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Marquez-Acosta: in pista è già sfida

Giulia Girardelli
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Marquez-Acosta: in pista è già sfida

Il brillante secondo posto del rookie spagnolo fa scomodare paragoni pesanti. Ma andiamoci piano: Marc al suo primo anno in MotoGP vinse subito il Mondiale…

A inizio anno il nome di Pedro Acosta era sulla bocca di tutti. Dopo i precedenti vincenti nelle classi minori, si si chiedeva se potesse stupirci nella classe regina, nonostante fosse solo al debutto. Fino ad ora possiamo dire che il giovane pilota spagnolo non ha deluso le aspettative, anzi, le ha anche superate. A soli 19 anni, 10 mesi e 21 giorni è diventato il più giovane ad ottenere un podio in due gare consecutive, nonché il più giovane leader di una gara di MotoGP. È lui il primo a rimanere stupito dai traguardi che sta già collezionando, facendosi conoscere per quello che sa fare con apparente facilità.  

PARAGONI SCOMODI

In molti l’hanno più volte paragonato all’otto volte campione del mondo Marc Marquez, confronto che fa sicuramente piacere, ma che al giovane spagnolo è sempre stato un po’ stretto. Adesso è finalmente arrivato il momento di liberarsene, dimostrando di poterlo battere. Sappiamo tutti che i fatti valgono più delle parole e, infatti, sono proprio i brillanti risultati delle prime tre gare a darne dimostrazione: nono in Qatar, terzo in Portogallo e di nuovo podio in Texas. Certo è che, se si analizzano i numeri, Marquez è comunque una spanna avanti: nella sua prima stagione in MotoGP il suo avvio di stagione fu memorabile, con un terzo posto (Qatar), seguito dalla vittoria in Texas e dal secondo posto a Jerez. E la prosecuzione di quel 2013 non fu da meno, con la vittoria del titolo al primo tentativo. Insomma, il buon Pedro ne ha ancora di strada da fare.  

IL PRIMO SCONTRO

Ma è stato proprio sul circuito delle Americhe ad aver sfiorato la possibilità di vincere la sua prima gara in MotoGP. Proprio quando mancavano 10 giri dalla fine, Marquez si trovava in testa, ma ha commesso un errore che gli costerà la vittoria, e che ha regalato momentaneamente la leadership ad Acosta. Una caduta, quella dello spagnolo, che ha un po’ del “principiante” ma che, per chi lo conosce, sa di tentativo disperato di star davanti al nuovo arrivato. Il mondiale però è ancora lungo e siamo abituati ai colpi di scena, sarà quindi interessante capire chi la spunterà in questo duello tra generazioni diverse.  

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