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A Silverstone, nella tana dei Brit

di Stefano Borzacchiello il 31/07/2013 in Sbk

Questo fine settimana Sykes, Haslam e gli atri piloti inglesi sulla pista di casa avranno una marcia in più. Quello che ci voleva per accendere il campionato nel momento clou della stagione, quando tutto può ancora accadere

A Silverstone, nella tana dei Brit
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Dopo il funesto round in Russia, con la seconda manche annullata dopo che nei primi giri della SS aveva perso la vita il pilota umbro Andrea Antonelli, il Mondiale SBK riparte da Silverstone.
Sul tracciato alle porte di Londra saranno molti i piloti a poter dire di correre in casa, o quasi. Di sicuro fra i britannici quello che arriverà più carico in pista è Leon Halslam. Dopo un avvio di stagione amaro in SBK, il figlio d'arte del celebre Ron domenica 28 luglio ha vinto, in squadra con l'olandese Mark Van Der Mark e il giapponese Yuki Takahashi, la 8 Ore di Suzuka. Un successo che oltre che al curriculum fa bene al morale.
"Vincere a Suzuka ha un'importanza fondamentale per me, soprattutto dopo la difficile prima parte di stagione. Ora sono più fiducioso, la mia gamba ha tenuto bene È davvero una sensazione magica." ha detto Haslam nel dopo gara. Adesso vedremo se i benefici della vittoria si faranno vedere a Silverstone. Con tutt'altro spirito arriverà il suo compagno Jonathan Rea, che vorrà spazzar via la delusione del ritiro nella gara giapponese, che aveva vinto nel 2011 e 2012, puntando al podio sulla pista di casa.
La stessa voglia di rivalsa che animerà Tom Sykes. A Mosca il vicecampione del mondo, tradito dalla sua Kawasaki, ha perso la testa del Mondiale e il costante Sylvain Guintoli, seppur infortunato, si è ripreso la tabella numero uno. Adesso i punti che separano Sykes (235) da Guintoli (239) sono appena 4 e in più dopo il successo di Mosca si è rifatto sotto Marco Melandri (207) ora a -32 punti. Il ravennate dopo l'annuncio del ritiro della BMW dalla SBK a fine stagione farà di tutto per mettersi in evidenza. Il suo obiettivo non è solo il titolo quest'anno, ma anche trovare una sella per il 2014 (e nel paddock gira la voce di Aprilia). "Mi dispiace per la scelta di BMW - ha dichiarato Melandri - ma purtroppo, sono abituato a decisioni del genere. Non sono molto preoccupato perché per noi piloti si riesce sempre a trovare una soluzione, anche se certo in una fase importante del campionato come questa non aiuta il morale. Spero che l'esperienza adesso mi aiuti a gestire la cosa".

Insomma i giochi per il Mondiale sono tutt'altro che chiusi… e con 7 round e 14 gare ancora da disputare a Silverstone vedremo se...

... Se Davide Giugliano sarà ancora lo stesso. Il pilota del team Althea, dopo aver sprecato la sua prima Superpole cadendo nelle battute iniziali della gara di Mosca, se ha capito la lezione a Silverstone dovrà far vedere un altro passo.

... Se ancora una volta per la Ducati sarà un weekend in salita. Il podio di Ayrton Badovini a Mosca, ottenuto in condizioni meteo critiche, ha ridato un po' di ottimismo al team Alstare; ma la squadra non si fa certo illusioni. Carlos Checa (quinto e sesto nel 2012) e Ayrton Badovini sono nuovamente pronti a gettarsi nella mischia, vedremo se la Panigale questa volta darà loro una mano.

... Se Eugene Laverty cambierà il corso della sua stagione. Il nordirlandese, complici errori e cadute in classifica, ora è a 190 punti: ma le speranze di rimettersi in gioco ci sono. Idem per Chaz Davies che dopo la doppietta di Aragon non ha più trovato il guizzo vincente.

... Se la Suzuki di Leon Camier e Jules Cluzel, nella gara di casa del team Fixi Crescent, avrà una marcia in più rispetto alle altre gare.


Passando alle statistiche, nel 2012 a Silverstone in gara sul podio salirono Loris Baz (alla sua prima vittoria nel Mondiale con la Kawasaki), Michel Fabrizio (BMW) e Ayrton Badovini (BMW). In Gara2 Sylvain Guintoli sulla Ducati precedette Loris Baz (Kawasaki) e Jakub Smrz (Ducati). Dei protagonisti dell'ultima edizione, il più accreditato a ripetersi quest'anno è proprio il francesino della Kawasaki, visto che Guintoli per i postumi della caduta in bicicletta in cui ha lussato la clavicola destra dovrà correre in difesa.



Infine diamo uno sguardo alla classifica costruttori: Aprilia guida con 300 punti, seguita da Kawasaki a 267 e da BMW a quota 262, più distaccate Honda, Suzuki e Ducati.
A Silverstone, nella tana dei Brit
Il tracciato di Silverstone, prossima meta del Campionato, si trova in Inghilterra, nella contea di Northamptonshire, circa 120 chilometri a nord-ovest di Londra ed è stato costruito su un altopiano spesso caratterizzato da vento oltre che da condizioni meteorologiche particolarmente variabili.

In realtà quello che oggi è uno dei circuiti più famosi al mondo e che ospita competizioni di fama internazionale sia motociclistiche che automobilistiche non nacque inizialmente con tale scopo. Silverstone fu creato durante la Seconda Guerra Mondiale nel 1943 come aeroporto militare con tre piste di decollo disposte a formare un triangolo. Solo nel 1948, al termine della guerra, il Royal Automobile Club capì che quell'area poteva essere riadattata per la creazione di un circuito e così il 2 ottobre del 1948 si svolse il primo evento, il RAC Grand Prix. Dapprima il circuito sfruttò le tre piste di decollo unendole tra loro, poi s'iniziarono ad utilizzare le vie perimetrali formando un circuito la cui configurazione sarebbe rimasta pressochè tale per quasi quattro decenni.

Nel corso degli anni il circuito subisce qualche modifica ma è all'inizio degli anni '90 che vengono apportati i cambiamenti maggiori per limitarne la velocità di percorrenza. Nel frattempo nel 1997 il tracciato viene riasfaltato e nel 1998 vengono colorati i cordoli della pista che oggi sono bianchi e rossi. Nella stagione 2011 è infine realizzato un paddock nuovo e più grande.

Il "Silverstone Circuit" è uno dei circuiti più lunghi e scorrevoli del calendario Superbike. Il tracciato, completamente in piano, presenta un'impegnativa combinazione di curve veloci, lunghi rettilinei e sezioni con frenate impegnative e ripartenze violente. Con questo layout la performance del motore della BMW S 1000 RR è una delle chiavi. E, in ogni caso, rimane importante avere una risposta precisa all'acceleratore.
Una delle difficoltà della pista è la presenza di dossi in alcuni tratti. Da tenere inoltre in considerazione è la questione relativa all'instabilità meteorologica, con repentini cambi di condizioni, da sole a pioggia e viceversa, in una questione di minuti.

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