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Brands Hatch: il sabato di Bayliss

di Luigi Rivola, foto Alex Photo il 04/08/2007 in Sbk

Più veloce di tutti nel secondo turno di prove ufficiali, magnifico in Superpole, dove batte un Toseland determinatissimo. Biaggi in netto miglioramento, ma per ora si ferma al sesto posto

Brands Hatch: il sabato di Bayliss
Bayliss accolto da un suo meccanico al termine della vittoriosa Superpole. Toseland ci beve sopra...
Brands Hatch – L'apripista è Nakatomi con la sua Yamaha R1; il giapponese non fa miracoli e chiude il giro inaugurale della Superpole in 1'27"817, subito migliorato, e di quasi mezzo secondo, da Muggeridge con la Honda del Team Alto Evolution. Nieto inizia male, trovandosi in ritardo di 122 millesimi alla fine del primo tratto cronometrato; peggiora nel secondo e chiude con due decimi di svantaggio rispetto a Muggeridge.

Neukirchner attacca subito e deve rimediare un paio di sbandate che lo rallentano; rimedia un'altro numero da paura, poi finalmente arriva sano al traguardo, ma in 1'27"449, un tempo che gli vale il secondo posto provvisorio.
Ma adesso tocca a Biaggi, e questa per lui è la prova della verità dei due giorni di test a Brands Hatch. Il romano lo sa e ci tira come sa fare quando è in palla: nei due tratti cronometrati lima 1" allo stesso tempo di Muggeridge e alla fine si installa al comando con 1'26"200. Grande, ma probabilmente non abbastanza per la superpole.
Martin con la sua Yamaha (che guida per la prima volta) fa del suo meglio, e questo gli basta per rifilare quasi sette decimi al suo compagno di squadra Nakatomi, ma non per battere Biaggi, dietro al quale si classifica con 1'27"206. In seconda posizione l'australiano resiste pochi minuti: quanto basta a Michel Fabrizio per compiere il suo giro e strappargli il posto col tempo di 1'26"946.
Il giustiziere di Biaggi si chiama – ironia della sorte – Yukio Kagayama. Il giapponese dell'Alstare guida la sua Suzuki al meglio delle sue possibilità e rifila al suo ingombrante compagno di squadra la bellezza di 239 millesimi, sostituendolo al comando delle operazioni e abbattendo per primo il muro di 1'26" col primato di 1'25"961.
Laconi con la Kawasaki PSG-1 non combina invece un granché, però, con 1'27"260 si toglie la soddisfazione di battere il compagno di squadra Nieto.
Haga al contrario è in netta crescita su questo circuito che lo ha sempre visto ben figurare e che invece in queste due giornate gli ha creato notevoli difficoltà di messa a punto della moto. Nella Superpole, Noriyuki ritrova la grinta e la moto giusta: batte tutti i precedenti record parziali e sul traguardo anche quello totale: con 1'25"878 è primo. Per ora...
Dopo di lui tocca a Rolfo, che gira in 1'26"717 piazzandosi immediatamente dietro a Biaggi. Lo segue Lanzi, che alla fine lo precede di pochissimo, in 1'26"488, poi prende il via Xaus, ma il suo giro inizia con quattro decimi di ritardo, che diventano quasi sei alla fine del secondo intertempo. Al traguardo è provvisoriamente quarto in 1'26"476.
Adesso partono in sequenza i pezzi da novanta. Dapprima Toseland, il cui giro è seguito dal pubblico – già folto nella giornata di sabato – con un tifo quasi latino. L'inglese non tradisce i fans e batte ogni record, strappando la leadership ad Haga col tempo di 1'25"635. Corser sembra in grande giornata: guida la sua Yamaha senza sbavature, è in testa alla fine del primo tratto cronometrato, ma poi sbaglia qualcosa e perde il passo velocissimo che aveva assunto. Chiude 1'26"127 ed è solo quarto.
L'ultimo sarà il primo? Guardiamo Bayliss che passa sul traguardo al termine del giro di lancio: è tutt'uno con la moto e fila velocissimo verso il primo intertempo, che lo vede in vantaggio di poco più di tre decimi. Continua con la moto che non sembra del tutto d'accordo sul trattamento che il pilota le infligge e che tenta inutilmente di liberarsene, ed esce dal secondo intertempo con poco meno di due decimi di margine su Toseland. Il traguardo è ancora lontano e il margine di assottiglia ancora, ma il campione del mondo chiude la sua fatica conservando ancora ventotto millesimi sull'inglese, che gli cede il posto in vetta al podio. L'ultimo è primo. Il tempo di Bayliss, che gli vale la diciassettesima superpole della carriera, è 1'25"607: il primato ufficioso della pista, stabilito dallo stesso Bayliss lo scorso anno in 1'25"449 ha resistito.
