Se ci fate caso, a EICMA le moto sono tutte fissate a supporti rigidi, a loro volta imbullonati al pavimento degli stand. Anche per ragioni di sicurezza. E montarci sopra può essere utile per un primo approccio con l’ergonomia, ma poco di più. Allo stand Kove, invece, a un certo punto la 800X Super Adventure è libera. Puoi salirci e tirarla su dal cavalletto. Sarà un caso? No. Perché altrimenti, come fai a far sentire al pubblico che pesa 183 kg in ordine di marcia? Questo approccio dice già molto su Kove. Ecco, in un’EICMA 2022 in cui la tiritera leitmotiv è: “Sì, i cinesi ci stanno invadendo, ma le loro moto sono tutte uguali”, questo marchio a noi tutti sconosciuto, addetti ai lavori compresi, ha subito fatto capire che ha uno spirito diverso da tutti.

Kove: dalla nascita (2013) ad oggi

E la storia del suo CEO e fondatore, mister Zhang Xue, 45 anni, racconta ancora di più. Sentiamola. “Da ragazzo il mio sogno era quello di fare il pilota, ma visto che la mia famiglia non era ricca, mi ritrovai a dover cambiare strategia”. E fino a qui niente di speciale, perché alla fine è il sogno di tutti i ragazzi fare il pilota, il calciatore o l’astronauta. Poi, tra il dire e il fare c’è di mezzo la realtà. E allora Xue, pragmatico e sveglio, pensa che fare il meccanico sia il modo più vicino per entrare nel mondo delle gare. Il più immediato per entrare in un paddock e poi, chissà se capiterà di riuscire a mettere il sedere su una moto. Ed è così. Il suo piano, così semplice, diventa realtà. Certo non è facile, Xue lavora sodo, deve prima farsi apprezzare come meccanico, ma alla fine diventa pilota e nel 2007 corre nel campionato cinese di motocross. “Purtroppo mi sono reso di non essere un campione, ero un buon pilota, ma non un fuoriclasse. Per fortuna, nel frattempo ero diventato un eccellente meccanico”. I suoi motori suonano meglio degli altri, ma è la sua fissa per la leggerezza ad essere particolarmente apprezzata dai piloti del team. “Poi nel 2009 sono entrato in un’azienda, un costruttore di moto. Dopo quattro anni avevo l’esperienza di un ingegnere. Ed è così che nel 2013 ho costruito la mia prima moto e ho iniziato a essere io un produttore di moto”.

La storia di Xue forse può suonare come una favola da Dopoguerra italiano, quando bastava una buona idea e c’erano molti meno vincoli a fare impresa, ma di certo resta incredibile per i canoni cui siamo abituati oggi. Ed è quello che gli chiediamo. Come ha fatto in soli nove anni ad arrivare qui, con tutto quello che vediamo oggi? “Quella aperta nel 2013 era una factory molto piccola, meno di 10 persone, e dovevo occuparmi quasi di tutto, dal design all’aftersale services. Proprio per questo in questi pochi anni ho maturato una preparazione completa. Ed è così che anche oggi se vado in linea di produzione a dare un’occhiata, tanto per fare un esempio, so cosa sta succedendo lì. All’inizio quindi era un’azienda molto piccola. Poi, proprio con l’esperienza maturata, ho fatto il grande passo. Ed è così che nel 2017 è nata Kove”.

Un'azienda di appassionati, dove ognuno tira fuori il meglio di sé

Oggi è un’azienda di 600 dipendenti (con due stabilimenti, uno a Chongqing e uno Chengdu) e si presenta al suo primo EICMA con una gamma completa di modelli. Impressionante. Può essere che ci siano state sovvenzioni, aiuti o capitali statali, come accade per l’industria cinese. Ma per fare tutto ciò servono comunque capacità imprenditoriali. Ma a parlare con Xue, che ha 45 anni ma ne dimostra molto meno, colpisce la forza, la determinazione. Si vede che ha il fuoco dentro. Lo si vede da come parla a raffica e da come gesticola: è un fiume in piena. “C’è dell’altro – spiega - in Kove ogni persona è appassionata di moto, ma soprattutto tira fuori il meglio di sé. Siamo 600 persone per costruire quasi tutto: motori, telai, scarichi e serbatoi”. Ecco, un’altra cosa che colpisce è che producono quasi tutto internamente. “Noi facciamo le parti chiave della moto, ma com’è ovvio che sia abbiamo anche fornitori per la componentistica”.

Kove 800X Super Adventure, una crossover diversa 

Oltre alla MX250, una cross 4T da soli 98 kg (!) che in conferenza stampa è stata letteralmente pesata in diretta su una bilancia (uno spettacolare coup de théâtre), a Milano ha colpito molto la crossover 800X Super Adventure. Diversa a prima vista da tutte le crossover della categoria. Snella, leggera, dotata ci cerchi tubeless. Un mezzo dal colpo d’occhio quasi rallystico. Sembra davvero racchiudere la storia racing di cui ci raccontava il CEO. “Siamo partiti da zero insieme al team di design e quindi non abbiamo dovuto discutere molto, sapevamo cosa fare fin dall’inizio, è un progetto su cui abbiamo potuto lavorare liberamente”.

Ma non è costoso lavorare in questo modo, senza compromessi? Va contro quello che di norma ci dice chi industrializza le moto, chiediamo a Xue…
“Dipende da quanto tempo e quante soldi impieghi per stare a discutere. Il nostro team coopera, è unito e lavora all’unisono. Certo che anche noi, se ci accorgiamo che per qualcosa stiamo sbagliando, torniamo indietro e ricominciamo da capo”.
Questa moto sembra un progetto premium; quindi, viene naturale chiedergli come si posizioni sul mercato cinese il marchio Kove. “I nostri prezzi sono più bassi di circa il 10% rispetto a CFMOTO e Loncin, per esempio. Ma per questo tipo di prodotto di cui stiamo parlando direi che non abbiamo competitors. Guarda per esempio la 450 Rally. Non ha rivali”.
E in effetti, anche da noi si dice spesso che se ci fosse una moto del genere a un prezzo ragionevole (la KTM 450 Rally Replica costa circa 30.000 euro), potrebbe avere il suo pubblico. Ogni tanto qualcuno ci prova, come sta facendo Fantic con la XEF Rally che parte da 16.490 euro. Scusate la digressione… torniamo alla Kove 450 Rally, che verrà offerta in versione Factory Edition (54 CV) e Regular Edition (51 CV), in ogni caso con un peso di 145 kg senza benzina (31 litri totali i serbatoi) e con una velocità massima dichiarata di 170 km/h. Vedremo quanto costerà, intanto comunque a EICMA se ne è parlato davvero molto.

Quando potremo comprare le Kove?

L’interesse è alto e la leggenda di Kove rimbalza già da un padiglione all’altro. Ma quando potremo comprare le moto?
“Il nostro primo passo è impegnarci alla Dakar 2023 dove correremo con queste moto, e anche nella Supersport 300 del WSBK dove schiereremo la 321RR (una bicilindrica sportiva, ndr). Vogliamo mostrarvele prima in questo modo. Perché sappiamo che siete un pubblico competente e specializzato. Il secondo nostro passo sarà capire bene le vostre esigenze, studiare il mercato, capire cosa serve per colpire al cuore un pubblico appassionato come siete voi. Quindi, per rispondere alla tua domanda, non sbarcheremo sul mercato prima di sei mesi”.
Anche in questo, siamo su tempi da record. E per un’azienda dove la parola “performance” ricorre spesso e dove il CEO è un ex pilota, non c’è poi nulla di troppo strano. La sfida è lanciata.