi in una tipologia di motociclette, non avrebbe dubbi nella scelta: sarebbe una 125.
In effetti le ottavo di litro hanno conosciuto tempi migliori: è dalla metà degli anni Novanta che hanno dovuto rassegnarsi a lasciare per strada oltre la metà della cavalleria disponibile (ci riferiamo naturalmente ai modelli sportivi), data la limitazione per legge a 11 kW, i “vecchi” 15 cavalli.

È da tempi ben più remoti, invece, che alle moto di questa cilindrata non è consentito calcare le autostrade, privilegio invece concesso tout-court ai 150, siano pure vetusti e malandati.
Come se non bastasse, le compagnie assicurative penalizzano le moto 125, perché condotte con buona probabilità da giovanissimi, ossia da soggetti potenzialmente più “disinvolti” nella guida, dunque a rischio.


Per rincarare la dose, i sedicenni non hanno nemmeno la possibilità di portare un passeggero: per questo serve la maggiore età. La vita commerciale delle piccole targate si regge sostanzialmente su un solo, ma consistente pilastro: per guidarle è sufficiente la patente B (quella delle auto), ma di questo, evidentemente, ancora una volta i sedicenni non si avvantaggiano, dato che per poter guidare la macchina occorre la maggiore età. Dunque, come è facilmente intuibile, i modelli in vendita sono per lo più dedicati a un target ben lontano da quello dei teenager: si tratta di maxiscooter costosi, comodi e protettivi. Noi invece in questa sede ci occuperemo di quei (pochi) 125 creati appositamente per il divertimento dei giovanissimi.

HAI MENO DI 16 ANNI?

 


Fino a una decina d’anni fa, le più gettonate tra le 125 erano le sportive. Tutte a due tempi, monocilindriche, avevano nomi rimasti nella memoria, almeno quella dei sedicenni di allora.
Honda NSR, Cagiva Mito, Gilera KK e Crono, Yamaha TZR… Per anni si è assistito al folkloristico crescendo di cavalli/giri al minuto, a volte solo nei dati dichiarati. Il sottoscritto ricorda di aver stampato più e più volte il faccione contro le vetrine dei concessionari.
Come detto, oggi non è più così. Il muro dei 15 cavalli ha cambiato le cose, e l’interesse dei giovani smanettini è sceso, anche se il mercato qualcosa ancora offre e tutti sanno che pochi interventi mirati bastano a rispolverare la vecchia grinta di questi propulsori (ricordiamo tuttavia che le elaborazioni per l’uso su strada non sono legali).


Fresca new entry è l’Aprilia Tuono 125, fedele replica dell’omonima bicilindrica veneta. In Italia verrà commercializzata nella versione con potenza limitata, mentre in altri Paesi sarà disponibile l’entusiasmante modello full power, accreditato di 30 cavalli.
La nudina di Noale va ad affiancarsi a un altro prodotto italico, che prende anch’esso le mosse da
una naked ben nota: si tratta della Cagiva Raptor, la piccola di Schiranna che ha recentemente sostituito la poco fortunata Planet.


Parlando di stradali, non bisogna dimenticare le custom: le più interessanti per qualità e finiture sono la bicilindrica Honda Shadow e la conveniente Gilera Coguar 125, molto distanti tra loro per prezzo di listino (l’italiana costa circa 1.000 euro in meno), ma molto simili d’indole.


Il settore fuoristrada è forse quello che mostra le novità più sfiziose, prima tra tutte la Suzuki Van Van 125: no, non è un deja-vu. Una moto molto simile a questa (e con lo stesso nome) calcava le strade una ventina d’anni fa. Rivale naturale della simpatica on/off di Hamamatsu è un’altra giapponese, la Yamaha TW125, per anni sul mercato con motorizzazione 200 cc, ma che sembra aver trovato, col nuovo propulsore, una collocazione sul mercato più adatta alle sue caratteristiche. Il prezzo di entrambe si aggira sui 3.500 euro.



Molto diverso è l’appeal di un’altra 125, l’Husqvarna SM 125 S, forse la più desiderata supermotard di categoria: il prezzo, di circa 4.200 euro, è giustificato dall’alta qualità dei componenti, che rende la sportiva di Varese una perfetta entry level al mondo delle enduro con ruote stradal, oggi trendy più che mai.


Tutte le case costruttrici, anche i marchi più sconosciuti dell’Asia sudorientale, hanno a listino degli scooter con motore da un ottavo di litro. Eppure, trovarne uno capace di entusiasmare un sedicenne non è facile. O almeno, non lo era fino a qualche mese fa, prima che Peugeot lanciasse il Jet Force. Telaio in alluminio di stampo motociclistico, motore quattro tempi dotato di compressore volumetrico ed iniezione elettronica, e design innovativo ne fanno il degno erede delle sportive anni Novanta.


Esistono comunque altre due proposte del mercato adatte a fare la gioia del giovane neopatentato, e arrivano entrambe da casa nostra: uno è il Gilera DNA, sportivissimo ibrido tra moto e scooter, che annovera tra le sue qualità la ciclistica solida e le dimensioni ultra-compatte.
L’altro è il più estremo Italjet Dragster 125, dal look particolarissimo, dall’impostazione ciclistica da moto vera e dotato di motore Piaggio a due tempi.


 

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