96 sono le vittorie di Jonathan Rea nel mondiale SBK con il successo in Gara2 sulla pista di Aragon, una vittoria che lo lancia in classifica e lo proietta verso il sesto titolo mondiale consecutivo.

Ma il secondo fine settimana della SBK suo tracciato spagnolo è molto di più. È la prima vittoria di Michael Ruben Rinaldi nel Mondiale. Una vittoria che ha un sapore speciale, perché ottenuta da un team indipendente e da un pilota, già campione STK1000, che non ha mai smesso di crederci. E ora la Ducati sa che se vuole puntare su un giovane italiano nelle derivate Rinaldi è la persona giusta, magari lasciandolo crescere nel team Go Eleven, dando merito così a una formazione piccola, ma capace, come dimostrato, di lasciare il segno.

Rinaldi una conferma

La vittoria in Gara1 non è stata un exploit visto che Michael è salito sul podio anche nella Superpole Race, la corsa che ha visto Scott Redding riprendere le redini della sua Panigale e con una vittoria mettere da parte la delusione per la caduta di sabato che gli ha tolto fiducia e il sorriso. Tornando a Rinaldi la sua consistenza è venuta fuori nuovamente in Gara 2 quando Rea ha dovuto dar fondo alla sua esperienza per evitare un'altra fuga del romagnolo che però si è preso la soddisfazione di tenere dietro la Rossa ufficiale di Redding, terzo ma con un distacco nel mondiale dal nordirlandese che continua a crescere.

Honda a terra, Yamaha mai sul podio

Con Rinaldi, Rea e Redding a monopolizzare il podio gli altri sono rimasti fuori dalle inquadrature con due grandi delusi Chaz Davies e Alvaro Bautista. Il gallese per anni re di Aragon, sette i successi per lui, non è mai stato in odore di vittoria chiudendo addirittura nella ghiaia l'ultima manche, per lo spagnolo altri due zeri per aver voluto portare la Honda CBR-RRR nelle parti alte della classifica. Quelle che lo scorso anno con una moto esordiente come la Panigale V4R frequentava con regolarità.

Per la Yamaha la pista di Aragon resta "ostica" zero podi anche questo fine settimana con Michael van der Mark e Toprak Razgatlioglu sempre più lontano anche in classifica, e colpisce in questo senso il turco che era arrivato con altre ambizioni. Da qui a fine stagioni vedremo se riuscirà tornare in alto. Le premesse ci sono.

Altro fine settimana difficile per la BMW. Chiudiamo con Marco Melandri. Un piccolo passo avanti c'è stato, l'entusiasmo di Jerez ma è lo stesso Marco a tracciare il bilancio: “In gara 2 siamo riusciti a sistemare un po' la situazione, ma continuo ad avere i problemi in inserimento di curva. Non riuscivo neanche a sfruttare il motore in rettilineo perchè facevo fatica anche in uscita dalla curva 15, e poi soffro in tutte le frenate: all'ultimo giro ho cercato di giocarmi l'ottavo posto, ma in staccata sono arrivato lungo e ho perso tre posizioni”. 

Due settimane di pausa con il Motomondiale che si prepara per la doppietta a Misano, le SBK riaccenderanno i motori in Spagna. Il prossimo appuntamento con il Campionato Mondiale SBK è fissato per il weekend del 18,19 e 20 settembre sul circuito di Barcellona.