Applausi per Ayrton Badovini, a scena aperta. E' infatti il pilota più giovane del team Alstare a fare un graditissimo regalo al suo team principal Batta e alla Ducati. Prima Superpole in carriera, al Nuerburgring, seconda volta per la 1199 Panigale R sulla prima casella della griglia di parentenza. Un bel colpo, arrivato con la complicità della pioggia, ma soprattutto una boccata d'ossigeno per il team più rosso del paddock Superbike. Scuderia che in mattinata aveva già visto Checa eliminato dalla lotta per la pole. Carlos, infatti, è 18° e mai così demotivato nella sua carriera di campione.

Le due sessioni di Superpole Wet, da 20 minuti ciascuna, hanno quindi visto un Badovini in gran forma, scatenato mentre gli altri pelavano il gas per non cadere. Detto che di voli, se ne sono visti parecchi e illustri. Ayrton ha forzato, ma è riuscito a tenere dietro Melandri per un decimo. Mentre Sykes si è portato al terzo posto, con mezzo secondo di ritardo, finendo però la sua corsa nell'erba bagnata della via di fuga.

In seconda fila l'altra Kawasaki di Baz, a quasi 9 decimi dalla vetta, ma ampiamente più veloce delle Honda che lo seguono. Ovvero quella di Rea (+1"6) e Haslam (+2"4), mentre ha buttato al vento le belle prestazioni della Q1 e Q2, Davies. Solo settimo, Chaz è caduto, imitato anche da Cluzel. Tra i due, in ottava piazza, è riuscito ad infilarsi poi Guintoli, miglior alfiere di casa Aprilia, nonostante oltre +3"6 dalla vetta.

Giornata nera e buia per gli altri riders della RSV4. A partire da Laverty, che si è aggiudicato solo la quarta fila, 12°. Ma è andata peggio a Fabrizio, 13°, davanti a Giugliano. Meteo permettendo, saranno in tanti i piloti che dovranno correre in rimonta.