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Preventivatori assicurativi da rivedere

di Riccardo Matesic il 24/11/2014 in Attualità

Poche assicurazioni comparate, confronti che considerano differenze profonde fra le polizze, clausole accessorie non richieste e messaggi pubblicitari scorretti. L'IVASS chiede ai siti preventivatori profonde modifiche

L'IVASS, l'Autorità che vigila sulle assicurazioni, ha ultimato un'indagine sui siti comparatori di assicurazioni RC Auto e Moto, riscontrando non pochi problemi.
In particolare l'Autorithy ha puntato l'attenzione su alcune criticità che possono confondere il consumatore.
Ve le riportiamo per punti.

- Molti siti comparano solo (o prevalentemente) i prodotti di poche imprese, con cui hanno accordi commerciali con relative provvigioni sui contratti stipulati.

- Il numero delle compagnie pubblicizzate è spesso superiore a quello delle imprese effettivamente confrontate.

- La comparazione è basata esclusivamente sul prezzo, senza considerare i diversi massimali, franchigie, rivalse ed esclusioni. Si confrontano insomma polizze assicurative diverse fra loro. E non manca l'abitudine di abbinare automaticamenteclausole accessorie non richieste.

- I siti comparatori fanno largo uso di messaggi pubblicitari che promettono notevoli risparmi (“fino a 500 euro”) o di acquistare il “miglior prodotto”.

A margine, L'IVASS segnala anche che l’assenza di quotazioni per alcuni profili particolarmente sfavorevoli (età, zona territoriale) alimenta il dubbio che si faccia selezione dei rischi, eludendo l'obbligo di operare sull'intero territorio italiano e per tutti i profili.

A questo punto l'Autorità ha chiesto ai gestori dei siti comparatori di correggere tali criticità entro il 31 gennaio 2015.
I siti oggetto dell'indagine sono stati 6, che nel corso del 2013 hanno elaborato 12,9 milioni di preventivi


L'IVASS ha anche elaborato 5 punti che il consumatore deve tenere a mente al momento in cui usa un comparatore on line per cercare la polizza miglioree. Ve li riportiamo. 

1. I siti comparano solo (o prevalentemente) i prodotti di poche imprese con cui hanno accordi e da cui percepiscono provvigioni 

2. Il numero delle imprese comparate è di molto inferiore al numero complessivo delle imprese - 68 - che operano nel ramo RCAuto. L’unico sito, non commerciale, che oggi compara tutte le imprese è quello pubblico gestito dall’IVASS e dal MISE (www.tuopreventivatore.it). 


3. I siti fanno largo uso di messaggi pubblicitari formulati in modo da ingenerare nei consumatori il convincimento di poter ottenere notevoli risparmi (“fino a 500 euro”) e di acquistare il “miglior prodotto”. Spesso dichiarano di confrontare le “migliori” imprese o i “migliori” prodotti. Non indicano tuttavia i criteri di valutazione delle imprese e dei prodotti né le basi di calcolo del risparmio promesso. 

4. La polizza più economica può non essere la più adeguata alle proprie esigenze assicurative. La comparazione è oggi basata esclusivamente sul prezzo della polizza e non tiene conto delle condizioni contrattuali, ad esempio massimali di garanzia, franchigie, diritti di rivalsa, esclusioni e limitazioni della copertura. Risultano comparati prodotti con clausole diverse come, ad esempio, la “guida esclusiva” (che limita la guida a un solo conducente) o la “guida libera” (che non ha questa limitazione). 

5. È pratica diffusa dei siti abbinare alla garanzia RCAuto coperture accessorie non richieste dal consumatore, costringendolo a deselezionarle in un momento successivo.

Ciò può essere motivato dal fatto che le imprese di assicurazione partner, in genere riconoscono ai siti, in caso di abbinamento, ulteriori provvigioni.

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