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Multe: i tempi corretti della notifica

di Riccardo Matesic il 26/06/2015 in Attualità

Qual è il termine per la notifica di un'infrazione? E da quando decorre? Cambia qualcosa se è accertata con strumentazioni elettroniche? Ecco tutte le risposte

Ricorderete la recente vicenda dei nuovi Velox del Comune di Milano, e delle multe notificate anche 11 mesi dopo la data dell'infrazione. I giudici hanno finito per dare ragione ai ricorsi in massa dei cittadini multati.
Ora torniamo sull'argomento multe, perché le sentenze più recenti stanno dimostrando un chiaro orientamento dei tribunali su questo argomento della decorrenza dei termini per la notifica.
Multe: i tempi corretti della notifica
Il termine è di 90 giorni e va calcolato dalla data dell'infrazione alla data del timbro postale sul verbale che ricevete a casa.
Ricorderete che le amministrazioni giocavano sul termine accertamento, traducendolo come il momento nel quale erano in grado di associare alla targa il nome del trasgressore. In realtà le nuove tecnologie consentono oggi di avere in tempo reale, al momento stesso dell'infrazione, la visura al PRA, con i dati dell'intestatario del veicolo.
Quindi i giudici non sembrano più essere disposti a chiudere un occhio su quelle amministrazioni che se la prendono comoda e poi reclamano il pagamento di multe notificate oltre i 90 giorni di legge. E non si potrà mettere a giustificazione neanche la scarsa organizzazione degli uffici.
Questo vale per tutte le multe, ma, soprattutto, per quelle rilevate con strumentazioni elettroniche automatizzate, che inviano immediatamente alla sede dell'organo di polizia la foto con la scansione della targa. Con le nuove tecnologie, la lettura della banca dati del PRA è infatti immediata, non ci sono tempi d'attesa.
L'unica eccezione a questo orientamento sembra essere il caso in cui il guidatore non sia anche l'intestatario del veicolo. Pensiamo a mezzi a noleggio o presi in leasing. In questo caso l'amministrazione può aver bisogno di tempo per individuare le generalità del trasgressore e questo tempo va concesso. In questo caso, dunque, la data di accertamento citata nel verbale sarà quella nella quale l'amministrazione sarà stata in grado di intestare la pratica a una persona fisica.

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