1 Bayliss T. Ducati 999 F07 1'25.607
2 Toseland J. Honda CBR1000RR 1'25.635
3 Haga N. Yamaha YZF-R1 1'25.878
4 Kagayama Y. Suzuki GSX-R1000 K7 1'25.961
5 Corser T. Yamaha YZF-R1 1'26.127
6 Biaggi M. Suzuki GSX-R1000 K7 1'26.200
7 Xaus R. Ducati 999 F06 1'26.476
8 Lanzi L. Ducati 999 F07 1'26.488
9 Rolfo R. Honda CBR1000RR 1'26.717
10 Fabrizio M. Honda CBR1000RR 1'26.946
11 Martin S. Yamaha YZF-R1 1'27.206
12 Laconi R. Kawasaki ZX-10R 1'27.260
13 Muggeridge K. Honda CBR1000RR 1'27.343
14 Neukirchner M. Suzuki GSX-R1000 K6 1'27.449
15 Nieto F. Kawasaki ZX-10R 1'27.564
16 Nakatomi S. Yamaha YZF-R1 1'27.817
17 Smrz J. Ducati 999 F05 1'28.219
18 Nutt M. Yamaha YZF-R1 1'28.548
19 Ellison D. Ducati 999RS 1'29.030
20 Morelli L. Honda CBR1000RR 1'30.289
21 Cruciani S. Suzuki GSX-R1000 K6 1'30.638
Brands Hatch – C’è qualcosa che non va nella classifica del secondo turno di prove ufficiali della Superbike. D’accordo, tutti stanno girando provando soluzioni diverse e cercando il setting ideale, poi si impegneranno negli ultimi giri con la gomma giusta per cercare il tempo, ma Biaggi 13°, preceduto sia da Kagayama, sia da Neukirchner, entrambi sulle Suzuki, di cui quella del tedesco assolutamente privata e in edizione 2006, non quadra proprio. Tra Max e Toseland, che è in cima alla graduatoria dei tempi con 1’26”400, passa più di 1”, e un secondo non è un distacco da campionissimo qual è Biaggi, anche con la scusante della mancata conoscenza del circuito.
Specialmente considerando che all’ottavo posto si legge il nome di Steve Martin, un pilota che quest’anno, ad onta del suo effettivo valore, guida quando può e sulla moto che gli capita: in questo caso una Yamaha R1 raggranellata girando da disoccupato per il paddock di Brno due settimane fa.
A 20’ dal termine del turno Bayliss cala una delle sue carte buone e passa al comando con 1’26”207; anche Kagayama decide che è il momento di spingere e guadagna il sesto posto con 1’27”178.
A -8’ Troy Corser esce dal box, sale sulla R1 e si proietta in pista. Un giro di lancio, poi assume il ritmo dele grandi occasioni: primo alla fine del primo intertempo, secondo alla fine del giro, quando sposta all’indietro Toseland e si piazza alle spalle di Bayliss. Biaggi intanto è sceso al quattordicesimo posto: ancora tre arretramenti e sarà fuori della Superpole...
Mancano due minuti alla fine e Bayliss si chiude in carena, seguito da Biaggi. I tempi del romano migliorano in tutti gli intertempi, ma alla fine il guadagno è magro: con 1’27”342 sale al dodicesimo posto alle spalle di Martin.
Inizia l’ultimo giro di prove ufficiali e in pista c’è ancora Bayliss con Biaggi a ruota, ma l’australiano, sornione e pago del miglior tempo già guadagnato, non tira abbastanza e Biaggi non ne ottiene vantaggi. Il turno di chiude col campione del mondo al vertice della classifica, seguito da Corser, Toseland, Xaus, Lanzi, Rolfo, Haga, Laconi, Kagayama e Fabrizio. Fra poche ore la parola alle gomme ultramorbide: l’anno scorso Bayliss girò in 1’25”449.
