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Assicurazione moto e sospensione: facciamo il punto

Marco Gentili
di Marco Gentili il 04/01/2024 in Attualità
Assicurazione moto e sospensione: facciamo il punto
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L'Italia ha recepito una direttiva europea che obbliga i conducenti alla copertura assicurativa indipendentemente dal fatto che siano fermi o in movimento. Però la deroga prevede che sarà sempre possibile sospendere la polizza. Facciamo chiarezza su questa complessa questione

Quando si tocca il tema delle assicurazioni e della RC Moto, è facile imbattersi in normative difficili da interpretare. Esattamente come è accaduto per lo schema di decreto legislativo che recepisce una direttiva europea in materia di Rc Auto dello scorso 4 agosto.

Questa direttiva - emanata in seguito a una sentenza della corte di giustizia europea - prevede l'obbligo di copertura assicurativa senza condizioni. La copertura RC viene estesa ai veicoli a prescindere dal terreno su cui vengono utilizzati; dal fatto che siano fermi o in movimento; dalla loro circolazione in zone il cui l'accesso è soggetto a restrizioni.

 

QUELLO CHE DICE LA NORMA

La direttiva europea prevede chiaramente come una moto o uno scooter devono sempre essere assicurati, anche se vengono parcheggiati all'interno di uno spazio privato, come un cortile o un box, e non circolano.

In pratica, però, le cose non sono così rigide. Le nuove regole - a causa di un linguaggio burocratico e vago - lasciano ancora ampi margini di discrezionalità. Possiamo escludere con certezza la fattispecie del box (e, in questo senso, anche la corte di giustizia europea è stata chiara): un veicolo deve essere sempre assicurato anche se ricoverato in un'area privata, come è appunto un garage. In questo caso, come vedremo dopo, resta sempre la possibilità di sospensione dell'assicurazione su base stagionale.

Ma sono molte le categorie di veicoli che non rientrano nell'obbligo di RC, come i mezzi ritirati dalla circolazione (in vista di demolizione o radiazione, ad esempio) e quelli il cui uso è vietato dall'autorità, come quelli sotto fermo amministrativo. 

La tipologia più delicata è quella dei veicoli "non idonei" alla circolazione, ossia quei mezzi che non hanno una possibilità di uso reale. Quindi possiamo non essere più soggetti all'obbligo di pagare la RC rendendo un veicolo non idoneo? In teoria sì, ma da questo punto di vista mancano ancora dei chiarimenti. Tecnicamente, posso rendere un moto non idonea alla circolazione rimuovendone una ruota, oppure inibendo l'accensione del motore con dispositivi meccanici o telematici. Ma non è detto che per le compagnie assicurative un mezzo la cui possibilità di circolare è temporaneamente inibita, possa o debba essere considerato "non idoneo".

 

SOSPENSIONE ASSICURAZIONE: CHE COSA CAMBIA

La normativa però cambia i termini della sospensione volontaria dell'assicurazione da parte dell'assicurato. La sospensione - che adesso è un diritto dell'utente, rispetto a quanto accadeva in precedenza - non può avere una durata superiore a 10 mesi rispetto all'annualità. Se viene richiesta per un periodo più breve, si può di volta in volta prorogare fino a esaurirne la durata massima. Attenzione però: dal nuovo testo del Codice della assicurazioni si evince - ma non è esplicito - che la sospensione non può essere richiesta per più periodi all'interno dell'annualità

La sospensione è attiva dal momento della registrazione nella banca dati delle polizze Rc auto da parte della compagnia, che deve comunicare all'assicurato l'espletamento di tale formalità, apartire dal quale la copertura non è più attiva.

 

(Aggiornato il 4 gennaio 2023)

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