La notizia è di quelle ghiotte, e stupisce che sia passata inosservata nell'ambito del convegno internazionale Pin Talk, organizzato a Roma per il semestre europeo di presidenza italiana dal Ministero dei Trasporti, dalla Fondazione ANIA e dall'ETSC (European Transort Safety Council).

Il Ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, aprendo i lavori ha parlato del Codice della Strada e della sua riforma, criticando la lentezza inutile del Senato. E ha concluso minaccioso: se non si spicciano interverremo in altro modo.
Cosa significasse lo ha chiarito qualche ora dopo il presidente della Commissione Trasporti della Camera, Michele Meta: nel giro di una settimana la sua Commissione inizierà la discussione "in sede legislativa" di un disegno di legge ristretto del Codice della Strada.
Senza tediarvi con i tecnicismi, vi basti sapere che la traduzione è semplice: stufatisi di attendere, quelli della Commissione Trasporti (con un evidente avallo del Governo) vanno avanti con un nuovo testo che, una volta approvato, potrà essere direttamente votato dalle due camere e diventare legge. Quindi tempi rapidi.
6-7 articoli ha detto Meta. Si comincia con l'omicidio stradale, per il quale si sancirà l'ergastolo della patente. Quindi la possibilità dei controlli automatizzati con le telecamere su revisioni e assicurazioni (per i quali poi però mancheranno i fondi necessari). Infine la riforma delle assicurazioni RCAuto, stralciata un anno fa e rimasta ferma.
Se non ci saranno intralci, per la prossima estate la legge potrebbe essere fatta.