1 Bayliss T. Ducati 999 F07 1'26.625 1'26.207
2 Corser T. Yamaha YZF-R1 1'26.746 1'26.387
3 Toseland J. Honda CBR1000RR 1'26.400 1'26.753
4 Xaus R. Ducati 999 F06 1'26.815 1'27.120
5 Lanzi L. Ducati 999 F07 1'27.268 1'26.969
6 Rolfo R. Honda CBR1000RR 1'27.763 1'27.032
7 Haga N. Yamaha YZF-R1 1'27.351 1'27.064
8 Laconi R. Kawasaki ZX-10R 1'28.154 1'27.170
9 Kagayama Y. Suzuki GSX-R1000 K7 1'27.544 1'27.178
10 Fabrizio M. Honda CBR1000RR 1'27.823 1'27.183
11 Martin S. Yamaha YZF-R1 1'28.262 1'27.313
12 Biaggi M. Suzuki GSX-R1000 K7 1'28.215 1'27.342
13 Neukirchner M. Suzuki GSX-R1000 K6 1'27.928 1'27.345
14 Nieto F. Kawasaki ZX-10R 1'27.507 1'27.814
15 Muggeridge K. Honda CBR1000RR 1'28.126 1'27.859
16 Nakatomi S. Yamaha YZF-R1 1'28.545 1'28.033
17 Smrz J. Ducati 999 F05 1'29.150 1'28.219
18 Nutt M. Yamaha YZF-R1 1'28.876 1'28.548
19 Ellison D. Ducati 999RS 1'29.289 1'29.030
20 Morelli L. Honda CBR1000RR 1'30.762 1'30.289
21 Cruciani S. Suzuki GSX-R1000 K6 1'31.288 1'30.638
Brands Hatch – La Supersport non regala grandi emozioni. E’ lontano il tempo in cui a giocarsi la vittoria erano gruppi da sei-otto piloti. Oggi le posizioni sono ben delineate sia in prova, sia in gara, con pochissime variabili in gioco. Nel secondo turno di prove ufficiali del GP di Gran Bretagna si è avuta una conferma di questo stato di cose: tre quarti d’ora di noia, con minimi spostamenti di calssifica e i due soliti nomi in vetta: quello di Charpentier, il campione del mondo in carica, che qui a Brands Hatch dimostra di avere un limite spostato in avanti rispetto a tutti gli altri, e quello del suo compagno di squadra Sofuoglu, ormai vicino a succedergli nella prestigiosa carica.
Parkes con la Yamaha non è riuscito nemmeno a guadagnare il terzo posto alle spalle della micidiale coppia della Honda Ten Kate: il limite dell’australiano non è la sua R6, come si poteva pensare fino a pochi mesi fa, ma la differenza che corre fra lui e West, che su questa moto, arrivato di corsa e subito ripartito, nel breve spazio di tempo in cui l’ha guidata ha vinto due volte su tre gare effettuate.
Fino a pochissimi minuti dalla fine del turno, Parkes era terzo, poi è arrivato lo scatto d’orgoglio di Fujiwara, appena rialzatosi da una caduta, e il giapponese gli si è piazzato davanti portando a tre il numero delle CBR600RR nei primi tre posti.
Il quinto tempo l’ha ottenuto Harms che ha preceduto Hill (caduto verso la fine del turno) e Roccoli, il primo degli Italiani e staccato di sette decimi dal leader.
