Jonathan Rea tre volte campione del mondo della SBK e già lanciato in classifica per la conquista del quarto titolo consecutivo anche quest’anno a Brno, settima prova del Mondiale SBK, ha vissuto emozioni contrastanti. Sabato dopo il trionfo in Gara1, dominata come solo lui sa fare mostrando quella sintonia con la Kawasaki che lo rende imbattibile, è diventato il pilota più vincente di sempre nelle derivate. Per lui sessanta affermazioni.

Domenica alla gioia sono seguite rabbia e frustrazione, per aver concluso nella ghiaia dopo il contatto con il compagno Tom Sykes una corsa che avrebbe voluto vincere. Certo quando si scatta dalla terza fila non è facile portarsi al comando, ma questo è un “problema” regolamentare che nelle altre occasioni non ha impedito a Rea di emergere. Fra i due piloti la situazione era già tesa e resterà tale, ma essendo britannici dal grande fair play difficilmente seguiranno polemiche. Fra l'altro Sykes dopo qualche passaggio è finito anche lui a terra… terminando la corsa in fondo sedicesimo. Per Rea smaltita la rabbia c’è stata la soddisfazione di aver rinnovato per un’altra stagione con il team Kawasaki.

Gara sfortunata per Melandri

Emozioni contrastanti anche per Marco Melandri, secondo e con un grande sorriso sul podio in Gara1, mesto amareggiato nei box al termine di Gara2, corsa che avrebbe potuto magari vincere se un problema tecnico al freno posteriore non lo avesse tradito… facendolo finire lungo fuoripista e costretto a rincorrere per finire 15esimo.
“Guardando al nostro passo in gara, era più che sufficiente per garantirci la vittoria - ha commentato Melandri - quindi finire 15º sicuramente lascia l'amaro in bocca. Abbiamo avuto molta sfortuna, perché mi sentivo davvero bene in sella e, una volta preso il comando, volevo dare lo strappo decisivo ma alla curva 3 ho rotto il pedale del freno posteriore e sono stato costretto ad andare nella via di fuga. Dopo, ho voluto comunque finire la gara per raccogliere informazioni importanti in vista di Laguna Seca. Guardando al lato positivo, abbiamo ripreso fiducia dopo aver migliorato la stabilità della moto quindi non vedo l'ora di tornare in pista a Laguna Seca, dove sicuramente potremo toglierci delle soddisfazioni".

Con Rea ko e Melandri sprofondati nelle retrovie, in Gara2 ne ha approfittato Alex Lowes che ha regalato un’altra vittoria alla Yamaha, la terza in questa stagione dopo la doppietta di Michael Van Der Mark a Donington, ieri secondo davanti alla Ducati di un ritrovato Chaz Davies. Che resta secondo in classifica ma con un gap da Rea importante.

Aprilia rialza la testa

A Brno in Gara2 si è rivista l'Aprilia. Le RSV4 del team Milwaukee di Eugene Laverty e Lorenzo Savadori hanno corso all’attacco mostrando il potenziale di una moto che fino a qualche anno fa era considerata il riferimento tagliando il traguardo in quarta e quinta posizione. Passo in avanti anche per Michael Ruben Rinaldi che ha fatto vedere tempi di tutto rispetto, il campione della Stk1000 ha il podio nel mirino e da qui alla fine della stagione ha fatto vedere il potenziale per salirci. Raggio di luce anche nel team Honda con Leon Camier settimo al traguardo in Gara2. Sempre nella top ten Xavi Fores con la Ducati del team Barni, Toprak Razgatlioglu con la Kawasaki del team Puccetti e l‘altra Ninja di Roman Ramos del team Go Eleven.

I piloti del Mondiale SBK torneranno in pista a Laguna Seca (Stati Uniti) per l’ottavo round del Campionato Mondiale Superbike, in programma dal 22 al 24 giugno.