di Roberto Pellegrino
Hollywood chiama il
Che. E Minà
risponde. Pare proprio che dai
diari redatti dal 23enne
apprendista rivoluzionario nel
1951 e che descrivono il suo
peregrinare disordinato dall’
Argentina al
Venezuela su una sfasciatissima
Norton 18 500(soprannominata affettuosamente "la Poderosa") nel cuore della
miseria del
Sudamerica in compagnia dell’amico
Alberto Granado, la macchina
trita soldi losangelina voglia trarre The
motorcycles diary
“I diari della motocicletta”.
I
diritti del libro, infatti, (pubblicato in Italia da
Feltrinelli con il titolo "Latinoamericana")
appartengono al
giornalista
Gianni Minà che li acquistò sette anni fa a
Cuba e che, secondo voci, è stato
contattato nientemeno che
da
Robert Redford, interessato a
produrre la pellicola. L'attore-regista Premio Oscar dovrebbe garantire l'indipendenza
dalle major hollywoodiane e salvare il progetto dalla speculazione commerciale, ma già qualcuno storce il naso.
Il film avrà il gravoso
compito di non scivolare nella
retorica che sempre si annida quando sia
affronta
Ernesto Che Guevara e di raccontare sul grande schermo
avventure ed
emozioni inframmezzate dalle
infinite riflessioni e
sovrapensieri dei due giovani sulle mille facce dell’America: la povertà degli indios, la
prepotenza dei governanti e il crimine dilagante, tutto
filtrato dagli occhi di
chi è partito per
studiare
l'epidemia devastante della lebbra (sotto i buoni auspici del padre medico Ernesto Guevara Lynch)
, ma scopre la
voglia di innamorarsi e corteggiare le ragazze, mentre la Norton monocilindrica di 500 cc
perde i pezzi lungo
la strada e causa
cadute tragicomiche. A dirigere sarà Walter Salles, già autore di Central do Brasil (nomination
all’Oscar nel 1999) esperto nel fermare con le immagini
il dramma e le miserie del Sudamerica.
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