Ogni giorno prendo la mia moto. A volte magari lo scooter. E per raggiungere la redazione attraverso Milano. La mia è una storia comune a molti in tante città d’Italia ogni mattina. Il traffico in quelle ore è una morsa, ma a differenza di altre metropoli, per fortuna a
Milano posso accedere alle
corsie riservate, le preferenziali.
Viaggiare SICURI in corsia riservata
Lì non sono più circondato dalle auto, anzi pur condividendo lo spazio con filobus, taxi e qualche auto autorizzata spesso mi capita di percorrerle solo soletto per alcuni tratti
insieme ad altri motociclisti e scooteristi. Lì viaggio rilassato. E il tempo vola. La tentazione di accelerare un po’ c'è, non lo nego, ma nel mio cervello ogni volta prende forma un pensiero: ai lati le macchine ferme in coda mi danno la conferma che sono, e siamo un po’ dei privilegiati a essere qui.
Non facciamoci prendere la mano
E mi piace pensare di volerlo custodire questo privilegio. E quindi per questo, quando vengo sfilato e sverniciato dalla ragazza con lo scooter lanciata oltre il limite o dal biker più incallito in sella a una maxi-naked che si gode anche 10 metri in monoruota vorrei dire: guardatevi intorno! Non facciamoci togliere l'accesso a queste corsie. Stiamo nei limiti. E continueremo ad essere liberi ed arrivare prima di tutti agli appuntamenti con le nostre moto. So di non essere solo. Come me sono in tanti i biker che incontro al semaforo successivo e con cui basta uno sguardo d’intesa per capire che la pensano esattamente come me. Quindi se vi capita di incontrare un altro fenomeno da preferenziale… non ditegli nulla ma guardatelo. Forse, capirà.