I viaggi dei lettori
La Vun Marathon all'Elefantentreffen
Pagina principale
La special da viaggio realizzata dal marchio lombardo ha portato a termine un'altra avventura: stavolta nel freddo intenso del raduno tedesco. Ecco com'è andata
La VUN Marathon, la monocilindrica firmata CR&S che nel 2009 ha accompagnato Claudio Zanoni nel periplo dell'Europa da Milano a Verona verso ovest (18.000 km in 29 giorni non-stop in solitaria), si è resa protagonista di un'altra avventura.
Maurizio Primo, classe 1963, in sella a questa motocicletta ha infatti partecipato all'Elefantentreffen, il più conosciuto ed estremo raduno invernale.
"Pronto, CR&S? C'è Roberto Crepaldi per favore? Meno male che tra saloni della moto e eventi vari, un po' conosco Roberto – racconta Maurizio - se no chi aveva la faccia di fargli la proposta? Insomma, gli ho chiesto se poteva fargli piacere che qualcuno portasse una Vun all'Elefantentreffen e in meno di due minuti eravamo già d'accordo su equipaggiamento, gomme da montare e giorno del ritiro. Sono dei grandi alla CR&S, ma lo sapevo. E in più mi avrebbero dato quella che aveva già fatto il giro dell'Europa, già pronta con borse laterali e perfino le tanichette per la benzina di scorta".
"Se vai su strade dove puoi trovare la neve, una moto leggera è proprio quella giusta: se il dietro scappa, metti giù un piede e prova a tener su gli enduroni da 230 e passa kg. Impossibile. E le manovre a moto carica e spenta? Con la Vun bastano sempre due dita per muoverla".
"Pronto, CR&S? C'è Roberto Crepaldi per favore? Meno male che tra saloni della moto e eventi vari, un po' conosco Roberto – racconta Maurizio - se no chi aveva la faccia di fargli la proposta? Insomma, gli ho chiesto se poteva fargli piacere che qualcuno portasse una Vun all'Elefantentreffen e in meno di due minuti eravamo già d'accordo su equipaggiamento, gomme da montare e giorno del ritiro. Sono dei grandi alla CR&S, ma lo sapevo. E in più mi avrebbero dato quella che aveva già fatto il giro dell'Europa, già pronta con borse laterali e perfino le tanichette per la benzina di scorta".
"Se vai su strade dove puoi trovare la neve, una moto leggera è proprio quella giusta: se il dietro scappa, metti giù un piede e prova a tener su gli enduroni da 230 e passa kg. Impossibile. E le manovre a moto carica e spenta? Con la Vun bastano sempre due dita per muoverla".
La Vun Marathon è una special di proprietà della CR&S ed ha un allestimento tutto particolare: è stata realizzata appositamente per il viaggio che l'ha portata, nel 2009, da Milano a Verona percorrendo tutto il perimetro del Vecchio Continente. Rispetto alla VUN standard, è dotata di un serbatoio del carburante maggiorato fino a 16 litri, il che ha richiesto il riposizionamento della batteria sul fianco sinistro. Sul lato destro è stato posto un radiatore singolo realizzato dalla CDR Racing; il telaietto posteriore è stato rinforzato per supportare il portapacchi e il traliccio portaborse; sul cruscotto è stata montata la staffa per il GPS, e la moto è stata dotata di borse, parabrezza e borsa da serbatoio.
Il viaggio, raccontato da Maurizio
Partenza da Milano ore 4,45 del mattino, destinazione Trezzo D'Adda dove alle 5,30 troverò il primo compagno di viaggio. Temperatura 3°C, ma l'avviso luminoso sull'autostrada Milano-Venezia dice "Prevista neve, munirsi di dotazioni invernali". Normale, è gennaio.
La stazione Adige Est è già colma di altri motociclisti con la nostra stessa destinazione: a nessuno sfugge quello strano oggetto rosso e pieno di roba. La Vun comincia subito ad attrarre la curiosità di tutti. Proseguiamo per il Brennero e progressivamente arriviamo a -4°C. Bene, nel 2000 avevamo beccato un -13°C a Bressanone. Il sole ci accoglie mentre stiamo per comprare la Vignetta per l' Autostrada in Austria e ci accompagna fin quasi a destinazione. Passiamo Innsbruck, poi a destra verso Monaco di Baviera ma visto che la strada è pulita tagliamo per Rosenheim, Wasserburg, Haag in Oberbayern e poi verso est, seguendo per Passau.
A Passau si rientra in autostrada, direzione Deggendorf. Non ci si arriva perché si esce prima a Iggensbach e da lì si segue per Zenting e finalmente arriva la svolta a sinistra per Solla. Un paio di km ancora e raggiungiamo anche la mitica stradina chiusa al traffico, ma aperta ai soli motociclisti, che conduce all'ingresso del campeggio, 55° Elefantentreffen. Ore 17,15. Più che un campeggio sembra il campo base di una legione di Attila, ma nessuno lo vorrebbe diverso da com'è.
La stazione Adige Est è già colma di altri motociclisti con la nostra stessa destinazione: a nessuno sfugge quello strano oggetto rosso e pieno di roba. La Vun comincia subito ad attrarre la curiosità di tutti. Proseguiamo per il Brennero e progressivamente arriviamo a -4°C. Bene, nel 2000 avevamo beccato un -13°C a Bressanone. Il sole ci accoglie mentre stiamo per comprare la Vignetta per l' Autostrada in Austria e ci accompagna fin quasi a destinazione. Passiamo Innsbruck, poi a destra verso Monaco di Baviera ma visto che la strada è pulita tagliamo per Rosenheim, Wasserburg, Haag in Oberbayern e poi verso est, seguendo per Passau.
A Passau si rientra in autostrada, direzione Deggendorf. Non ci si arriva perché si esce prima a Iggensbach e da lì si segue per Zenting e finalmente arriva la svolta a sinistra per Solla. Un paio di km ancora e raggiungiamo anche la mitica stradina chiusa al traffico, ma aperta ai soli motociclisti, che conduce all'ingresso del campeggio, 55° Elefantentreffen. Ore 17,15. Più che un campeggio sembra il campo base di una legione di Attila, ma nessuno lo vorrebbe diverso da com'è.
Galleria fotografica