Si preannunciano tempi duri per tutti coloro che amano manomettere lo scarico della loro moto (specialmente se aftermarket) agendo sul cosiddetto dB killer. Infatti a breve - questione di mesi, al più tardi entro la fine del 2023 - verrà resa ancora più stringente la Direttiva 92, ossia il documento che disciplina il rumore degli scarichi delle moto. 

Attualmente infatti la direttiva, pur essendo esplicita nei contenuti, è spesso disattesa. In sostanza, le regole affermano che i dB killer (ossia quei dispositivi collocati all'interno dello scarico delle moto che rompendo il fronte sonoro consentono di ridurre il rumore in uscita) non possano essere rimossi dallo scarico. Nell'ottica delle disposizioni europee anti tampering (cioè anti manomissione), un dB killer non dovrebbe poter essere rimosso senza che lo scarico ne risulti irrimediabilmente danneggiato. Il suo stato, dopo una eventuale manomissione, non dovrebbe più essere reversibile, vale a dire che il dB killer non dovrebbe più poter essere riposizionato nella sua sede originale.

DB KILLER: UNA NORMA CON TROPPE INTERPRETAZIONI

Usiamo di proposito il condizionale perché, se da un lato la normativa è chiara, dall'altro ha lasciato spazio a troppe interpretazioni. E ha permesso a certi produttori di scarichi aftermarket di realizzare dispositivi illegali, in contrasto con le prescrizioni di legge. Tant'è che non è difficile imbattersi in scarichi che, tra i loro plus, pubblicizzano proprio il fatto di avere il dB killer rimovibile. Ma se da un lato il dB killer era nato proprio come dispositivo amovibile per chi voleva magari passare una domenica in pista e poi rimetterlo, oggi (come al solito a seguito degli abusi da parte dei motociclisti meno disciplinati) è una cosa del tutto illegale. 

L'esigenza - promossa proprio dai principali produttori di scarichi aftermarket - è quella di rendere il dB Killer ancorato in modo solidale al resto dello scarico e non più facilmente estraibile. L'addendum alla direttiva 92, quindi, disciplinerà il modo (verosimilmente, tramite una doppia saldatura) in cui il dB killer dovrà essere assicurato al resto del silenziatore. 

Ma perché sono gli stessi produttori di scarichi a promuovere un'iniziativa che, in linea di principio, va contro i propri interessi? A ben vedere, l'interesse dei costruttori di scarichi aftermarket seri è proprio quello di poter operare in una cornice legislativa certa e ben disciplinata, in modo tale che le moto non possano essere tacciate di essere fonte di rumori molesti. In moltissimi Paesi europei, infatti, il tema della rumorosità delle moto è all'ordine del giorno; ciò che tutti vogliono evitare è che il tema della rumorosità delle moto sia usato come pretesto per impedirne o limitarne la circolazione.