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Buell Week-end ad Adria

il 06/04/2003 in Attualità

Sul nuovissimo circuito veneto si è svolto il primo, inedito appuntamento dedicato a possessori e semplici appassionati delle bicilindriche sportive dall’accento americano: trionfo inatteso e tante conferme, per un marchio ormai di successo anche in Itali

di Daniele Massari

Adria (RO) - Che le bicilindriche americane stessero raccogliendo un successo di pubblico sempre più vasto, non era ormai un mistero per nessuno.
Ma “quanto grande” questo successo sia diventato, lo si è potuto testare con l’iniziativa tenutasi il 5 e 6 aprile scorsi presso il circuito di Adria (RO). Nella suggestiva cornice di una pista bella, tecnica ed assolutamente moderna, si è svolto l’incontro ufficiale della “nuova era” che la Casa di Milwakee ha inaugurato con la presentazione, nel giro di poco più di un anno, delle due nuove sportive, la XB9-R Firebolt e la XB-9S Lightning. Entrambi questi modelli sono stati subito oggetto di grande interesse da parte degli appassionati, grazie a soluzioni tecnologiche avanzate e ad una linea di successo.


Ed è interessante constatare come nell’anno del Centenario della Harley-Davidson, Società che detiene le quote di maggioranza della Buell Motorcycles, il cambio di immagine della Buell sul mercato italiano abbia conquistato anche quella fascia di utenza che non era vicina a queste bicilindriche, magari perché cercava l’affidabilità (che sui nuovi modelli pare sia aumentata notevolmente) nelle motociclette giapponesi.



Considerazioni a parte, il successo della manifestazione appena svoltasi è innegabile: duecentocinquanta prenotazioni per ciascuno dei giorni di prove in pista, a parte le le centinaia di persone presentatesi al Circuito senza aver prenotato, il “tutto esaurito” ai corsi per donne e principianti, le più belle special d’Italia al Bike Show ed una quantità di visitatori tale da creare addirittura problemi organizzativi, hanno costituito la migliore testimonianza del gradimento di cui gode questo marchio, che viaggia ormai sulle proprie “ruote”.

La grossa attrattiva in una manifestazione del genere, si sa, è la pista: per girare sul nuovo circuito di Adria, alle porte di Rovigo, si sono prenotati presso le concessionarie ufficiali ben 500 piloti, divisi tra il sabato e la domenica, e tutti ansiosi di testare il carattere delle nuove bicilindriche americane sul tracciato veneto.
Accanto ad essi, c’erano quelli che la Buell ce l’hanno già, e ne hanno approfittato per mettersi alla prova o in mostra (questo, si sa, è un popolo di “smanettoni”), vuoi per le verniciature stravaganti, vuoi per il sound inconfondibile, vuoi perché alla guida di mezzi degni del Campionato Supertwin.


E, sebbene il propulsore delle Firebolt messeci a disposizione, completamente di serie, abbia manifestato qualche carenza in termini di prestazioni assolute (specie se paragonato a delle fulminanti Buell S1 White private che facevano letteralmente scintille), l’esperienza della pista si è rivelata divertente e “colorata”.


Divertente, perché in sella alle Buell si impara un modo tutto nuovo di guidare sportivo, col baricentro alto e le curve col cuore in gola; colorato, perché questo mondo è strettamente legato a quello delle concessionarie Harley-Davidson e, sebbene esista ormai un solido club chiamato “B-Cube” (che ovviamente era presente in massa), è stato simpatico osservare a bordo pista dei biker con i “colori” dei Chapter di varie città d’Italia, con pezze e stivali, assistere alle prove in pista di altri biker, che tra i cordoli ci sono entrati solo perché in sella ad un twin americano (e magari con una delle tute messe a disposizione dall’Organizzazione).


Le due giornate di Adria hanno riservato emozioni forti anche per il pubblico femminile intervenuto: a partire dalla mattina di sabato, si sono tenuti i corsi di guida per le ragazze. Le lezioni di “pratica”, precedute da briefing teorici tenutisi in un’apposita ala del Circuito ad opera di tester di livello nazionale e tecnici federali, hanno riguardato sia la guida di base, ossia i primi passi nel mondo delle due ruote, che la guida in pista.


Le migliori dei corsi, sono state infatti accompagnate in pista dagli istruttori ed introdotte ai segreti di questo mondo.


Il tutto, mentre nell’attrezzatissimo capannone coperto dell’International Adria Raceway si svolgevano iniziative di intrattenimento, controlli per le motociclette ed un interessante bike show: qui si sono viste le prime, notevoli trasformazioni operate sui nuovi modelli della gamma, oltre a qualche datata, ma pur sempre emozionante, special “di razza”.

 

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