1 Charpentier S. Honda CBR600RR 1'28.381 1'28.735
2 Sofuoglu K. Honda CBR600RR 1'28.793 1'28.485
3 Fujiwara K. Honda CBR600RR 1'29.019 1'28.625
4 Parkes B. Yamaha YZF-R6 1'28.970 1'28.715
5 Harms R. Honda CBR600RR 1'29.228 1'29.028
6 Hill T. Yamaha YZF-R6 1'29.682 1'29.067
7 Roccoli M. Yamaha YZF-R6 1'29.651 1'29.080
8 Jones C. Honda CBR600RR 1'29.174 1'29.085
9 Veneman B. Suzuki GSX-R600 1'29.523 1'29.094
10 Alfonsi L. Honda CBR600RR 1'29.863 1'29.107
11 Riba P. Kawasaki ZX-6R 1'29.787 1'29.124
12 Foret F. Kawasaki ZX-6R 1'29.369 1'29.170
13 Vizziello G. Yamaha YZF-R6 1'29.864 1'29.356
14 Leblanc G. Honda CBR600RR 1'30.398 1'29.513
15 Brookes J. Honda CBR600RR 1'29.547 1'29.726
16 Nannelli G. Ducati 749R 1'29.897 1'29.691
17 Sanna S. Honda CBR600RR 1'29.805 1'29.701
18 Gimbert S. Yamaha YZF-R6 1'30.084 1'29.784
19 Lagrive M. Honda CBR600RR 1'29.789 1'29.800
20 Kallio V. Suzuki GSX-R600 1'30.029 1'29.797
21 Checa D. Yamaha YZF-R6 1'30.238 1'29.827
22 Lascorz J. Honda CBR600RR 1'30.223 1'29.897
23 Ivanov V. Yamaha YZF-R6 1'30.882 1'30.011
24 Sanchini M. Honda CBR600RR 1'30.821 1'30.022
25 Boccolini G. Kawasaki ZX-6R 1'31.273 1'30.086
26 Fores J. Honda CBR600RR 1'30.245 1'30.154
27 Praia M. Honda CBR600RR 1'30.960 1'30.273
28 Gowland G. Honda CBR600RR 1'30.338 1'30.703
29 Zaiser C. Ducati 749R 1'30.350 1'31.047
30 Enjolras J. Yamaha YZF-R6 1'30.680 1'30.529
31 Salom D. Yamaha YZF-R6 1'30.646 1'33.363
32 Tizon A. Yamaha YZF-R6 1'31.832 1'30.650
33 Günther J. Honda CBR600RR 1'31.841 1'31.089
34 Magda A. Yamaha YZF-R6 1'32.203 1'31.224
Brands Hatch – Il duo Simeon – Dionisi, con le Suzuki GSX-R 1000 resiste bellamente ai primi due posti della classifica per gran parte del turno, ma finalmente gli avversari si scatenano e i tempi scendono drasticamente. Le Yamaha, che sembravano in difficoltà ieri su questa pista, oggi sono estremamente competitive e lo dimostrano Baiocco e Corti, che nell’ordine si sistemano in seconda e terza posizione alle spalle di un Canepa che invece già ieri aveva mostrato il gradimento della sua Ducati per il circuito inglese.
Le Suzuki arretrano: quella di Simeon tiene il quarto posto, mentre quella di Dionisi scende al settimo. La sorpresa finale la riserva Corti, che a un minuto dalla bandiera a scacchi sigla il giro più veloce in 1’29”293 stracciando il record ufficioso della pista, che apparteneva a Sofuoglu dal 2005 e relegando Canepa al secondo posto.
Quinto è Pirro che precede Roberts con la seconda Ducati ufficiale; Sacchetti, undicesimo, è il primo dei piloti MV, ed è seguito da Badovini, ieri in prima fila senza problemi, oggi frenato da problemi elettrici della sua F4. Non è l’anno della MV, non c’è che dire...
1 Corti C. Yamaha YZF-R1 1'30.965 1'29.293
2 Canepa N. Ducati 1098S 1'30.464 1'29.583
3 Baiocco M. Yamaha YZF-R1 1'31.088 1'29.651
4 Simeon X. Suzuki GSX-R1000 K6 1'30.181 1'29.769
5 Pirro M. Yamaha YZF-R1 1'30.790 1'29.879
6 Roberts B. Ducati 1098S 1'31.503 1'29.900
7 Dionisi I. Suzuki GSX-R1000 K7 1'30.401 1'30.101
8 Aitchison M. Suzuki GSX-R1000 K6 1'30.822 1'30.175
9 Van Keymeulen D. Yamaha YZF-R1 1'31.577 1'30.192
10 Morais S. Ducati 1098S 1'31.612 1'30.310
11 Sacchetti D. MV Agusta F4 312 R 1'31.143 1'30.329
12 Badovini A. MV Agusta F4 312 R 1'30.772 1'30.508
