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Sbk Portimao: Checa verso la BMW

di Luca Sordi, foto Alex Photo il 15/10/2011 in Sbk

La Ducati non garantisce il supporto richiesto dal team Althea e da Carlos Checa. Si profila un clamoroso divorzio?

Sbk Portimao: Checa verso la BMW
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Portimao (P) - Non ce ne vogliano i nostri lettori se una volta tanto arriveremo lunghi con la cronaca della Supersport e delle Superstock, ma il clima dopo la Superpole è mutato di brutto. Tempesta verrebbe da dire e nella realtà delle cose non possiamo essere troppo ottimisti. Nel consueto scambio di battute a fine Superqualifiche, Carlos è apparso disponibile come sempre, ma non sereno. L'iberico praticamente è ad un passo da lasciare la Ducati e la squadra che gli ha dato la possibilità di diventare campione del mondo.
"In questo momento Ducati non può supportare il Team Althea – ha detto Carlos – per cui l'opzione per rimanere legato alla marca di Borgo Panigale potrebbe essere solo quella legata ad un altro team in questo momento impegnato nel mondiale (il team Effenbert-Liberty ndr). Io voglio rimanere con Genesio Bevilacqua ed il suo gruppo ma credo sia giusto anche riconoscere il mio ruolo di campione del mondo. Mancano le risorse per ambedue e per questo credo che sia davvero molto difficile poter proseguire insieme."
Il ragionamento non fa una grinza ed Alberto Vergani, manager del pilota spagnolo,si è allineato al proprio pilota. "Abbiamo fatto delle richieste specifiche da molto tempo e sino ad oggi a pranzo non avevamo avuto risposta da parte della Ducati. C'è un offerta che riconosce lo status da un numero uno da parte di un'altra squadra (BMW Motorrad Italia ndr) mentre l'altra prevede il mantenimento della collaborazione con Borgo Panigale ma inseriti in un'altra struttura. Ne parliamo ora con Carlos perché vogliamo fare chiarezza nel più breve tempo possibile."
Usciti di corsa dal paddock show ci siamo precipitati da Genesio Bevilacqua, manager del team laziale, il quale, come sempre, si è dimostrato disponibile a parlare con la consueta franchezza. "Noi come Team Althea abbiamo fatto presente da tempo a Ducati che non avremmo potuto fare fronte all'ingaggio di Checa. Per poter continuare a questi livelli abbiamo bisogno di un aiuto da parte della Ducati anche come team perché materialmente non abbiamo le possibilità economiche per proseguire come fatto sino ad oggi. Ho investito io personalmente grandi risorse per questo progetto ed è mia ferma intenzione continuare per dare un futuro a Giugliano ed a tutto il gruppo che rappresento. Purtroppo abbiamo ricevuto solo oggi una proposta che non collima assolutamente con le nostre necessità. Noi tutti vorremmo continuare con Carlos e con Giugliano senza per questo dimenticare la Superstock che riteniamo un bacino fondamentale nel quale far crescere i futuri campioni. Onestamente mi aspettavo un atteggiamento diverso da parte loro, il Team Althea ha vinto il titolo piloti e costruttori nella Superbike ed altrettanto ha fatto nella Superstock 1000. Se questo non ha valore mi riservo di fare le mie scelte che non saranno per forza ancora legate a Borgo Panigale. Il Team Althea comunque sarà presente al mondiale 2012."
E' stato sufficiente girare dietro i pannelli bianco/rossi del box per avere la posizione della casa attraverso Ernesto Marinelli. "Purtroppo la realtà delle cose è legata alle scelte fatte dall'azienda a fine 2010. Dovendo portare avanti lo sviluppo delle nuova moto e volendo rimanere in Moto GP per noi era materialmente impossibile continuare con un impegno ufficiale anche in Superbike. Il supporto ai team esterni per noi è stato sempre prioritario ma non ci sono risorse per supportare squadre o pagare i piloti. Se un'altra casa forte di una struttura immensamente più grande della nostra può permettersi budget rilevanti per noi è impossibile rispondere a pari livello."
Alla fine di tutto questo rimane una grande amarezza di fondo. Siamo sinceri, la Ducati più che non potere non vuole riconsiderare il suo impegno rimanendo ancorata, a torto o a ragione, a delle scelte che l'hanno portata fuori dalla Superbike. Il Team di Genesio Bevilacqua ha avuto uno status da ufficiale, vero, ma pagante!Quindi, in buona sostanza, il merito deve essere riconosciuto al team manager, ai piloti ed ai singoli componenti della squadra, oltre che alla casa madre che se ha fornito qualcosa lo ha fatto però dietro il saldo di ogni singolo componente.
La BMW può permettersi budget milionari e volendo vincere investe al massimo delle sue potenzialità per raggiungere il numero 1. Carlos crediamo che in realtà "costi" meno di quanto si dica, ma ha dannatamente ragione quando vuole riconosciuto il suo ruolo. Da questo orecchio a Borgo Panigale non ci sentono preferendo altre soluzioni solo perché sponsor più sostanziosi possono reggere le richieste. Alla fine si perderà una grande persona , una partnership tecnica importante ed una disaffezione al marchio che di questi tempi è più preziosa dell'oro…tutto per inseguire, scusateci la cattiveria, il miraggio di un campionato fuori dal mondo dove vengono investiti capitali enormi…con quali risultati?

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