Attualità
Dl clima, un provvedimento contro le moto e gli scooter
Dare 500 euro per rottamare un mezzo Euro3 e acquistare l'abbonamento ai mezzi pubblici non ha senso. Per investire sull'ambiente meglio prolungare gli incentivi per l'elettrico e renderli davvero alla portata di tutti
Il poeta latino Catullo iniziava il Carme 85 con “Odi et amo”. Un incipit che mette in mostra due stati d’animi contraddittori: da un lato l’odio per chi non ricambia un sentimento, dall’altro un amore più forte dell’odio. Un sentimento altrettanto contrastante e bipolare è quello del Governo nei confronti della mobilità a due ruote.
Nel Dl Clima, infatti, è previsto un bonus di 500 euro per chi rottama una moto o scooter fino alla categoria Euro3, che può essere renivestito per acquistare una bici o un abbonamento ai mezzi pubblici. Bello, bellissimo, per carità. Ma è una mossa che confligge clamorosamente con gli interessi dei produttori di veicoli a due ruote.
Anche perché nel 2019, dopo una lunga trattativa e dopo anni di assenza, sono stati faticosamente ottenuti 10 milioni di euro di incentivi per incentivare il rinnovo del parco circolante con la rottamazione di moto e scooter endotermici fino all’Euro3, in cambio dell’acquisto di un veicolo elettrico. Un passo avanti per la mobilità e per la qualità dell’atmosfera.