13 Tode A. Honda CBR1000RR 1'31.770 1'30.648
14 Smrz M. Honda CBR1000RR 1'31.358 1'30.652
15 Dell'Omo D. MV Agusta F4 312 R 1'31.085 1'30.732
16 Mahr R. Yamaha YZF-R1 1'32.859 1'30.916
17 Schouten R. Yamaha YZF-R1 1'32.717 1'31.166
18 Gildenhuys G. Ducati 1098S 1'32.486 1'31.264
19 Giuseppetti D. Yamaha YZF-R1 1'32.761 1'31.324
20 Nedog L. Ducati 1098S 1'31.993 1'31.439
21 Gieseler T. Yamaha YZF-R1 1'31.964 1'31.484
22 Van Den Broeck W. Yamaha YZF-R1 1'33.012 1'31.526
23 Sutter D. Yamaha YZF-R1 1'32.279 1'31.537
24 Burrell B. Honda CBR1000RR 1'32.066 1'31.555
25 Cox V. MV Agusta F4 312 R 1'31.691 1'31.795
26 Filice R. Suzuki GSX-R1000 K6 1'33.174 1'31.749
27 Rohtlaan M. Honda CBR1000RR 1'31.977 1'31.829
28 Nemeth B. Suzuki GSX-R1000 K6 1'32.766 1'31.963
29 Tangre C. Yamaha YZF-R1 1'32.371 1'31.982
30 Bond M. Suzuki GSX-R1000 K6 1'33.240 1'32.067
31 Millet F. MV Agusta F4 312 R 1'33.628 1'32.276
32 Jerman M. Yamaha YZF-R1 1'33.128 1'32.346
33 Boy Lee J. Yamaha YZF-R1 1'33.526 1'32.502
34 Kispataki V. Suzuki GSX-R1000 K6 1'33.873 1'32.754
35 Appelo B. Honda CBR1000RR 1'34.483 1'32.835
36 Depoorter O. Yamaha YZF-R1 1'32.969
37 Rosso N. MV Agusta F4 312 R 1'34.121 1'33.176
Brands Hatch – Berger guadagna il comando subito dopo il via e lo mantiene nonostante che a ruota gli si siano incollati Antonelli, Barrier e Colucci. Berger guadagna terreno e i tre inseguitori si sorpassano continuamente agevolando la fuga del francese.
Al sesto giro cade Costantini, che era sesto, e poco dopo è il turno di Ten Napel, poi di Gines, entrambi nelle posizioni di alta classifica. Intanto Magnoni è in forte recupero e al settimo giro è secondo dopo aver avuto ragione di Barrier, Colucci e Antonelli. Ma Colucci non ci sta: cambia marcia e all’ottavo giro strappa il posto d’onore a Magnoni, che poco dopo è risuperato anche da Antonelli.
Il penultimo giro inizia con Colucci lanciatissimo alla caccia di Berger, che però ha 1” di vantaggio da amministrare. Il pilota della Ducati dà il massimo, ma il leader della corsa non commette errori, gli concede un ulteriore recupero di quattro decimi, ma taglia il traguardo per primo consolidando il proprio primato nella classifica del campionato europeo. Terzo è Magnoni, che vince la volata con un arrabbiatissimo Antonelli.
1 Berger M. Yamaha YZF-R6 16'59.101
2 Colucci D. Ducati 749R 16'59.718
3 Magnoni M. Yamaha YZF-R6 17'01.878
4 Antonelli A. Honda CBR600RR 17'01.978
5 Black G. Yamaha YZF-R6 17'04.683
6 Barrier S. Yamaha YZF-R6 17'04.853
7 Savary M. Yamaha YZF-R6 17'05.472
8 Lonbois V. Suzuki GSX-600R 17'09.090
9 Sembera M. Honda CBR600RR 17'11.085
10 Beretta D. Suzuki GSX-600R 17'11.847
11 Rea G. Suzuki GSX-600R 17'12.432
12 Hunt L. Honda CBR600RR 17'13.703
13 Barone G. Honda CBR600RR 17'17.766
14 Gault A. Suzuki GSX-600R 17'20.944
15 Jezek O. Kawasaki ZX-6RR 17'21.207
16 Vostarek P. Honda CBR600RR 17'21.346
17 Rossi D. Honda CBR600RR 17'21.631
18 Poma G. Yamaha YZF-R6 17'26.279
19 Guerra Y. Yamaha YZF-R6 17'26.625
20 Tirsgaard K. Suzuki GSX-600R 17'26.993
21 Dunn J. Honda CBR600RR 17'28.274
22 Srdanov B. Yamaha YZF-R6 17'50.857
23 Taylor R. Kawasaki ZX-6RR 18'05.055
24 Pirot N. Yamaha YZF-R6 18'05.616
Brands Hatch: il sabato di Bayliss
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